Lamento di Portnoy di Philip Roth



Alex Portnoy ha trentrè anni ed è commissario aggiunto della Commissione per lo sviluppo delle risorse umane del Comune di New York. Nel lavoro è abile, intransigente, stimato. Il libro riporta il monologo di Alex che, dall'analista ripercorre la sua vita per capire perché è travolto dai desideri che ripugnano alla "mia coscienza e da una coscienza che ripugna ai miei desideri".




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Buongiorno, lettori. Luglio è appena iniziato, e questo vuol dire che posso finalmente parlarvi della mia lettura di Giugno. Per il sesto mese dell'anno, avevo scelto per la mia Challenge sulla Letteratura Americana Lamento di Portnoy di Philip Roth, autore che adoro anche se di lui ho letto pochissimo.
Diciamo che ho avuto un vero e proprio colpo di fulmine.
Lamento di Portnoy mi è parso molto diverso rispetto a Pastorale Americana e La macchia umana.
Sicuramente il tono dell'autore è più irriverente, mentre c'è una vena comica di sottofondo che ha reso la lettura esilarante.
Molti temi trattati dall'autore sono borderline: l'ossessione per il sesso e l'ossessione per la madre (e spesso la combo di entrambe) è un elemento preponderante nella vita di Alex Portnoy, e questo ha reso la lettura molto strana.
All'inizio ho fatto un po' fatica ad entrare nell'ottica, ma dopo mi sono come acclimatata e ho iniziato a capire dove l'autore voleva andare a parare.
Non dovevo per forza empatizzare con il protagonista, anzi… il ruolo che compete al lettore è forse quello di ascoltatore. Infatti, mi sembrava che un amico mi facesse una confidenza, che si fosse seduto di fronte a me per mettere a nudo la sua anima.
Lamento di Portnoy è un piccolo gioiello e sono felice di averlo acquistato: a causa dell'attuale situazione non è ancora facilissimo avere accesso alle biblioteche, anche se sapevo che quella della mia città lo aveva.
Ho deciso di acquistarlo perché so che amo Roth e che voglio fisicamente tutta la sua bibliografia, quindi perché privarsene? Ve lo dico perché trovo che l'Einaudi abbia fatto delle edizioni veramente stupende dei libri di questo autore, che meritano sicuramente di essere nella biblioteca di chiunque.
Vi consiglio Lamento di Portnoy? Nì… mi spiego meglio.
Se siete come me, che leggete i libri alla cieca e poco vi turba al punto da abbandonare la lettura, allora correte subito ad acquistarne una copia.
Invece, se siete sensibili e ci sono alcuni argomenti, alcune tematiche delicate che non sopportate, allora forse non è il libro che fa per voi.
Non so se si può considerare spoiler quel che sto per dire, in caso siete avvisati e passate direttamente alle piume finali: questo romanzo ha sicuramente un tono molto scurrile e parla di sesso praticamente ogni pagina e, come ho accennato sopra, spesso il sesso riguarda anche la madre del protagonista, che ha una vera e propria ossessione nell'immaginarsi nell'atto di avere rapporti con lei. Potrebbe essere disturbante per alcuni, per cui magari tenete conto di questa cosa prima di iniziarlo.
Detto questo, che non considero davvero uno spoiler ma comunque vi ho avvisati, io chiudo questa recensione, vi saluto e vi do appuntamento tra un mese con il prossimo libro della Challenge: Martin Eden di Jack London.



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