Scooby, film diretto da Tony Cervone, è un prequel della serie animata "Scooby-Doo! Dove sei tu?" e racconta di come l'alano fifone Scooby e il suo amico Shaggy
si siano incontrati fino a diventare inseparabili. La storia inoltre ci
mostra come i due si siano poi uniti al resto dei componenti del gruppo
di investigatori della Mystery Inc., formato da Fred, Velma e Daphne.
In questa avventura la banda di Scooby dovrà affrontare un nuovo caso: qualcuno vuole liberare il cane Cerberus nel mondo, scatenando un'apocalisse canina! Mentre la squadra cerca di salvare il pianeta, i giovani investigatori scoprono dal pedigree di Scooby che il cane è destinato a fare grandi cose...
In questa avventura la banda di Scooby dovrà affrontare un nuovo caso: qualcuno vuole liberare il cane Cerberus nel mondo, scatenando un'apocalisse canina! Mentre la squadra cerca di salvare il pianeta, i giovani investigatori scoprono dal pedigree di Scooby che il cane è destinato a fare grandi cose...
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Quest'anno il cinema ha subito un po' un tracollo. Complice la situazione sanitaria mondiale, sono tantissimi i film che non sono usciti oppure che hanno dovuto prendere strade diverse. Uno di questi è appunto Scooby!, pellicola basata sugli storici personaggi di Hanna-Barbera di cui credo chiunque abbia visto almeno una puntata da piccoli.
Non è la prima volta che si è tentato di portare il franchise al cinema: ci avevano già provato nei primi anni 2000 con i due live-action Scooby-Doo e Scooby-Doo: Mostri Scatenati (tra l'altro a opera di James Gunn, futuro director dei Guardiani della Galassia, per dire), ma complice un successo non proprio stellare al botteghino, qualsiasi altro progetto fino a questo era finito nel dimenticatoio.
Ammetto di averlo visto senza troppe pretese alla fine di una serata tra amici, ma si è rivelato essere una bella sorpresa: il film è sì un prodotto chiaramente per bambini, ma abbastanza nostalgico da essere apprezzato anche dagli adulti (tipo noi) che con il cartone animato ci sono cresciuti.
Partiamo dalla trama: l'intenzione (neanche troppo velata) è quella di creare una sorta di Hanna-Barbera Cinematographic Universe, sulla falsariga di Marvel e DC. Ecco quindi che, affiancati a Scooby, Shaggy e compagnia bella, troviamo diversi altri personaggi provenienti dagli altri cartoni dello studio: Blue Falcon e Dynomutt, provenienti dall'omonima serie (che ammetto, neanche ricordavo esistesse) assumono il ruolo di coprotagonisti (anche se questo è il figlio del Blue Falcon originale, ma dettagli); Capitan Cavey, altro personaggio storico degli anni '70-'80 dello studio, viene sfruttato come comparsata.
Ma il vero pezzo da novanta se lo sono riservato per il villain: a ben pensarci nei vari episodi di Scooby-Doo non è mai stato presente un vero e proprio cattivo ricorrente, ma piuttosto vari personaggi che svolgevano questo ruolo giusto per il mistero in corso. Ecco quindi che per il film è stato chiamato in causa una delle creazioni più famose dello studio, ovvero Dick Dastardly direttamente dalle Wacky Races! Nonostante l'assenza del fedele cane Muttley (spiegata nel corso del film) sono stati capaci di inventarsi una storia convincente e che spiegasse la sua presenza sulla strada della Mystery Gang.
Altro elemento positivo è stata la volontà di svecchiare un po' il concept di base: se i personaggi restano sempre quelli, sia come aspetto che come carattere, sono stati aggiunti elementi più moderni per rendere il tutto più appetibile alle nuove generazioni. Ecco quindi Shaggy che ascolta musica da un iPod, Fred che invece del solito maglione indossa una felpa bianca, riferimenti a Netflix e Ikea e chi più ne ha più ne metta. La cosa migliore è stata però una citazione a Captain America proprio sul finale: talmente inaspettata e totalmente nonsense che è stato impossibile non scoppiare a ridere come dei pazzi!
Graficamente ci assestiamo su dei buoni livelli: è stata utilizzata una CGI con una palette di colori abbastanza tenui e tendenti al pastello, per ricordare lo stile dei cartoni animati anni '60 ma con uno sguardo all'epoca moderna. Questo fa sì che la visione sia piacevole senza mai stancare gli occhi per eccesso di colore.
Al netto della recensione, Scooby! passa dunque la prova: intrattiene gradevolmente ma sacrificando forse un po' troppo il singolo film per essere l'inizio di una serie. Vale comunque la pena vederlo per la pucciosità dello Scooby! cucciolo (che riesce ad essere più adorabile di quanto non fu il nipote Scrappy ai suoi tempi, il che non è poco).
Era uno dei film che avevo adocchiato tramite i trailer ma poi causa covid avevo perso dai radar.
RispondiEliminaBella recensione, sicuramente lo recuperò quando su chili calerà di prezzo.