RECENSIONE #GiovedìFilm: Crudelia (Film 2021)

Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, Crudelia segue le vicende di una giovane truffatrice di nome Estella, una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra. Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata, interpretata dall’attrice due volte premio Oscar Emma Thompson (Casa Howard, Ragione e sentimento). Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente, alla moda e vendicativa Cruella.


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I cattivi sono sempre i personaggi più affascinanti, inutile negarlo. Non è un caso se negli ultimi anni abbiamo assistito a un boom di pellicole basate sulle origini dei Villains più famosi. Anche alla Disney devono aver capito che il filone funziona, perchè dopo due film sulla storia di Malefica hanno ben pensato di cambiare ambientazione e raccontarci la loro visione su uno dei cattivi più famosi di sempre.


Premessa importante: questo non sembra affatto un film della Disney. Mesi fa qualcuno fece il paragone tra il trailer di Crudelia e il Joker di Todd Philips. All'epoca l'idea sembrava ridicola, dopo averlo visto ci si rende conto che non è poi così sbagliato. Non arriva a simili livelli di pesantezza, ma è comunque un film più cupo e "dark" di quanto fosse lecito aspettarsi.

Di base, è una storia che vive di due anime (un po' come la protagonista): da un lato c'è un richiamo neanche tanto velato a "Il Diavolo Veste Prada", con il personaggio della Baronessa che è letteralmente una Miranda Priestley anni '70 e molto più carogna; dall'altro c'è tutto un omaggio al filone degli Heist Movie, con Ocean's Eleven in testa (soprattutto nella seconda metà).

In mezzo a tutto questo c'è lei, la protagonista assoluta: Estella/Cruella, interpretata da una Emma Stone in stato di grazia. Sarò sincero, nel suo modo di interpretare il personaggio ci ho visto molto della Harley Quinn di Margot Robbie (e il fatto che in Italia condividano il doppiatore sinceramente non ha aiutato), ma a conti fatti si è rivelata una scelta vincente, visto che è stata in grado di rendere perfettamente le sfaccettature di un carattere così complesso. Come già detto la Baronessa di Emma Thompson di fatto è il contraltare perfetto, nel suo essere un po' lo specchio oscuro della protagonista. Buona anche l'interpretazione degli altri personaggi: chi più chi meno hanno reso tutti perfettamente il ruolo assegnato loro, ma il mio preferito resterà sempre quello interpretato da Mark Strong. Trovo assurdo come quest'uomo salti tra una moltitudine di ruoli diversi, ma riesca sempre a bucare lo schermo!

Personalmente poi c'è da fare un applauso ad altre due cose ancora: i costumi e la musica. Ovvio che un film ambientato nel mondo della moda abbia dei costumi pazzeschi, ma qui siamo andati davvero oltre: lo stile Punk Rock unito a quello della Swinging London di quel periodo hanno dato vita a qualcosa di incredibile (e c'è pure un omaggio ad Hunger Games, per chi l'avesse notato). Non parliamo poi di quella meraviglia della colonna sonora: tra Beatles, Rolling Stones, Queens, David Bowie, Bee Gees e altro ancora, è un incredibile viaggio caleidoscopico nelle atmosfere degli anni '70.


Veramente notevole, dico davvero: non mi stupirei se finisse agli oscar in almeno un paio di categorie.

Ah, piccolo consiglio: non alzatevi prima della fine dei titoli di coda...




 

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