Untold (L'eredità dei Lynburn vol.2) di Sarah Rees Brennan



Trama:
È tempo di scegliere da che parte stare…
All’apparenza, Mestavalle è una sonnolenta cittadina inglese. Ma Kami Glass conosce la verità. Mestavalle è piena di magia. In passato, i membri della famiglia Lynburn hanno regnato su di essa facendo leva sulla paura, imponendo alla gente un tributo di sangue per alimentare il loro potere. Ora i Lynburn sono tornati, e Rob, il capofamiglia, sta radunando stregoni per riaffermare il proprio dominio.
Rob e i suoi seguaci, però, non sono gli unici stregoni in città. È giunto il momento di prendere una decisione: pagare il sacrificio di sangue, o lottare. Kami ha anche altre scelte da compiere. Ora che il suo legame con Jared è stato spezzato, è libera di amare chiunque lei voglia. Ma chi sarà la persona giusta?
Con il suo approccio umoristico e dark al classico romanzo gotico, Sarah Rees Brennan intreccia con sapienza la storia di un’eroina determinata a proteggere le persone a lei care, di due ragazzi in cerca di redenzione, e delle forze magiche che plasmeranno il loro destino.

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Con i mesi primaverili arrivano tante uscite, tante anteprime e soprattutto tanti libri da leggere. Quest’oggi vi parlerò del secondo volume della trilogia edita da Triskell Edizioni, L’eredità dei Lynburn. Con l’inizio del nuovo anno vi ho parlato del primo romanzo della serie, Unspoken, che mi ha veramente lasciato senza parole e mi è piaciuto tantissimo, soprattutto perché è un genere con cui solitamente ho delle difficoltà a rapportarmi, mentre questo primo romanzo mi ha conquistata sin da subito.
Come ho accennato sopra, questa volta vi parlerò del secondo, Untold.
Avevamo lasciato i nostri protagonisti alla fine di un salvataggio rocambolesco, scoprendo che il padre di un loro amico è anche lo stregone che vuole soggiogare la cittadina di Mestavalle, incrementando i poteri degli stregoni con dei sacrifici umani. Mentre la paura dilaga tra le persone, la protagonista, Kami, deve fare i conti con il legame che ha spezzato con Jared, per salvare la sua vita e quella dei suoi amici. Ma ora, senza più il ragazzo nella sua mente, a condividere pensieri, ad aiutarsi e confortarsi, il mondo è diventato sin troppo silenzioso, mentre lei si sente così sola. Ma tutti i personaggi non possono rimuginare sulle loro disgrazie, devono fare la loro mossa, scoprire quali sono le intenzioni di Rob Lynburn, ma soprattutto scoprire chi sono i suoi alleati e quelli invece dei ragazzi.
Isolati dal resto del mondo, in un susseguirsi di eventi sempre più emozionanti, ha inizio Untold.


In Unspoken, l’autrice ha descritto in maniera decisamente più approfondita i luoghi dove ha ambientato il suo romanzo, la cittadina di Mestavalle, presa ad esempio di quelle che sorgono nelle Cotswolds, i boschi tutt’intorno, luoghi stupendi, pieni di fascino e in questo caso anche di magia antica. Luoghi legati ai poteri dei maghi, alla storia e alle leggende di Mestavalle e di rimando alla famiglia Lynburn, ma anche alla famiglia di Kami.
Untold al contrario l’ho trovato meno descrittivo, almeno per quanto riguarda le ambientazioni: il lettore conosce già la città, il maniero della famiglia Lynburn, la casa di Kami e i boschi circostanti, li ha nella mente, bastano pochi accenni affinché compaiano di nuovo davanti agli occhi, pertanto in questo secondo romanzo della serie l’autrice si è soffermata sull'ansia che riesce a far provare al lettore. Un giorno dopo l’altro, in attesa che Rob Lynburn faccia la propria mossa.
L’ansia per la ricerca, nel cercare di trovare un modo per affrontare il nemico; la paura che non fa altro che crescere, aspettando il confronto per qualcosa che non si conosce, del tutto consapevoli di essere in inferiorità numerica, tutto questo mischiato ai problemi quotidiani che possono avere degli adolescenti: i primi amori, i primi rifiuti, scoprire la propria sessualità.
Come ho detto, pur essendo il seguito di Unspoken, mantenendo lo stesso stile di scrittura, le emozioni che si provano durante la lettura sono differenti: è un crescendo di suspense, fino ad arrivare al finale tanto atteso, cercando di scoprire cosa accadrà ai personaggi e al tempo stesso a un finale che lascia in sospeso, proiettando sull’ultimo romanzo della serie, in cui si avranno molte risposte, in cui si scoprirà tutto.


Del libro ho apprezzato l’evoluzione dei personaggi; partiamo dal presupposto che, pur essendo dei ragazzi di diciassette anni, rimangono molto giovani, hanno un margine di crescita, possono maturare, iniziare a vedere il mondo come degli adulti. Iniziano a rendersi conto che non è tutto rose e fiori ed arrivati a un certo punto della vita bisogna sapersi schierare e prendere posizione, smettendo di rimanere in balia degli eventi, lasciando che siano gli altri e decidere.
Kami lo ha capito sin da subito, è una ragazza decisamente di carattere, pronta ad andare contro tutto e tutti, pur di salvare e proteggere la sua città, la sua famiglia e le persone che ama.
Un personaggio che forse mi ha deluso, che agisce troppo in preda alla paura, è la mamma di Kami: si è comportata male, ha nascosto molti segreti e ora è pronta ad arrendersi per salvare la sua famiglia. Comprendo la paura per i suoi figli, per la sua famiglia, ma a un certo punto ogni sua decisione, ogni suo comportamento sono presi in preda del terrore, della paura, senza che abbia la mente lucida.
Un personaggio che invece mi piace, spero che nel prossimo romanzo abbia più spazio, e che anche se per due libri è sembrato un eterno bambino, è il padre di Kami. L’uomo, che adora i suoi figli, in molti frangenti sembra più un fratello maggiore che altro; nel momento in cui è servito è riuscito a prendere delle decisioni, le redini della situazione in mano, senza perdere la testa.
Lilian Lynburn invece è la descrizione perfetta che ne fanno nel libro in una frase sola, la dama del castello, come se stessero ancora nel 1700. Lei ordina, lei ignora tutti coloro che non appartengono alla sua famiglia, o siano degli stregoni, peccato che questo atteggiamento, quel comportamento non la portino da nessuna parte.


I personaggi di questo romanzo in alcuni frangenti mi sembrano invertiti: molti degli adulti hanno un carattere come quello dei ragazzi, in preda alle emozioni, al desiderio, agiscono senza riflettere e bramano il potere; al contrario, i ragazzi, oramai in età da comprendere cosa è giusto e cos'è sbagliato, da capire cosa sia il potere e comandare sugli altri, sono più riflessivi, forse troppo idealisti, ma pronti a combattere e a non arrendersi, capendo che quel che vuole fare Rob Lynburn è sbagliato, ma non perché sono loro i padroni della città, ma perché è sbagliato.
Libro consigliatissimo, non vedo l’ora che venga tradotto in italiano il terzo, perché ormai ho veramente un bisogno di sapere come finirà l’intera serie. Devo scoprire cosa accadrà.
Cinque piume.





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