Cuore di foglia, radici di pietra di Giuditta Ross (Anteprima)


L’Alberopietra è risorto a nuova vita. Il sangue di Nairnering Cuordifoglia sparso sulle sue radici, credute ormai aride, ha ridato speranza a un intero regno. Finalmente Mojheardean può sedere sul Trono di Pietra e risollevare le sorti del suo popolo e, forse, delle intere stirpi fatate. Nair sa bene che non sarà sufficiente: non per la pace, né per lenire il tormento della sua anima nera. La corte di Pietrabuia non è un posto sicuro e lui ha fatto una promessa: farà qualunque cosa pur di risanare il suo debito.
Mojheardean ha lottato nell’ombra per tutta la sua vita. Ha combattuto, celando i propri intenti, contro la sua stessa stirpe maledetta dalla follia. Ha subito indicibili torture e ha giocato con astuzia ogni arma a disposizione per occupare la scomoda seduta del Trono di Pietra.  Un’esistenza votata al riscatto per la sua gente, per un popolo che aveva smesso di sperare. Tra le insidie di una corte in bilico sull’orlo di un cambiamento epocale, Mo sa che quello non è che l’inizio e che mantenere saldo il regno richiederà un sacrificio ancora più grande.
Il suo pensiero, però, non fa che tornare a colui che ha salvato tutti loro, e si trova combattuto tra il desiderio di cedergli ogni cosa e il terrore di farlo. Ma lasciare avvizzire il proprio cuore potrebbe essere un prezzo che non è disposto a pagare.
Come promesso, ecco la recensione di Cuore di foglia, radici di pietra di Giuditta Ross, secondo volume della serie Gli eredi della foglia.
Ho amato alla follia il primo romanzo, scoprendo un'autrice che avevo già conosciuto di fama ma che non avevo avuto il piacere di leggere.
Questo secondo romanzo ha confermato tutto ciò che avevo provato leggendo il primo.
Tra l'altro, la coppia principale di quest'opera è composta da due uomini, quindi era ancora di più nelle mie corde.
Non che cambi particolarmente, visto che la bravura di questa autrice mi porterebbe a recuperare qualsiasi romanzo di qualsiasi genere abbia scritto.
In questo secondo romanzo mi sono resa conto, tuttavia, che deve avere un talento naturale per i fantasy, perché è riuscita a creare la perfetta atmosfera e il giusto clima. Io, da lettrice, mi sentivo completamente coinvolta nella storia. Ero talmente immersa da non rendermi nemmeno conto dello scorrere del tempo.
Ho finito il libro in un lampo, non riuscendo a staccare gli occhi dalle pagine.
Un altro pregio di questo libro, che ci tengo particolarmente a sottolineare, è stato il modo in cui è stata gestita la storia d'amore principale.
È un amore tormentato, torbido e pieno di sentimenti contrastanti: molto spesso ho visto autori cadere troppo nel drama e rendere le scene disagianti invece che intense.
L'autrice, qui, invece, è riuscita a dosare perfettamente i sentimenti dei suoi protagonisti, rendendo tutto molto realistico e molto coinvolgente.
Di sicuro, dopo questi due romanzi, non solo mi sento di consigliare questa saga, ma in generale l'autrice, di cui non mancherò di leggere le prossime uscite!
Ora però mi sento orfana di queste magnifiche creature magiche, credo che mi mancheranno!

Alla prossima recensione.


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