Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain



 

Tom vive con la zia. È un vero combinaguai: imbroglia, disubbidisce, non studia, ma in compenso è intelligente, coraggioso, vivace. Un giorno, però, si trova coinvolto in un'avventura molto rischiosa: assiste a un omicidio, di cui viene accusato l'innocente Muff...



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Ero indecisa se parlarvi di questo libro, eppure alla fine l'ho fatto. Purtroppo, ho una sorta di ossessione e odio le cose lasciate a metà, per cui eccomi qui.

Le avventure di Tom Sawyer è il romanzo che ho letto ad Agosto e che fa parta della mia Challenge sulla letteratura statunitense.

Non sapevo se parlarvene o meno, perché questo romanzo non mi ha trasmesso granché. Sicuramente, il problema è che sono palesemente fuori target.

Sono troppo grande, avrei dovuto leggerlo da ragazzina, ma ormai è andata così.

Non riuscivo in nessun modo ad immedesimarmi nel protagonista, lo sentivo lontanissimo da me, distante mille mila anni luce per cui non ho avuto alcun attaccamento emotivo con la storia.

Ne riconosco il valore, perché comunque dal punto di vista sociologico è davvero interessante, racconta lo spaccato di una società diversa, di un modo di vivere l’infanzia che ora è del tutto cambiato.

Però, non sono riuscita a godermi la storia e la narrazione.

Ho trovato Tom un po’ irritante: non è il classico monello che ispira tenerezza o per il quale si tifa comunque.

Non so, è stata un’antipatia a pelle fin dalle prime pagine; non ha una motivazione specifica, però non sono riuscita proprio a trovare un qualche motivo per rendermelo simpatico, e di conseguenza ho fatto anche fatica a finirlo.

Ho deciso di parlarvene, alla fine, un po’ perché ho parlato di ogni libro che ho letto per ogni singolo mese del 2020, e mi sarebbe scocciato tanto saltarne uno, un po’ per avere anche qualche opinione esterna, di voi lettori.

Mi piacerebbe sapere, da chi lo ha letto, cosa ne ha pensato. Se il problema che io ho riscontrato dipende da me, dal fatto che sono troppo grande e troppo lontana dal protagonista oppure se altri hanno pensato la stessa cosa anche leggendolo da ragazzi.

Spero che questo piccolo articolo, che non è una vera recensione quanto le mie impressioni sul romanzo, serva a scaturire una bella discussione, perché davvero vorrei capire se il problema è stato mio, se è stato il momento sbagliato oppure se semplicemente non è nelle mie corde.

Fatemi sapere la vostra e tenetevi pronti per il romanzo di Settembre, ossia Colazione da Tiffany di Truman Capote.

Alla prossima recensione.




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