The Bane Chronicles
L'origine dell'hotel Dumort
L'origine dell'hotel Dumort
È uscito il quinto racconto, L’origine
dell’Hotel Dumort, avrei voluto scrivere le recensioni di due o tre
avventure di Magnus, ma devo accontentarmi solamente di questa e attendere
paziente che escano le prossime in italiano.
Devo dire che rispetto alle altre, che sì, hanno
un lato malinconico, però non mi hanno entusiasmato tanto, questa incentrata
molto di più su Magnus e non sulle avventure del mondo magico, sugli
Shadowhunters e al suo lavoro come stregone, mi è piaciuta in particolar modo,
anche se mi ha lasciato un pochino con l’amaro in bocca.
L’origine dell’ Hotel Dumort:
Nella
Manhattan degli anni Venti, fulcro del glamour e dell’età del jazz, una
minaccia incombe. E quando Magnus fa visita all’hotel più alla moda di tutta
New York, l’Hotel Dumort, dove si tengono feste spumeggianti che durano dal
tramonto all’alba, trova un paesaggio davvero… inaspettato. Il quinto racconto della serie delle Cronache
di Magnus Bane svela nuovi, insospettabili retroscena per scoprire il più
misterioso personaggio della saga Shadowhunters.
La mia curiosità per questo nuovo racconto era
tanta che non ha toccato nemmeno l’ereader, appena comprato l’ho letto
direttamente sul pc, e poi solo dopo l’ho passato sul reader almeno ho modo di
rileggerlo ogni volta che voglio **.
Da che parte cominciare, è difficile. Trovo
sempre difficile scrivere una recensione di un racconto tanto breve, ma ci
provo sempre. Di questo forse sarà un pochino più semplice perché come ho detto
l’ho adorato. Fra tutti i racconti su Magnus che sono usciti, questo forse il
primo unicamente incentrato su di lui, non ci sono shaodowhunters ad
immischiarsi, a prendere il sopravvento. Non c’è il passato dello stregone o
qualche altro avvenimento. In questo siamo alla fine degli anni venti negli
Stati Uniti, a New York, quella stessa città che in futuro diventerà la casa di
Magnus. E nel periodo in cui la borsa e l’economia di una delle nazioni più
potenti del mondo crollava, nel pieno del proibizionismo, Magnus vive la sua
vita.
Vive una vita normale, come avventore di un bar,
attraversando quegli anni venti dove si diverte ad osservare i mondani e a
trasgredire le loro leggi. Non vuole pensare alla magia, ai nascosti, ai
cacciatori, per un po’ se ne vuole tenere distaccato. Eppure la comparsa
improvvisa di una vampira nel suo locale che gli lancia un avvertimento, e poi
del sommo stregone di New York stravolgono le sue giornate.
Sempre con la dovuta ironia, in questo racconto
conosciamo una nuova parte di Magnus, quella che desidera la normalità, la
tranquillità; arrivati ad un certo punto anche le continue feste lo annoiano.
Eppure Magnus è uno stregone e non può stare
troppo lontano dal sovrannaturale, dalla magia, da quello che veramente è; non
lo può fare perché altrimenti la sua vita diventerebbe decisamente troppo
noiosa.
Questo racconto è finito un po’ sul più bello,
sono rimasta scioccata, della serie e ora cosa accade? Vai avanti, voglio
sapere di più ç_ç.
Spero che nei prossimi si scoprano ulteriori cose su Magnus, me lo spera
tantissimo xd.
Commenti
Posta un commento