Chiacchiere in libertà #12 - La caccia alle streghe


Era da tanto che non pubblicavo un articolo di questa rubrica, ma sono stati mesi veramente pieni e quindi l’ho lasciata un pochino indietro. La cosa mi spiace tantissimo; essendo una rubrica molto varia, ho tantissimi argomenti di cui scrivere e cose di cui mi piacerebbe parlare.
Dunque, gli altri anni sul blog abbiamo parlato della festa di Halloween; Serelily aveva consigliato libri e film con cui passare la serata nel caso non si volesse uscire, mentre alcuni anni prima Lara aveva scritto un bellissimo articolo competente e approfondito sulla festa in questione. Pertanto ripetere uno di questi mi sembrava inutile e anche un pochino ripetitivo.
Ci ho rimuginato un po’, poi ho avuto una specie di illuminazione. Quando ho visto cosa stava leggendo una ragazza in un gruppo di FB mi sono detta: perché non parlare delle streghe?
Il 31 ottobre viene definito la Notte delle Streghe, la vigilia di Ognissanti, dove nelle leggende il potere delle streghe si faceva più forte e quando quel velo che separava il mondo dei vivi da quello dei morti si indeboliva, permettendo ai secondi di tornare solo per una notte (per informazioni più approfondite qui potete trovare uno degli articoli del blog, con tanto di note bibliografiche). Ma per quanto fosse una festa molto spirituale, legata ai morti e al ricordo di questi, per molti il 31 di Ottobre era, come ho accennato, la notte delle streghe, il momento in cui i poteri di queste erano più forti. Questo pensiero lo si può vedere in molti libri, film e telefilm dove si parla di streghe. Ma analizzando il tutto, chi erano quelle donne considerate streghe all’epoca?


Erroneamente, è capitato anche a me, si pensa che la caccia alla streghe, la persecuzione perpetrata verso donne ed eretici, fosse avvenuta nel Medioevo, ma non è così: c’è stata in quella che si può definire età moderna, ovvero in quel periodo che va tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, dopo l’avvento della Riforma protestante.
Con il tempo la Chiesa Cattolica avviò una vera e propria caccia a tutte quelle persone considerate eretiche e alle donne che venivano tacciate come streghe.


Nel 1484 Papa Innocenzo VIII emise la bolla “Summis desiderantes affectibus” sulle streghe, che ordinava di inquisire sistematicamente, per scoprire, torturare e giustiziare le streghe in tutta Europa.
Nel 1487 due frati domenicani, Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer, scrissero il Malleus Maleficarum (Il Martello delle malefiche o delle streghe): una vera e propria guida, che con il tempo divenne la Bibbia degli inquisitori, per scoprire chi fossero le streghe e allo scopo di reprimere il paganesimo e la stregoneria in Germania. In libro in questione venne alla luce nel periodo in cui la stregoneria veniva associata al satanismo, ovvero associando i riti pagani all’adorazione del diavolo.
In tutto ciò, seppur l’Inquisizione Cattolica andava a caccia di streghe ed eretici, seguendo le denunce che giungevano, ed erano tantissime, nuove ricerche affermano che la maggior parte delle donne e anche degli uomini che furono accusati e poi giustiziati come adoratori di Satana e streghe lo furono da tribunali civili e non da quelli della Chiesa Cattolica. Proprio per via delle tantissime denunce e dell’immensa mole di lavoro, l’autrice del saggio Le donne nell’Europa moderna, Merry E. Wiesner-Hanks, è giunta alla conclusione che ci furono pochissime condanne accertate da parte dei tribunali delle tre maggiori Inquisizioni di quel periodo (Spagnola, Portoghese e Romana).
Dunque, se l’Inquisizione indagava sulla stregoneria, su azioni di tipo magico e l’intervento del demonio, come mai molte donne e anche uomini sono stati messi al rogo, ma soprattutto da chi e perché?
L’accusa di stregoneria per la maggior parte veniva esercitata nei tribunali ordinari: le denunce arrivavano per i motivi più svariati, dall’ignoranza, ma soprattutto dalla gelosia o anche solo per vendetta.
Un esempio è quanto accaduto in Danimarca, dove la donna a capo di un gruppo di donne commercianti venne accusata di stregoneria e poi messa al rogo perché si rifiutò, assieme alle altre sue compagne, di interrompere la sua attività.
Pertanto l’accusa di stregoneria venne strumentalizzata dal governo locale per un tornaconto politico.
Ma le accuse verso  le donne in alcune zone d’Europa erano maggiori rispetto ad altre. Come mai sempre contro il sesso femminile? Semplice, volevano sminuire il loro ruolo naturale di guida, che minacciava quello degli uomini. Difatti erano le donne a insegnare come curarsi, come usare le erbe, erano sempre le anziane a tramandare le tradizioni e tutto questo intimoriva, spaventava, tanto da spingere molti ad accusarle di stregoneria proprio per minare questo ruolo all’interno della società.
Tirando le somme, però, all’epoca chiunque pensava con la propria testa o fuori dagli schemi che la società imponeva correva il rischio di essere accusato di stregonerie ed eresia.



In questo articolo di Italia Medievale c’è un approfondimento sul giorno di Halloween e al legame con le streghe, ma soprattutto alla tradizione celtica e le sue divinità, che con il tempo la chiesa cattolica ha cercato di far sparire, trasformandoli in santi e facendo dimenticare le antiche culture: Halloween: la connessione celtica, dal mito alla tradizione. Vi consiglio di leggerlo, perché è veramente molto interessante.

Avete altre fonti riguardanti Halloween e la caccia alle streghe? Linkatele qui sotto!

Alla prossima e buon Halloween a tutti!

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