Il lato nascosto di Jaime Samms (Anteprima)



Trama:
Ian McVeigh è un seduttore felicemente single da anni, disinibito e apertamente gay, che non riesce a spiegarsi l’inaspettato desiderio e il sentimento di protezione che prova quando incontra David: rugbista, disoccupato e nuovo delizioso amante del suo capo. David Kelly è un mantenuto, e decisamente al di fuori della sua portata. È impossibile che un ragazzo così esigente e affascinante presti un briciolo di attenzione a un uomo come lui, con pochi mezzi per corteggiarlo.
Eppure, un giorno, David non solo lo guarda, ma lo tocca, lo stuzzica, e fa di tutto meno che invitare Ian a rubarlo al suo protettore. Ma David non può permettere a niente e a nessuno di abbattere i muri protettivi che ha costruito attorno a sé con tanta attenzione. Ian non sa molto del suo passato, e quello che non sa potrebbe nuocere a entrambi.
Ian sostiene che i trascorsi di David non abbiano importanza, ma quando lo vede con un ricco uomo maturo, pensa immediatamente al peggio. Dovranno entrambi imparare a essere onesti, se non vorranno restare da soli per sempre.

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Quella di cui vi parlerò oggi è una delle uscite di giugno della Dreamspinner Press, in uscita proprio oggi, ed è il primo romanzo di questa autrice che leggo.
La trama mi aveva incuriosito tantissimo, tanto da volerlo leggere in anteprima, eppure il libro vero e proprio non mi ha conquistato come pensavo.
Forse mi aspettavo altro, forse la quarta di copertina mi ha tratto in inganno, eppure pensavo di leggere una sorta di triangolo amoroso e tanta gelosia tra i vari personaggi, ma così non è stato.
Probabilmente avevo altre aspettative, eppure il romanzo non mi ha appassionato come avrebbe dovuto, come speravo. L’ho trovato un po’ troppo veloce, un po’ troppo confusionario, ma più di ogni altra cosa lontano da quanto è scritto nella trama.
Sì, Ian è attratto da David, concordo sul fatto che accetti la sua omosessualità e non la nasconda a nessuno e in nessun caso, che ami divertirsi, eppure quella sorta di gioco che ci sarebbe dovuto essere, il portarlo via al suo capo, sinceramente non l’ho trovato.
David, l’altro protagonista, è vero che sembra fare la parte del mantenuto, ma di certo non è una escort, gli piace avere uomini ricchi che gli fanno regali, ma da qui a considerarlo una escort ce ne vuole.
Lo stile non è male, eppure l’ho trovato un po’ pesante; non so come spiegarmi al meglio, però un libro del genere lo pensavo più frizzante, inserendo dei momenti ironici, invece è molto introspettivo, molto descrittivo: solitamente è una qualità che apprezzo in una storia, ma bisogna anche vedere che genere di storia è.

La parte che ho apprezzato di più è l’alternarsi di momenti semi comici, quasi surreali, a momenti molto più angoscianti, drammatici.
Per il resto è una storia abbastanza lineare, una storia d’amore che ruota intorno a molti cliché e che non mi ha entusiasmato come avrei voluto.
La parte più interessante, quella che ha reso tutto un po’ più avvincente, è il finale, la comparsa di due altri personaggi che scompigliano un po’ tutto.

Un libro senza infamia e senza lode, per passare qualche ora di tempo ma che non mi ha lasciato molto. Spero di leggere altro di questa autrice che mi appassioni molto di più.

Tre piume e mezzo.


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