Robert Neville è probabilmente l’ultimo uomo vivente sul pianeta eppure non è solo. Un morbo incurabile ha trasformato uomini, donne e bambini in vampiri assetati di sangue. Di giorno Robert attraversa le rovine della civiltà, seguendo le tracce dei mostri come un cacciatore sulle orme della preda, li studia, sperimenta nuovi modi per sterminarli. Di notte si barrica in casa, assediato dalle creature delle tenebre, e implora che sorga presto il sole
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Buongiorno, lettori. Oggi sono qui a parlarvi di un romanzo che forse qualche anno fa non sarei riuscita a leggere.
Io sono leggenda di Richard Matheson è un romanzo che mi ha sempre inquietata, nonostante ormai io stia cominciando ad essere meno fifona (sì, come no) a forza di leggere Stephen King.
Ma quando Oscar Vault cercava recensori, ho capito che dovevo superare le mie paure e propormi.
Sono molto contenta di averlo fatto, perché questo mi ha permesso di leggere un romanzo davvero straordinario, che non punta soltanto a spaventare i suoi lettori, ma anche a farli riflettere.
Il concetto di mostro viene in qualche modo ribaltato, e l'analisi psicologica è una componente fondamentale.
Ciò che mi ha colpita è il silenzio quasi palpabile: Robert Neville, il protagonista, è praticamente sempre da solo, a parte in alcuni momenti. Un silenzio costante domina le sue giornate, dove esistono soltanto lui e i suoi pensieri.
Non so spiegare come, ma trovo che questo elemento sia reso in maniera molto precisa, rendendo perfettamente l'idea di un silenzio carico di tensione, come se da un momento all'altro stessimo aspettando la venuta del disastro.
La storia è molto bella, anche se devo avvisarvi che vi inquieterà tantissimo: non è horror nel vero senso della parola, ma, soprattutto dopo un periodo come quello che il mondo ha vissuto, devo ammettere che non è stato semplice da leggere.
Tuttavia, in qualche modo è stato catartico: una volta finito, ero soddisfatta, perché è una di quelle storie che ti entra nella testa ed è costruita così bene che non puoi fare a meno di sentirti appagata.
Ve lo consiglio?
Sì, assolutamente: primo, perché ho trovato questa nuova traduzione molto accurata, secondo perché trovo che, nonostante sia un tema particolare, la storia sia raccontata in maniera davvero interessante, Robert Neville sia un personaggio davvero ben caratterizzato e lo stile dell'autore sia perfetto per i romanzi horror/di tensione, per cui è un peccato perderselo.
E voi, avete letto questo romanzo? Fatemelo sapere con un commento qui sotto.
Io vi do appuntamento alla prossima recensione.
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