Trama:
Oliver è un giornalista inglese e Jamis un fotografo francese. Hanno due caratteri diametralmente opposti e fanno vite completamente diverse. Tanto calmo, posato e razionale è Oliver, altrettanto dinamico e impulsivo è Jamis, il cui cuore porta i segni di una recente delusione amorosa.
Il destino li fa incontrare in Italia, nell’assolata ed elegante Taormina, in occasione di un festival cinematografico per il quale lavorano entrambi come addetti stampa.
Il patto è semplice: una settimana da passare insieme, come amanti, senza però lasciarsi coinvolgere. Dopo, nessuno dei due dovrà cercare l’altro. Riusciranno a mantenere intatti i loro propositi o il loro rapporto è destinato a diventare qualcosa di più?
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Io amo questa autrice, ho letto i suoi lavori a livello amatoriale ed erano dei gioiellini, quello con casa editrice è stupendo. Potrei sembrare di parte, forse un pochino lo sono, eppure Oliver e Jamis mi hanno fatto innamorare, ma non solo loro come personaggi, ma proprio l’intera storia e lo stile dell’autrice.
Basta solo guardare le stelle è ambientato a Taormina durante il festival del cinema che solitamente dura una settimana, in una calda settimana estiva e l’autrice, con il suo stile, con l’amore che dimostra sia per la scrittura che per la terra che conosce, ma anche per il cinema, riesce a trasportare il lettore in questa splendida città arroccata su una collina, circondata da un paesaggio di rocce e mare, mentre la città vera e propria sembra essere sospesa in un tempo passato, fermo da anni, immobile e meraviglioso: uno splendido sogno. Taormina è un luogo di villeggiatura ora come un tempo, una delle principali mete turistiche del diciannovesimo secolo, ed in seguito un luogo dove artisti vi si rifugiavano per la sua bellezza e per ritrovare l’ispirazione o anche solo per lavorare in pace.
L’intera storia del libro si svolge in una settimana, come ho detto durante la settimana del festival del cinema; i due protagonisti Oliver e Jamis si incontrano per caso durante la rappresentazione di un film e da quel momento iniziano a conoscersi, ad avvicinarsi, a scoprirsi fisicamente e mentalmente.
Oliver è un giornalista inglese, scrive per una rivista di cinema e spettacolo ed è affermato nel suo lavoro, anche se è la prima volta che si reca all’estero per una rassegna cinematografica, ma proprio questa settimana tra film, interviste e spettacoli, la prende sì come lavoro, ma anche come giorni di vacanza per ammirare la bellezza del luogo che ha intorno e soprattutto per trovare il tempo per andare avanti con il suo libro.
Jamis è giovane, molto giovane, un aspirante fotografo; è ancora uno studente dell’Accademia d’arte a Parigi ed è partito per Taormina con la speranza di scattare qualche foto da poter vendere al miglior offerente. Nessuno dei due uomini pensava che le loro vite potessero incontrarsi, che in qualche modo quella settimana avrebbe stravolto le loro vite, portandoli a confrontarsi, a fare i patti con il passato e a prendere decisioni importanti.
La trama di Basta solo guardare le stelle è molto lineare, è un romance a tutti gli effetti, una storia d’amore che inizia con l’attrazione fisica tra i due personaggi per poi evolvere abbastanza rapidamente; non ci sono ti amo o il vissero per sempre felici e contenti, si conoscono da troppo poco tempo, ma ho veramente apprezzato il finale, sospeso nell’aria con la speranza di un futuro, di potersi conoscere meglio e, perché no, creare qualcosa insieme.
Ma come ho detto la storia è lineare, con due uomini tanto differenti, dall’età al lavoro: Oliver è affermato, mentre Jamis ha ancora molta strada da fare, la gavetta che ogni aspirante artista deve fare per emergere, eppure hanno anche qualcosa in comune, ferite più o meno gravi che si portano dietro, amori sospesi, con la differenza che Oliver riesce ad affrontarli e andare avanti, mentre Jamis è ancora aggrappato al passato e a chi gli ha fatto troppo male, bloccandolo in un limbo dal quale non riesce ad uscire.
Ha perso la fiducia nelle persone e nell’amore.
Ma per quanto sia una storia d’amore dolcissima, con quella malinconia di sottofondo, con quel dolore che si portano dietro le persone appena uscite da una relazione importante, si avverte quella vena angst che si trascinano dietro coloro che non riescono a superare il passato e sono stati vittime della cattiveria delle persone. Basta solo guardare le stelle è anche una pennellata dolcissima su una città che è un sogno, un racconto senza tempo, fa pensare a quelle calde giornate estive, quando il sole picchia e si attende con impazienza l’arrivo della sera e allo stesso tempo le ore trascorrono lente, come se si venisse trasportati in un sogno, in una favola, in un altro tempo. Proprio questo dono di trascinare il lettore altrove io invidio tantissimo e allo stesso tempo apprezzo dell’autrice. Amo il suo modo di caratterizzare i personaggi, con le loro luci e le loro ombre, figure complesse che si muovono in ambientazioni altrettanto complesse, meravigliose.
Basta solo guardare le stelle di Aika Morgan è un sogno a occhi aperti, una favola moderna, romantica e triste, un racconto che fa sognare e innamorare, tutto contornato dallo stile splendido e poetico dell’autrice.
Una racconto che è una stella brillante rispetto a molti altri.
Cinque piume per lui.
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