Olga di carta: Misteriosa di Elisabetta Gnone


Trama:
Cosa significa diventare grandi? E come si fa? «Crescere è una faccenda complicata» direbbe il professor Debrìs, e Olga lo sa bene: per rassicurare una giovane amica, che di crescere non vuole sentire parlare, le racconta la storia di una bambina a cui i vestiti stavano sempre troppo grandi, anche se l'etichetta riportava la sua età, o la sua taglia, e che saltava nei disegni per fuggire dalla realtà. La storia di Misteriosa è la storia di chi fatica a trovare il proprio posto nel mondo, fugge da responsabilità e doveri, incapace di assumersene il carico, e combatte strenuamente per restare fanciullo. È anche, però, la storia di una bambina che non si arrende. Una storia che farà ridere, pensare e spalancare gli occhi per lo stupore; e che rassicurerà Olga, i suoi amici e i lettori di tutte le età su un punto, che è certo: per diventare splendidi adulti occorre restare un po' bambini. Età di lettura: da 9 anni.


Link acquisto: Misteriosa


***




«Crescere è una faccenda complicata»: questa è una delle frasi, dei pensieri che ho trovato all’interno di Misteriosa, il terzo libro dove possiamo leggere le avventura di Olga Papel e dei suoi amici, nonché le meravigliose storie che la bambina racconta.
Le storie della piccola Olga sono insegnamenti, sono moniti… sono avventure e parole che fanno riflettere.
«Crescere è una faccenda complicata» ed è proprio vero. Lo posso affermare ora che sono cresciuta, che ripenso al passato, alla mia infanzia; erano momenti stupendi, spensierati, eppure anche all’epoca ecco che man mano arrivavano le prime domande, i primi dubbi, i primi pensieri, che apparentemente ora sono semplici, ma per un bambino erano la cosa più spaventosa del mondo. E con questo libro per bambini, una lettura delicata, avvincente, stupenda, Elisabetta Gnone mostra quanto sì, crescere possa essere complicato, ma soprattutto quanto il mondo possa spaventare, mettere paura, soprattutto a un bambino. Soprattutto se tante paure, se tante proibizioni vengono imposte dai genitori.
Con questo libro mostra quanto un bambino possa risentirne se viene isolato dal mondo, se gli viene fatto credere che tutto quello che non conosce è pericoloso, fa male. Gli animali sono pericolosi e mettono paura, non ci si può mettere seduto in terra perché non si fa, perché è sporco, perché ci sono i microbi. Ma in questo modo i bambini non imparano a conoscere il mondo che li circonda, non lo vedono con i loro occhi per quanto possa essere bello, ma attraverso le imposizioni dei loro genitori, degli adulti.
Nella storia di Misteriosa, poi, ci sono due modi in cui i piccoli protagonisti affrontano queste paure, il mondo: fuggendo dalla realtà, rifugiandosi nella fantasia e man mano crescendo, imparando quale sia la differenza tra l’una e l’altra, capendo che poi quello che hanno intorno non è poi così spaventoso, oppure c’è chi fa i capricci, batte i piedi e cerca di ignorare il tempo che passa, il crescere. Ha paura del mondo, ma è anche insofferente della sua vita, della famiglia che sembra non vederla. Ha tutto, eppure non ha nulla allo stesso tempo, niente raggiunto con le proprie forze, nulla per cui ha dovuto combattere, donatogli solo per non sentirla piangere e fare i capricci.
Crescere è veramente qualcosa di complicato, differente per ogni bambino, spaventoso per tutti quanti; il mondo tutt’ora fa paura a molti anche se bambini non lo sono più. Eppure Olga, con le sue storie, rende tutto molto più bello, molto più semplice, insegna che quello che hanno intorno non spaventa poi così tanto, che si può affrontare e che la realtà e la fantasia non devono per forza escludersi l’una con l’altra.


Adoro i libri di Elisabetta Gnone, il suo stile delicato, il modo in cui scrive, ma soprattutto il modo in cui descrive i suoi personaggi, che questi siano adulti o i suoi piccoli protagonisti: tutti sono ben caratterizzati, particolari e simpatici. Adoro Olga con la sua fantasia, questa bambina piccola ed esile tanto simile a una creatura soprannaturale, uno spirito dei boschi che tutto sa, che tutto vede e tutto comprende, compreso l’animo umano. Una esile creatura che sembra avere poteri imponenti e una sapienza antica, anche se allo stesso tempo è una bambina fragile proprio come i suoi amici, una bambina affezionata alla sua casa, alla sua famiglia e al suo cucciolo. Una piccola creatura con tante ferite nell’animo, desiderosa di rivedere sua madre e al tempo stesso pronta ad aiutare i suoi amici, a consolarli, a dargli insegnamenti semplici con le sue storie che portano le persone a cambiare.
I libri di Olga di Carta sono così veri, anche se in tutti loro c’è quel tocco di magia, quelle avventure straordinarie che la bambina sembra aver vissuto, forse nei suoi sogni, forse durante le lunghe notti trascorse in giro per le campagne attorno casa sua.
In questo ultimo libro si sono riprese alcune cose accennate anche in quello precedente, le prime cotte: a Olga sembra piacere il giovane Almaris, un ragazzo allegro, turbolento. Un ragazzo che trova la nostra protagonista decisamente affascinante.
I primi amori di quando si è piccoli, le prime domande e la consapevolezza del crescere. Un personaggio che mi ha incuriosito verso la fine, di cui mi piacerebbe sapere di più, è il migliore amico di Olga, Bruco.
Bruco, che nella maggior parte dei libri ha l’aria parecchio saccente, sa tutto, al tempo stesso è un bambino timido, insicuro. Eppure le ultime battute del libro, nel momento in cui parla con Mirina, suscitano diverse domande, o meglio fanno chiedere se scopriremo di più su di lui, su quanto ha detto, su come una delle storie di Olga potrebbe aiutarlo a essere così meno insicuro, a non farlo sentire tanto fuori dal mondo, differente da tutti gli altri.




Misteriosa penso che sia stato il mio preferito al momento dei libri di Olga, quello che mi ha colpito di più. Forse per quei salti nella fantasia che la sua protagonista fa, per quelle fughe dalla realtà che comprendo benissimo. Mi ci sono raffigurata tantissimo, tanto da farmi rabbrividire.
Lo consiglio tantissimo, uno dei libri più belli che abbia mai letto, l’ho adorato e dovrebbero leggerlo tutto grandi e soprattutto piccini, ma ancora meglio i genitori lo dovrebbero leggere insieme ai loro bambini, crescendo insieme e imparando ad affrontare il mondo insieme conoscendosi meglio.

Bellissimo!

Commenti