Corri, Coniglio di John Updike



Harry "Coniglio" Angstrom, ex campione di basket del liceo, abbandona la moglie e il figlio piccolo spinto da un impulso improvviso. Harry ha ventisei anni, è immaturo ed egoista, un adulto bambino incapace di prendersi le sue responsabilità. Ma, nella sua erratica fuga da una vita mediocre, lo guida un profondo desiderio di libertà. E la sensazione, radicata e perturbante come una fede, di essere nel giusto, che qualcosa di piú grande vigili su di lui, destinandolo alla salvezza. E sono questo desiderio e questa certezza a farcelo sentire simile come un fratello e a fare di lui un simbolo dell'America. 


Buongiorno, mondo piumoso. Oggi sono qui a recensirvi un libro che ho iniziato a leggere per caso e che fa parte di quella lista di libri che sono stati salvati dal macero e finiti a casa mia.
Devo ammettere che non conoscevo l'autore e non avevo idea di che cosa parlasse.
Leggendo e informandomi su internet, ho scoperto che si tratta di un classico della letteratura americana del XX secolo (devo fare mea culpa per la mia ignoranza).
A questo punto ero molto incuriosita e non vedevo l'ora di leggerlo.
Devo ammettere che, appena iniziato, era palese la bravura dell'autore: il suo stile è un po' crudo, molto realistico e diretto. Mi piace molto la scrittura di Updike, il suo modo di narrare.
Tuttavia, c'è proprio una cosa che non sono riuscita a sopportare: il protagonista. Non sono riuscita ad entrare in empatia con lui, a capire le motivazioni che lo spingevano a muoversi.
Non sono riuscita a focalizzarlo; spesso mi ha lasciato perplessa e anche alla fine della lettura non sono riuscita ad inquadrarlo del tutto. Mi sembra una scheggia impazzita che vaga da una parte all'altra senza riuscire a capire che direzione prendere.
Sicuramente, l'intento dell'autore era proprio quello di conferire questa sensazione: il romanzo è pregno della nostalgia del passato, di qualcosa che non c'è più. Coniglio, infatti, sembra inseguire qualcosa di astratto che nemmeno lui riesce a focalizzare bene, oppure sembra fuggire costantemente da ciò che lo ancora alla sua nuova realtà.
Purtroppo, nonostante lo stile dell'autore mi sia piaciuto tantissimo, alla fine della lettura non ho sentito alcuna soddisfazione.
Forse era il romanzo sbagliato nel momento sbagliato, ma non sono proprio riuscita ad entusiasmarmi della lettura o a rimanerne particolarmente colpita.
Corri Coniglio fa parte di una serie di romanzi, di cui è il primo. Gli altri sono: Il ritorno di Coniglio; Sei ricco, Coniglio; Riposa Coniglio.
Mi piacerebbe dare un'opportunità anche agli altri, sperando di riuscire a sentire qualcosa di più per i sequel di quanto mi è successo con questo libro.
Mi sento sempre un po' scoraggiata quando un libro di grande levatura non mi è piaciuto appieno, ma del resto de gustibus non est disputandum.
Se invece voi conoscete questo libro ed avete un'opinione diversa dalla mia, fatemelo sapere con un commento. Magari sono io a non aver saputo intepretare bene questa storia, quindi mi piacerebbe discuterne con chi invece la pensa l'opposto.
Alla prossima recensione.



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