Nell’erba alta di Stephen King e Joe Hill



Cal e Becky DeMuth, fratello e sorella, stanno guidando nel Kansas durante un viaggio cross-country. Quando sentono richieste di aiuto provenienti da un vasto campo di erba alta ai bordi della strada, si fermano per indagare e si perdono. Si avvicinano sempre più, ma si accorgono che le voci si fanno sempre più lontane.


Buongiorno, lettori.
Siamo sempre più in clima Halloween e oggi voglio proporvi un piccolo racconto, presente nella raccolta A Tutto Gas di Joe Hill, scritto in collaborazione con il padre Stephen King.
Vi lascio il link di acquisto di tutta la raccolta, ma oggi qui parleremo soltanto di Nell’erba alta.
Ho letto questo racconto incuriosita anche dall’uscita del film su Netflix, che ancora non ho avuto modo di vedere.
Vi ho detto spesso, nelle mie recensioni, quanto io ami Stephen King e Joe Hill, due scrittori grandiosi. Joe Hill sembra essere l’erede di suo padre, mantenendo comunque una propria identità ben distinta, percepibile dalla sua scrittura.
Nel racconto in questione, sono bravissimi a creare una tensione davvero grandissima. In un primo momento, sembra non succedere niente di troppo tragico, eppure l’ansia pervade il lettore, perché si comincia a percepire quando le cose cominceranno ad andare sempre peggio.
Nell’erba alta si diverte a trasformare un campo di erba, che per sua caratteristica indica un luogo sconfinato, aperto, che ti permette di respirare, in uno spazio chiuso, claustrofobico, dove la sensazione predominante è quella del sentirsi in trappola, senza alcuna via d’uscita.
Insomma, il racconto, come molte altre storie di questi due autori, mira a destabilizzare le certezze del lettore, spingendolo ad avere paure di cose che magari prima adorava.
Il racconto è molto veloce, si legge in un’oretta e ne vale davvero la pena. Nonostante sia appunto una lettura breve, i personaggi sono tutti ben caratterizzati, persino quelli che sono stati accennati a mala pena.
Tutto contribuisce a creare la giusta atmosfera per inquietare il lettore, e credetemi se vi dico che, nonostante io l’abbia letto la mattina presto, sono rimasta tutto il giorno con un senso di irrequietezza. Pensate se lo avessi letto di notte.
E voi? L’avete letto?
Oppure, avete già visto il film omonimo su Netflix?
Fatemi sapere la vostra opinione con un commento qui sotto, oppure semplicemente consigliatemi letture simili, visto che fra poco è Halloween ho voglia di leggere storie paurose.

Alla prossima recensione.


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