Scheda Manga
Titolo: Air Gear
Numero Volumi: 37 (conclusa)
Autore: Oh! Great
Casa editrice giapponese: Kodansha Co. Ltd.
Casa editrice italiana: Planet Manga
Trama
Itsuki “Ikki” Minami è un ragazzo delle superiori, molto
ammirato all’interno della sua scuola: grazie a lui, infatti, i bulli delle
altre scuole non infastidiscono i ragazzi della sua scuola, facendoli così
sentire al sicuro. La particolarità di Ikki è che un corvo (kogarasu in lingua
giapponese) ha fatto il nido nei suoi capelli (e da qui il nome corvetto,
utilizzato da tutti per riferirsi a Ikki).
Tutto sembra essere tranquillo, finché Ikki non scopre l’esistenza
delle Air Treck, particolari pattini a due ruote con un motore che ne potenzia
le capacità, permettendo a chi le indossa di raggiungere velocità elevate ed
effettuare acrobazie al limite delle capacità umane (o forse anche oltre il
limite). Rika, Ringo e le altre vietano ad Ikki di iniziare ad utilizzare le
Air Treck (il motivo poi si intuisce proseguendo nella lettura), ma lui non si
arrende e arriva a costruirsene un paio, che però non sa utilizzare. Solo dopo
parecchi allenamenti (e l’incredibile capacità di apprendimento dimostrata da
Ikki), inizierà a muoversi correttamente sulle Air Treck, diventando ben presto
abile e invincibile nelle sfide. Scoprendo il mondo delle Air Treck, Ikki fonda
un gruppo di Storm Riders, i Kogarasumaru, con il quale affronta prima sfide
per la conquista del territorio (il funzionamento è lo stesso delle cosiddette
sfide tra bande rivali, molto in uso nei manga giapponesi), poi si iscriverà al
torneo, trovandosi così a scoprire tutti i segreti che si nascondono dietro al
mondo delle Air Treck, segreti che rivoluzioneranno tutto il mondo che lo
circonda.
Recensione
Finalmente anche in Italia si è concluso questo manga. Devo ammettere
che, durante la lettura dei 37 volumi, mi sono persa parecchie volte, e
probabilmente se avessi il tempo di rileggerli tutti di fila, senza
interruzioni con altri manga o simili, ne capirei di più, ma sicuramente Air
Gear è un manga che consiglierei a tutti gli amanti degli shonen, ma anche a
quelli degli shojo, dato che in qualche modo c’è pure una storia d’amore al suo
interno.
Certo, non mancano anche le immagini ecchi (per non andare
oltre) di Oh! Great, ma quello è un suo marchio di fabbrica, e non possiamo
eliminarlo. Va già bene che, a differenza di altri suoi manga, in questo il
lato ecchi è veramente minimo, e questo rende la lettura piacevole anche a
persone che non amano troppo gli ecchi, come la sottoscritta.
Oh! Great è riuscito a mantenere la spettacolarità del manga
fino alla fine, con un finale particolare e inaspettato, per quanto fosse
assurdo poter pensare che potesse succedere una cosa simile.
Sicuramente, quando avrò abbastanza tempo, mi cimenterò di
nuovo nella lettura di questo manga, per apprezzarne meglio l’intreccio delle
varie storie che si intersecano per formare una trama avvincente e ricca di
colpi di scena.
Qualcun altro l’ha letto?
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