The young pope (serie tv)




Lenny Belardo è un giovane cardinale statunitense, mite e dallo scarso peso politico. Abbandonato in orfanotrofio in tenera età, Lenny è continuamente tormentato da tale abbandono e ha sviluppato un rapporto molto turbolento con la fede e con Dio. Inaspettatamente Lenny viene eletto pontefice dal collegio cardinalizio, che crede forse di avere trovato una pedina da potere manovrare a piacimento. Tuttavia Lenny, salito al soglio col nome pontificale di Pio XIII, si dimostrerà un papa controverso e per nulla incline a farsi comandare, machiavellico e manipolatore.

Dissacrante, che non ha paura di osare e completamente imprevedibile. Sono questi i primi aggettivi che mi vengono in mente se ripenso a The Young Pope, serie del 2016 di Paolo Sorrentino con protagonista Jude Law nel ruolo di Lenny Belardo, papa Pio XIII.
Finalmente sono riuscita a recuperarla, anche se con immenso ritardo. A mia discolpa, non avevo ancora Sky quando la serie è uscita, per cui ho potuto recuperarla soltanto in tempi recenti (è infatti disponibile on demand).
Era una serie che, però, avevo adocchiato fin da subito.
Nonostante la trama e i temi trattati non fossero esattamente quelli che mi ero immaginata, su una cosa le mie aspettative sono state ampiamente soddisfatte.
La qualità della serie, della sceneggiatura e del cast è innegabilmente alta. In particolare, mi è piaciuto tantissimo Silvio Orlando: il suo è davvero un ruolo cardine all'interno della serie. Il suo personaggio è stato uno di quelli che mi è piaciuto di più.
Ovviamente, però, il primato va a Jude Law. La sua interpretazione è stata fantastica: molto spesso non aveva nemmeno bisogno di parlare per far capire al pubblico cosa stesse pensando il suo personaggio. Eppure, papa Pio XIII è un personaggio davvero enigmatico: se pensate per qualche secondo di aver capito come ragiona, state pur certi che vi state sbagliando.
Se pensate una cosa di lui, aspettatevi nel giro di qualche scena di cambiare completamente opinione.
E Jude Law riesce a reggere perfettamente questa complicata altalena di prospettive, dando una profondità unica al suo personaggio con una recitazione magistrale.
La storia è incentrata prettamente sul papa Pio XIII, ma anche sulla sua parte più terrena, Lenny Belardo.



Lenny si rivela subito un papa sui generis, molto diverso dai suoi predecessori, unico anche nei suoi eccessi. Nonostante siano presenti alcune sottotrame, esse comunque girano attorno a lui, hanno lui come punto cardine, come intersezione. Questo giovane Papa, che non ha nemmeno cinquant'anni, è il punto focale di tutta la serie. Il resto dei personaggi, altrettanto fantastici, sono comunque una sorta di cornice in quello che è il percorso di crescita di Lenny.
Questa miniserie, co-prodotta da Italia, Francia e Spagna, è un vero autentico gioiellino, e la consiglio vivamente.
Oltre ai già citati Jude Law e Silvio Orlando abbiamo anche Diane Keaton, Javier Cámara, Scott Shepherd, Cécile de France, Ludivine Sagnier, Toni Bertorelli, Stefano Accorsi, James Cromwell.
Se anche voi l'avete vista, fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino qui sotto!
Alla prossima recensione.



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