Trama:
Brian Paulson è nato con la camicia e ha sempre vissuto una vita di lusso e agiatezze. Che la famiglia lo abbia trascurato per inseguire la ricchezza e la felicità non gli sembra che un piccolo prezzo da pagare per ciò che lui ritiene la cosa più importante: il denaro.
Per Cade McAllister niente è mai stato facile. Per mantenere se stesso, la madre e il fratello con difficoltà di apprendimento è costretto a fare due lavori. Non hanno molto, ma per Cade l’affetto dei suoi cari e il potersi prendere cura di loro è più importante dei beni materiali. Non può permettersi di perdere quel poco che ha, e il giorno in cui viene derubato in un parco è grato per l’intervento di Brian.
Quando tutti i beni di Brian vengono congelati dopo la morte del nonno, Cade ha la possibilità di sdebitarsi. Gli offre un posto dove stare e lo aiuta a trovare un lavoro, e i due uomini si avvicinano l’uno all’altro mentre scoprono i lati positivi e negativi dei due mondi da cui provengono. E proprio mentre Brian comincia a rendersi conto che nella vita ci sono cose che i soldi non possono comprare, una clausola del testamento del nonno rischia di mandare in fumo la loro relazione.
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Eccomi con una nuova recensione.
Credevo di essere in ritardo nello scriverla e invece il libro uscirà il 27 novembre, quindi sono perfettamente nei tempi. Sono completamente fusa, ormai le letture si sovrappongono in continuazione e non riesco a stare dietro a tutto.
A questo romanzo eravamo interessate sia io che Serelily, ma visti i vari impegni e tutte le recensioni che sta facendo lei, ho deciso di leggerlo e recensirlo io.
Non so se la recensione o il voto sarebbero stati differenti, di solito abbiamo più o meno gli stessi gusti, ma di tanto in tanto divergono.
Andrew Grey è un ottimo scrittore; ho affrontato diverse sue letture, alcune mi hanno fatto letteralmente innamorare, altre invece le ho trovate dolci, eppure un po’ troppo veloci. Credo anche di aver letto qualche suo romanzo trovandolo un po’ scontato, ma sono sincera: anche se amo uno scrittore non sono una di quelle che adora a prescindere ogni suo lavoro.
Questo romanzo è un connubio delle cose classiche che si trovano nei romanzi di Andrew Grey, i tipici cliché che ho trovato in molti romance m/m, ma non solo: ho trovato anche degli spunti non troppo originali, ma affrontati veramente bene.
Molte volte un romanzo non deve avere degli avvenimenti o una trama originale, ma deve essere scritto bene, con uno stile coinvolgente e soprattutto trattare bene gli argomenti di cui parla, soprattutto se tali argomenti sono delicati o realistici.
In questo caso ho trovato che gli argomenti importanti, come le dinamiche familiari, i problemi economici, il fare fatica ad arrivare a fine mese, messe in contrasto con quella che era la vita precedente di uno dei protagonisti, siano descritte alla perfezione.
La storia ruota attorno a Brian e Cade, al modo in cui sono cresciuti, come sono stati educati e soprattutto come vivono e affrontano il mondo. Ruota attorno anche alle loro famiglie, a come chi non ha un gran conto in banca e fa fatica ad arrivare a fine mese, al tempo stesso sia una persona buona, che lotta per sopravvivere, per aiutare le persone a lui care. Dall'altra invece c’è un giovane uomo ricco, circondato da parenti altrettanto ricchi, ma sembra che l’unico pensiero della famiglia e degli amici di Brian siano i soldi e non il ragazzo di per sé.
Al tempo stesso c’è la descrizione di Brian, il suo punto di vista, il suo trovarsi all'improvviso a dover combattere per arrivare a fine mese. Abbandonato da chi fino a quel momento considerava un amico, per poi trovare un perfetto sconosciuto pronto a tendergli una mano.
Cade non lo fa per ringraziarlo o per ricevere qualcosa in cambio, ma solo per bontà d’animo, perché sa cosa significa essere con l’acqua alla gola.
Il libro nel complesso mi è piaciuto, l’autore come suo solito scrive molto bene, è di una dolcezza disarmante e costruisce queste storie che fanno sciogliere e versare anche qualche lacrima.
I due personaggi sono ben caratterizzati, le loro descrizioni, i loro caratteri si equivalgono all'interno del romanzo, l’autore riesce a descriverli non solo fisicamente, ma anche caratterialmente, alla perfezione, come se non avesse una preferenza nel muoverne uno o l’altro.
Anche il rapporto che si è creato tra i due è andato di pari passo all'evoluzione dei personaggi; da due conoscenti, si sono trasformati in coinquilini, poi amici e infine in qualcosa di più, ma ogni passo, ogni step successivo ha richiesto un grande impegno, una nuova consapevolezza da parte dei due.
Anche la loro storia d’amore deve raggiungere questa consapevolezza, il superare chi sparla, chi guarda Cade come se fosse un arrampicatore sociale.
Tirando le somme è stata una lettura veramente piacevole, un libro che fa riflettere molto, che rispecchia la realtà di molte persone, di molte famiglie.
Un libro che mi ha appassionato e che si merita quattro piume.
Bravissimo l'autore e a chi ha tradotto questo gioiellino.
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