RECENSIONE La drag queen e il re degli homo pomp di TJ Klune




 Sanford Stewart no. Impiegato di giorno e la strabiliante drag queen Helena Handbasket di notte, Sandy ha un acerrimo nemico: Sua Frociosità Pompato I, alias Darren Mayne, il re degli Homo pomp.

I due sembrano odiarsi e comunicano con battute al vetriolo, finché un evento inaspettato e una missione disperata li costringeranno a collaborare per salvare il locale dove Sandy si esibisce. Tra litigi, incomprensioni e una buona dose di sarcasmo i due dovranno fingersi innamorati per tendere una trappola al sindaco Andrew Taylor, padre di Darren.

Ma anche quando il confine tra finzione e realtà comincia a sfumare, i rancori del passato continueranno a minare il loro rapporto e solo l’intervento degli amici salverà la situazione.



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Buongiorno, lettori. Forse arrivo per ultima a parlarvi di questo libro, ma alla fine ce l’ho fatta anche io. Sto parlando di La Drag Queen e il re degli homo pomp di TJ Klune, sequel di Dimmi che è vero.

In questo secondo volume, seguiamo le vicende di Sandy/Helena Handbasket e di Darren, che nel volume precedente erano stati dei personaggi secondari, sebbene importanti.

Se avevo lodato Dimmi che è vero per la sua grande ironia e le sue scene comiche, devo dire che qui invece ho trovato il tutto un po’ ridondante. Intendiamoci, non è brutto: l’autore è bravissimo a scrivere e a caratterizzare i personaggi. Però, ho trovato che fosse troppo simile al primo, e dopo un po’ tutta la comicità ha iniziato a farmi andare avanti nella lettura più lentamente, quasi mi avesse stancata.

Sicuramente dipende dal mio gusto personale: io adoro i libri che invece mi fanno soffrire, piangere e disperare, quindi in questo caso mi sono trovata un po’ fuori dalla mia confort zone. E il fatto che mantenga sempre lo stesso tono del primo forse ha peggiorato le cose, perché appunto è diventato troppo.

In ogni caso, come coppia mi sono piaciuti più Sandy e Darren che Paul e Vince. Adoro la tematica da Nemici ad Amanti, per cui non ho potuto che apprezzare questo lato del libro. Tra l’altro, leggo poco, forse per mancanza mia personale, romanzi che parlano di Drag Queen, sebbene l’argomento mi interessi molto, per cui sono stata contenta di aver letto questo (e se avete suggerimenti, scrivete pure nei commenti).

Mi piace che l’autore sia riuscito a gestire molto bene Sandy ed Helena, tanto che era chiaro quando parlava uno o quando parlava l’altra, facendo perfettamente capire la trasformazione oltre che estetica anche mentale.

Darren poi lo adoro molto, è un personaggio che può sembrare un po’ sbruffone all’inizio, ma che subito mostra anche un lato più tenero, più alla mano.

Non che questo basti per meritare la fiducia di Sandy, perché per quella dovrà sudare sette camicie.

Consiglio questo romanzo? Sì; se cercate una lettura divertente ma molto ben scritta, con personaggi a tutto tondo e per niente stereotipati, è sicuramente il libro giusto. C’è di positivo che potete leggerlo anche senza aver letto il primo, perché i riferimenti sono proprio minimi e non fondamentali per la trama. Tuttavia, vi consiglio comunque di recuperare entrambi perché secondo me lo stile di Klune è unico e sarebbe un peccato perderselo.

Per quanto io abbia detto che non amo troppo il genere più comico, sono contenta di averli letti.

E voi, lo avete letto? Che cosa ne pensate?

Fatemelo sapere in un commento qui sotto, io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima recensione.




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