4 3 2 1 di Paul Auster



Cosa sarebbe stato della nostra vita se invece di quella scelta ne avessimo fatta un'altra? Che persone saremmo oggi se quel giorno non avessimo perso il treno, se avessimo risposto al saluto di quella ragazza, se ci fossimo iscritti a quell'altra scuola, se... Ogni vita nasconde, e protegge, dentro di sé tutte le altre che non si sono realizzate, che sono rimaste solo potenziali. E cosi ogni individuo conserva al suo interno, come clandestini su una nave di notte, le ombre di tutte le altre persone che sarebbe potuto diventare. Paul Auster ha deciso di prendere alla lettera questo compito che la letteratura si è data: e ha scritto "4321", il romanzo di tutte le vite di Archie Ferguson, quella che ha avuto e quelle che avrebbe potuto avere. Fin dalla nascita Archie imbocca quattro sentieri diversi che porteranno a vite diverse e singolarmente simili, con elementi che ritornano ogni volta in una veste diversa: tutti gli Archie, ad esempio, subiranno l'incantesimo della splendida Amy. Auster racconta le quattro vite possibili di Archie in parallelo, come fossero quattro libri in uno.


Buongiorno, Piume! Sembra che in questo periodo io legga soltanto romanzi corali. Infatti, dopo aver letto Di notte sotto il ponte di pietra di Leo Perutz (a cui la mia collega Yuko ha scritto una recensione che potete trovare a questo link) mi sono cimentata in quel bel mattone che è 4321 di Paul Auster.
Che a dirla tutta non è proprio un romanzo corale, perché 4321 parla di Archie Ferguson, ma ne parla in quattro modi diversi. Quattro versioni della vita della stessa persona: la vita che effettivamente ha vissuto e le altre che avrebbe potuto avere se qualcosa fosse cambiato.
Quattro realtà parallele con lo stesso protagonista, che procedono di pari passo, ma che raccontano vite diverse, persone diverse.
Archie Ferguson è sempre lui, ma è chiaro che le esperienze che vive, diverse ma simili in ogni realtà, lo plasmano differentemente.
Mi ha colpito in modo particolare Ferguson 3: un’esperienza con un ragazzo da adolescente lo porta alla consapevolezza di essere bisessuale, cosa che non avviene per gli altri.
Questo è un grande spunto di riflessione: gli altri non provavano attrazione per gli uomini oppure, non avendolo mai sperimentato, non sapevano di provarla?
Anche perché è chiaro che per Ferguson 3 non sia soltanto una fase, non sia solo sperimentazione: nel corso della storia viene spesso descritta la sua vita sessuale con i membri dello stesso sesso, proprio per rimarcare il fatto che lui sia così, non è un caso. Per cui è normale chiedersi se sia solo Ferguson 3 ad essere bisessuale, oppure se è soltanto lui ad essersene reso conto.
L’autore spinge moltissimo il lettore a fare di questi ragionamenti ed è il motivo principale per cui ho amato questo libro.
Ve lo consiglio?
Indubbiamente; bisogna solo fare attenzione all’inizio, perché per i primi capitoli ho fatto un po’ fatica a districarmi tra i diversi Ferguson, ma una volta preso il via diventa più facile distinguerli ed immergersi completamente in questo romanzo, in tutti e quattro i romanzi sulla vita di Archie Ferguson.
Ovviamente non posso che dare il voto massimo, anche se in realtà questo romanzo è fuori scala per quanto è grandiosa la scrittura del suo autore.
E voi, lo avete letto? Sono curiosissima di sapere cosa ne pensate!

Alla prossima recensione.


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