RECENSIONE Balefire (Whyborne & Griffin #10) di Jordan L. Hawk


 

Trama:


I cugini di Whyborne, gli Endicott, sono tornati per fargli mantenere la promessa di aiutarli nella riconquista del loro antico maniero, sottratto da un culto malvagio. In cambio, gli daranno la chiave per decifrare il Codice Wisborg, di cui Whyborne ha bisogno per scoprire come fermare i Padroni.

A tale scopo, Whyborne, suo marito Griffin e i loro amici Iskander e Christine partono alla volta di una piccola isola vicino alle coste della Cornovaglia. Ma non appena arrivato al castello di Balefire, Whyborne non dovrà solo affrontare il male nascosto all’interno del maniero, ma anche la dolorosa verità circa il proprio destino.


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Non so bene se ve ne rendete conto, ma siamo al decimo volume della serie Whyborne & Griffin. Questo significa che con il prossimo volume questa splendida serie giungerà al termine e ammetto che non so se sono disposta a lasciarla andare. Se ne avessi la possibilità, farei scrivere altre mille storie con questi personaggi a Jordan L. Hawk.

Pensare che il prossimo romanzo sarà l’ultimo mi mette addosso già tantissima malinconia, il pensiero di doverlo poi chiudere e riporlo in libreria anche, come a dire addio a dei cari amici che ti hanno tenuto compagnia per tanto tempo.

Mi è accaduto veramente con pochissime altre serie; alcune le amo, ma dopo un po’ mi vengono a noia, altre invece mi catturano e si rubano il mio cuore, e Whyborne e Griffin ci sono riusciti, grazie anche alla maestria del loro autore.


Balefire è il decimo volume di questa serie, il penultimo, e man mano l’autore ci sta portando verso il finale di questa serie, tutti i nodi vengono al pettine, alcuni misteri vengono svelati, allo stesso tempo molte altre domande sorgono al lettore aspettando che anche queste trovino una risposta nel prossimo e ultimo volume.

In una delle mie precedenti recensioni vi ho accennato di una corona narrativa che tiene insieme i vari volumi, iniziando con storie che apparentemente sembrano scollegate tra loro, ma man mano che si va avanti con la lettura si scopre che sono collegate, eventi, personaggi, oggetti magici e anche i nemici.

In un grande intreccio che arriva dai tempi più antichi, dal passato della famiglia di Whyborne, alla fine i nostri protagonisti si ritrovano a Balefire, roccaforte degli Endicott, cugini inglesi del nostro protagonista, chiedendogli aiuto per riconquistare il loro maniero.

E da qui la storia prende una piega veramente inaspettata, che mi ha lasciato senza parole.

Non vi svelo nulla, ma veramente, anche se a un certo punto ho un po’ intuito quanto stava accadendo, mi ha sorpresa, spiazzandomi e dando una nuova visione all’intera serie, soprattutto a quello che sarà il finale con il prossimo volume.

In questo decimo volume Whyborne scopre molte cose su di lui, sui suoi poteri, ma soprattutto su come è nato il vortice sotto Widdershins e come lui e sua sorella vi sono legati in maniera indissolubile, come se fossero due piccole schegge di potere in forma umana che portano il potere del Maelstrom sulla terra e nel mare.

Se uno dei volumi scorsi era una sorta di libro di transizione, anche se sempre bello, negli ultimi il ritmo di avvenimenti, ma anche di scrittura dell’autore, si è fatto più serrato. Anche se i libri sono impostati in maniera molto simile, nei primi Jordan L. Hawl lasciava spazio a momenti intimi tra i due protagonisti, e man mano che la storia procede questi vengono non dico accantonati, ci sono sempre e sono stupendi, ma messi in secondo piano per portare avanti la trama principale, quella battaglia in corso per il destino del mondo, per sconfiggere i Fideles e tenere i Padroni all’Esterno.


Balefire credo che sia uno dei romanzi più riusciti della serie; lo so che lo dico con tutti, ma è la verità: questo è il perfetto anello di congiunzione verso un finale coi fiocchi, una storia, in parte con una trama indipendente, che risponde a tante domande che il lettore si è posto, ma allo stesso tempo ne lascia delle altre. Cosa accadrà nel finale?

Quanto ha scoperto Whyborne è vero?

Quello che gli ha detto il suo nemico è la verità o stava mentendo per manipolarlo e portarlo dalla sua parte?

E ancora, gli Endicott cosa faranno da questo momento in poi? Da una parte hanno un debito di gratitudine, ma le vecchie abitudini, soprattutto di coloro che appartengono alla vecchia guardia, sono difficili a morire.

Sono veramente molto curiosa.

In tutto ciò, che qualcuno chieda a Jordan L. Hawk di scrivere una serie con protagonista Rupert e di trovargli un fidanzato.


Le mie recensioni sulle serie sono sempre terribili, me ne rendo conto, ma siamo arrivati a un punto in cui alcuni avvenimenti andrebbero analizzati, bisognerebbe raccontare alcuni punti e sarebbero degli spoiler enormi. Ripetere in continuazione che l’autore ha uno stile stupendo e lo amo sarebbe ripetitivo, quindi spero vi vadano bene i miei sproloqui.

Consigliatissimo, insieme a tutti i restanti libri di questa serie.

Cinque piume.





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