RECENSIONE Il fidanzato di mia sorella - Crystal Lacy


 

Trama:

Il finto fidanzato di sua sorella può essere davvero quello giusto per lui?

Quando Kendall O’Hara sorprende il suo ragazzo intento a tradirlo, corre dalla sorella, l’unica persona su cui possa contare in città. Ma lei è in viaggio per lavoro, quindi Kendall si ritrova a condividere l’appartamento con il fidanzato con cui lei convive, un ragazzo supersexy e altrettanto gentile.

Luke Hale, a causa della sua famiglia, è diventato così insensibile alle relazioni che non ha avuto alcun problema a far finta di essere il fidanzato della sua migliore amica. Fino all’arrivo del dolce, adorabile fratello della ragazza. La passione di Kendall per il proprio canale dedicato al cibo è contagiosa, e la sua sincerità e vulnerabilità sono inebrianti.

I due sanno che dovrebbero essere off-limits l’uno per l’altro, ma trascorrere del tempo insieme – a cucinare, parlare, scherzare – è così piacevole e meraviglioso. L’attrazione fra loro è innegabile e, quando Kendall scopre che Luke in realtà è disponibile, può accadere di tutto.

La chimica bollente lascia subito il posto ai sentimenti. Ma la permanenza di Kendall è temporanea. Il loro accordo di essere amici di letto sfocerà in un amore eterno, o finiranno entrambi per rimanere di nuovo da soli?


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Ogni tanto rimango nei tempi. Finalmente torno con una recensione in anteprima, potrei far piovere.

Dunque, non so bene se è una questione di mood o semplicemente sono pessima nello scegliere i libri da recensire in questo periodo, ma nulla, non mi ha convinto.

Di Crysta Lacy non ho mai letto nulla prima di ora, non so nemmeno se sia uscito altro tradotto in italiano, ma se dovessi basarmi solo su questo romanzo dire che non prenderei altri romanzi di questa autrice.

Lo stile dell’autrice è scorrevole, tanto che ho letto il libro in poche ore e speravo che mi appassionasse e mi tenesse compagnia in una serata di pioggia, ma per quanto io sia arrivata alla fine, il romanzo mi ha detto poco o nulla.

Come ho scritto lo stile dell’autrice è buono, scorrevole, eppure la storia non mi ha conquistata e tanto meno incuriosita. C’è così tanto di già visto, di già letto, nulla di innovativo e meno che mai partire da dei cliché per poi affrontare argomenti importanti, o gli stessi cliché in maniera differente.

I due protagonisti sono lo stereotipo dei romance fm, ma in versione mm. Kendall è svampito, bello ma non lo sa. Bravissimo in tutto quello che fa, tranne cucinare, solo che non se ne rende conto. E ovviamente tutti sono interessati a lui, tranne l’idiota del suo ex che non si è ben capito perché finisce a letto con un altro. Deve essere inciampato per sbaglio, perché sia quanto scrive l’autrice, sia le giustificazioni che trova per il personaggio non stanno né in cielo né in terra.

Luke a essere sincera non l’ho capito, fa finta da anni di essere fidanzato con la sorella di Kendall, entrambi impegnati con il lavoro, a non avere una relazione, e posso comprendere la sorella di Kendall, alle donne rompono abbastanza con il fatto che a una certa età ancora non si sono sposate, messo al mondo sessanta figli. Quindi comprendo il motivo per cui ha deciso con il suo miglior amico di far finta di essere fidanzati. Quello che non comprendo sono i motivi di Luke. Ok, i genitori si sono lasciati, ma aveva diciott'anni, non era un ragazzino, per quanto possa esserci rimasto male credo sia esagerato pensare di non essere in grado di amare e di stare accanto a qualcuno solo perché i genitori si sono lasciati male. Ora come ora è difficile vedere coppie che rimangono insieme per tutta la vita, ma anche quelle che non si lasciano, con gli anni la passione scema, ma devono esserci altre cose alle basi di un rapporto: rispetto, fiducia. Luke parte dal presupposto che ripeterà gli stessi errori dei suoi genitori, di molte persone della sua famiglia. Afferma che nella sua famiglia tutti hanno dei rapporti assurdi, sono incapaci di amare, ma l’unico familiare che conosciamo è il cugino perfetto e affascinante, che stranamente sembra interessato anche lui a Kendall.

Sicuramente sono io, ma anche questo romanzo mi ha convinto poco. Poco nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, troppi elementi già visti, troppi cliché, ma soprattutto troppe cose non approfondite, sia che si tratti dei personaggi, sia della storia in genere. La storia può anche essere semplice, non dico che tutti i libri devono essere dei mattoni con un mare di angst e dramma, ma almeno nel descrivere lo sviluppo della storia d’amore inserire qualche piccolo intoppo che non siano cinque minuti di paranoie di uno dei protagonisti e un ex scemo che appare e scompare.

Mi piacciono i momenti di gelosia di Luke, quando non si fa mille paranoie sul fatto che non è in grado di amare e non potrà mai rendere felice Kendall. Le apprezzo, ma queste autrici sono troppo buone e non fanno soffrire troppo i personaggi, cinque secondi e vissero tutti felici e contenti.

Per quanto l’idea della storia era anche carina e sarebbe potuta essere interessante, penso che l’autrice non l’abbia sviluppata al meglio, lasciandosi guidare sulla via più semplice.

Tre piume.




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