RECENSIONE Blog Tour: L'oracolo dei mondi di Annachiara Cairoli (Tappa 10 gennaio 2021)

Trama:

Il Destino, l'artefice inconsapevole della creazione dell'Universo, è alla ricerca dell'armonia perfetta" raggiungibile solo tra l'equilibrio delle forze di Madre Natura. Ombra e Luce, Aria e Fuoco, Terra ed Acqua sono sei sorelle in eterna contrapposizione, si attraggono e nello stesso tempo si respingono. Varie sono le situazioni in cui si scontreranno, minando così quella stabilità di continuo ricercata, per poi riappacificarsi per il bene dell'Umanità. Le profezie della Fenice, la guerra contro gli Angeli e i Demoni per la liberazione della Terra porteranno le nostre protagoniste a vivere numerose avventure. L'autrice Annachiara Cairoli con maestria ed ottima capacità descrittiva, mostra una creazione del Cosmo tutta al femminile: il suo è un linguaggio pulito, dalle note divertenti e fantasiose.

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Questo 2021 è iniziato veramente con il botto: tantissime recensioni, tantissimi eventi a cui sto partecipando e, tranne un libro, sono tutte letture che mi hanno accompagnato nell’ultimo mese del 2020. Bisogna dirlo, ho chiuso l’anno con delle ottime letture e l’ho iniziato con una decisamente interessante. Quindi, da questo punto di vista posso ritenermi soddisfatta.

Ma bando alle ciance e passiamo alla recensione di oggi, un fantasy di un’autrice italiana. Credo che fosse diverso tempo che non leggevo un fantasy di un’autrice nostrana; non perché non mi piacciano, ma proprio per mancanza di tempo. Poi io vado molto a ispirazione con i libri, con i generi, quindi devo diversificare il più possibile.

Quando Simona de "Il mondi di SimiS" mi ha chiesto se ero interessata a recensire questo romanzo, le ho detto subito di sì: avevo voglia di leggere qualcosa di differente, a sorpresa. Un libro non troppo lungo che mi tenesse compagnia per chiudere il 2020. Immaginavo una storia leggera, un qualcosa che, pur essendo il primo di una serie, mi accompagnasse nei primi giorni d’inverno, ma ho trovato un romanzo veramente particolare e complesso.

Ho accettato a scatola chiusa, senza nemmeno soffermarmi troppo sulla trama.

L’oracolo dei mondi di Annachiara Cairoli è un romanzo che mi ha lasciata stupita per quanto sia presente il tocco femminile, per i personaggi potenti, donne forti che sono i pilastri, le divinità del mondo, come Madre Natura; coloro che sono state create da una forma superiore: il Destino. Lei, con i suoi poteri, ha dato vita alla terra, alle sue figlie che man mano hanno dato una forma al mondo per come lo conosciamo nella sua forma primordiale: luce e tenebre, fuoco e acqua, terra e vento. Uguali, potenti, contrapposte, insieme sono quegli elementi che danno equilibrio e vita alla terra.

Queste descrizioni, questo modo di creare il mondo, una volontà superiore che muove l’universo, mi ha fatto pensare in parte alla Bibbia; ci sono elementi religiosi all’interno di questo fantasy, ma allo stesso tempo anche elementi più pagani. 

Un misto tra il sacro e il profano, perché se la creazione fa pensare tanto a quella della Bibbia, il dopo, la creazione delle sei sorelle che formano Madre Natura, le madri che si occupano della terra e in seguito degli esseri umani, come fossero loro figli, fa pensare in parte a un pantheon della cultura classica, anche se tutto al femminile, a una sorta di religione più pagana, a qualcosa di più primordiale, dove le divinità erano gli elementi della natura, il giorno e la notte. Dove la natura stessa era il perno, la divinità più potente che proteggeva e sfamava i suoi figli.

Andando avanti la storia prende forma, come il mondo in cui è ambientata, e queste sorelle, come accade anche per le divinità della mitologia greca, rispecchiano molto gli uomini nelle antipatie, nei capricci, nell’avversione tra di loro in alcuni casi. E così ecco che, pur mantenendo il loro aspetto, il loro ruolo “divino”, sembrano molto più simili agli uomini nel loro comportamento. Due fra tutte, con le loro liti, la loro avversione, si allontanano e danno vita a una nuova serie di eventi, alla nascita di quello che nell'immaginario comune, nella religione, sono i simboli del bene e del male, della luce e delle ombre: angeli e demoni.

Essendo il primo libro di una serie, forse una trilogia, questo volume è una sorta di lungo incipit, una presentazione di come è stata creata la terra, le sorelle e poi da loro tutto il resto, come un mondo primitivo che conosciamo. La voce di Destino ci racconta quanto è accaduto, quanto sta accadendo, come un narratore o uno spettatore. Perchè, se anche inconsapevolmente ha dato vita a tutto questo, quanto avviene dopo sembra non essere scritto da nessuna parte. Come se anche lei non abbia idea di cosa stia accadendo, di quello che il destino ha in serbo per tutti loro.

Un libro interessante, ma come ho detto al momento è un lungo inizio, una descrizione di eventi che si sono messi in moto, la creazione, la nascita, l’odio e in seguito il desiderio di conquista. Tutto questo è quello che avviene nel primo volume, sono gli argomenti di cui tratta l’autrice, insieme al dolore e al senso di colpa. Le protagoniste di questo romanzo, le divinità che proteggono la terra, pur essendo alla stregua di dee, esseri potenti che dominano gli elementi, che li rappresentano, allo stesso tempo hanno bisogno di maturare, di crescere, di capire come affrontare le difficoltà che man mano si presentano loro davanti. Perché è vero che sono eterne, immortali, eppure allo stesso tempo appaiono agli occhi del lettore come giovani donne che devono imparare ad affrontare il mondo, che devono crescere e maturare.

Quello che ho avuto tra le mani è stato un libro interessante, con uno stile quasi poetico e ottime descrizioni; ho apprezzato, anche se ammetto che in alcuni momenti mi è sembrato strano, i momenti in cui Destino si rivolgeva direttamente al lettore. Come se stesse parlando con lui, rispondendo alle sue domande silenziose e poi raccontandogli questa storia e in seguito farlo immergere nuovamente in descrizioni ed eventi.

Veramente un ottimo fantasy, sono curiosa di leggere il seguito.

Quattro piume.