Armada di Ernest Cline


Trama:
Zack Lightman è un sognatore. Sogna un mondo simile ai film di fantascienza e ai videogiochi che da sempre sono la sua più grande passione. Fantastica del cataclismico evento che un giorno giungerà a frantumare il monotono tran tran della sua esistenza senza qualità. Dopotutto, sognare non ha mai fatto male a nessuno, specie quando il mondo reale si incarica di ricordarti a ogni passo quanto improbabile sia, per un ragazzo smanettone e pieno di rabbia, ritrovarsi a vestire i panni del Prescelto, dell’Eroe Destinato a Salvare l’Umanità. Ma poi Zack vede il disco volante. Quel che è peggio, la strana navicella pare uscita direttamente dal videogioco su cui Zack trascorre le notti: il popolarissimo simulatore di volo Armada in cui i giocatori sono chiamati a difendere la Terra da una devastante invasione aliena. No, Zack non ha perso la testa: per quanto assurdo possa sembrare, quello che vede è pura realtà, e le sue capacità di gamer con pochi confronti si riveleranno presto essenziali nella corsa globale per scongiurare la fine del mondo. Finalmente, l’epica occasione che aspettava è arrivata. Ma in mezzo al terrore e all’euforia della sua missione, Zack non può fare a meno di ripensare alle storie fantascientifiche che ha amato di più. E di chiedersi se lo scenario in cui si ritrova proiettato non nasconda una realtà persino più inquietante e inattesa di quello che appare.

Per quanto mi riguarda, leggere questo libro è stata praticamente una scelta obbligata: dopo avere letteralmente adorato l'opera precedente dell'autore, ovvero Ready Player One (di cui vi ho parlato qui), non potevo esimermi dal divorarmi anche questo, di cui sapevo l'esistenza ma non speravo davvero che qualcuno portasse in Italia. E non ho usato il termine "divorare" a caso: ho iniziato a leggerlo una sera alle 21 e quando ho alzato gli occhi dopo avere raggiunto l'ultima pagina mi sono reso conto che si erano fatte ormai le 2 di notte... 5 ore di perdita totale dalla realtà e da cui ho fatto molta fatica a staccarmi. Penso che per un libro sia il miglior complimento che gli si possa fare!

Andiamo un po' più nello specifico, però: se in Ready Player One l'autore aveva fatto della cultura nerd anni '80 il tema principale dell'opera, in Armada ha deciso di restringere il cerchio e concentrarsi su un argomento ancora più specifico, i videogiochi. Armada e Terra Firma sono infatti i nomi di due popolarissimi videogames online a cui il protagonista Zack gioca in continuazione e di cui è un vero campione. Nel corso del racconto si ritrova a scoprire che i due giochi (insieme a praticamente qualunque videogioco mai uscito) fanno parte di un programma del governo americano per preparare la Terra a fronteggiare un'invasione aliena. Viene quindi reclutato per il suo talento, e finisce per scoprire che addirittura il padre, scomparso diciassette anni prima, faceva parte del progetto...


Ora, come tema non è tra i più originali: da nerd appassionato di fantascienza posso citare innumerevoli opere che trattano più o meno lo stesso argomento, con Giochi Stellari e Ender's Game in testa alla classifica. Di per sé anche Armada non si discosta dai cliché tipici del genere, ma lo fa in maniera estremamente efficace e piacevole da leggere. Inoltre contribuisce molto a mantenere vivo l'interesse e la domanda di fondo del libro, che gli stessi protagonisti continuano a porsi: ma se gli alieni sono tanto avanzati tecnologicamente, perchè cavolo ci hanno lasciato quasi quarant'anni di tempo per prepararci a fronteggiarli (e di fatto permettendoci di copiare parte della loro tecnologia)? La risposta potrebbe non essere così scontata quanto pensiate.


Per quanto mi riguarda, quindi, punteggio quasi pieno. Non riesce a superare il predecessore ma ci prova in maniera più che degna. 

Unico avviso: se odiate i videogiochi, statene alla larga! Per tutti gli altri, buona lettura!

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