Che fine ha fatto Caterina? (Le indagini di Nina e il commissario #1) di Mila Orlando (Anteprima)


Trama:
Una telefonata squarcia il silenzio di un venerdì notte. A svegliare Antonia Romano non è Jean Claude, il suo capriccioso capo, ma Maria, sua sorella, che da Napoli le comunica che nonna Caterina è sparita nel nulla. Antonia, per tutti Nina, è costretta così ad abbandonare la sua vita a Parigi, all’apparenza perfetta, e a tornare al Borgo Marinari. Per scoprire che il commissario responsabile delle indagini è Andrea Nugnes, il suo grande amore di sempre.
Tra truffe ai danni di signore anziane e legami con organizzazioni criminali d’oltreoceano, Nina si troverà coinvolta in una ricerca che rimetterà in discussione la sua vita, forse non così perfetta come credeva…




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Salve, Piume, oggi sono qui per parlarvi di un’anteprima che esce oggi, 11 Febbraio, per Emma Books; su tutti gli store online troverete Che fine ha fatto Caterina? (il primo romanzo della serie Nina e il commissario) di Mila Orlando.
Non conoscevo l’autrice, anche se da quanto ho potuto leggere nella sua bio ha pubblicato diversi libri. I suoi precedenti lavori, però, non entrano nella mia sfera di letture, non tra le preferite per lo meno. Al contrario il libro in questione mi ha incuriosito tantissimo, partendo dalla splendida e particolare cover, arrivando alla cosa importante, ovvero la trama.
La trama di Che fine ha fatto Caterina? mi ha sì incuriosito, ma anche fatto sorridere come è accaduto anche durante la lettura del romanzo. Andando avanti con la lettura ho pensato a quelle serie TV italiane ambientate in cittadine o quartieri dove tutti si conoscono, dove il giallo e il mistery si mischiano al romance, ma anche a momenti divertenti e ironici. Storie dolciamare, con una vena di ironia che rappresentano molto l’Italia. Forse non al cento percento, perché anche noi abbiamo i nostri drammi, eppure molte indagini, molto del lavoro della polizia ruota attorno alle truffe alle vecchiette, a reati considerati minori. Insomma, nei libri gialli non ci sono solo serial killer.
Quello che ho avuto tra le mani in questi giorni è una sorta di giallo classico all’italiana, con ambientazione nostrana, ma soprattutto con personaggi che possono sembrare sin troppo familiari. Un libro che si legge volentieri, che si desidera avere in libreria, proprio come le storie di Agatha Christie o i libri con Fratello Cadfael di Ellis Peter, o per rimanere nel nostro paese basti pensare al Commissario Montalbano di Andrea Camilleri: sono tutti dei perfetti gialli, ambientati in luoghi ed epoche differenti, eppure hanno quel tocco di apparente semplicità nella struttura, ma anche nella trama, da far avvicinare ogni tipo di lettore. Libri che hanno il loro punto di forza proprio nell’ambientazione, luoghi che l’autore conosce, sa descrivere e soprattutto ne riesce a parlare perché sono casa.
Non conosco Napoli, eppure si avverte la conoscenza della città dell’autrice, il suo amore per il capoluogo partenopeo e, tramite i suoi personaggi, le loro avventure, è come averla avuta davanti agli occhi: le stradine, il lungomare, i quartieri brulicanti di persone. Arrivavano i profumi della cucina della nonna della protagonista, ma anche dei ristorantini caratteristici, e soprattutto arrivava al lettore il profumo del caffè. 
Attraverso lo stile leggero e frizzante della Orlando che descrive ambientazioni, avvenimenti e personaggi, mi sono immersa in questa storia, in questo primo libro che è l’inizio di qualcosa. Di una serie, di altri romanzi? Lo spero, perché c’è veramente il giusto incipit, il giusto via per creare qualcosa di unico e appassionante.
C’è anche un tocco di romanticismo all’interno della storia, eppure non è disturbante, tutt’altro, fa apprezzare i personaggi, ti fa fare il tifo per loro. E l'attrazione tra il Commissario Nugnes e la protagonista della storia Nina, compreso il loro passato in sospeso, rende la storia ancor più misteriosa, e soprattutto le loro interazioni decisamente divertenti. Altro punto a favore, anche se è un personaggio credo volutamente stereotipato, è il temibile capo di Nina, lasciato a Parigi dalla ragazza; anche gli scorci e le parti con lui mi hanno fatto sorridere, anche se avrei preso a randellate Jean Claude.


Come ho detto, il romanzo in questione è l’inizio, forse, di una serie; lo spero, perché mi sono affezionata ai personaggi, mi piacciono, come ho veramente apprezzato lo stile dell’autrice. Ma soprattutto perché, pur essendoci un tocco di rosa, mi è piaciuto il modo in cui l’autrice ha intrecciato il mistery, le indagini, facendo in modo che la vena gialla non si perdesse mai. Le indagini non sono mai passate in secondo piano, e anche il modo in cui sono state descritte e condotte dai personaggi mi è piaciuto.


Che fine ha fatto Caterina? è un libro molto molto carino, un romanzo che conquista il lettore sin dalle prime battute, i personaggi, ma la stessa autrice accompagna il lettore prendendolo per mano e trascinandolo per tutta la storia, per poi arrivare a un finale in parte dolce, ma allo stesso tempo aperto che farà continuare la storia in un secondo libro si spera.


Veramente tutti i miei complimenti per questa nuova opera, che da quanto ho capito è fuori dalla comfort zone dell’autrice, che si è è cimentata in un’avventura completamente differente, eppure è un’avventura che a parer mio è decisamente vincente.

Cinque piume.



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