
E questi tipi hanno un legame con la vita vera
di Liv, perché sono Grayson, il fratellastro appena acquisito da quando la
mamma ha portato lei e la sorella a vivere a Londra dal suo nuovo compagno, e i
suoi amici. Perché adesso Liv frequenta la stessa scuola. La cosa veramente
strana, però, è che da quando è a Londra, Liv
ha scoperto di avere accesso ai sogni degli altri. Attraverso porte dai colori
e forme diverse entra letteralmente nell’inconscio dei suoi amici. Una
faccenda affascinante, se non fosse che, da alcune frasi che capta durante il
giorno, sembra che loro siano consapevoli della presenza di Liv nei propri
sogni. Come è possibile?
***
Della stessa autrice di Silver, quando sono usciti ho letto la Trilogia delle gemme, libri che mi hanno conquistato molto, una storia originale, ben scritta, piacevole da leggere. Non dico che siano un capolavoro della letteratura moderna, ma sicuramente una piccola novità fra gli Urban Fantasy, difatti non c’erano vampiri o licantropi. Credo che chi segua il blog, sappia la mia avversione per queste creature e per gli urban in genere, tranne qualche piccole eccezione.
Ebbene quando ho visto
che sarebbe uscito questo libro non sono riuscita a resistere, non ho nemmeno
letto la trama, sono andata ad occhi chiusi. Lo so è stata una follia la mia,
non è detto che tutti i libri di un determinato autore siano belli o possano
piacere, ma ho voluto rischiare.
Bene, è solo il primo
libro, mi ha incuriosito, ma ammetto che ha lasciato un sacco di domande in
sospeso, tanti dubbi, una storia tutt’altro che chiusa. Alla fin fine Silver
sembra più che altro un lungo prologo a qualcosa di più ampio, spero solo che i
libri a seguire non saranno una delusione, ma colmeranno tutte le aspettative
che ripongo in loro.
Ammetto che il libro di
Kerstin
Gier ha
delle similitudini con la sua prima trilogia, sembra che l’autrice abbia una
passione per le madri sole (vedi vedove o divorziate) con delle figlie dalla
lingua tagliente. Lo stesso vale per la madre di Liv, che ha due figlie
decisamente tutto pepe, curiose come poche e dalla lingua tagliente. Come ha
una passione per i
Ed è proprio a Londra che, Liv con sua madre e
sua sorella, si sono trasferite, dopo aver girato il mondo dietro a quella
madre che cambiava cattedra da un anno all’altro, fino forse a trovare un luogo
dove fermarsi.
Peccato che la vita tranquilla che la ragazza si
aspetta viene completamente stravolta, sia dalla decisione delle madre di
andare a convivere con un uomo e i suoi due figli creando questa sorta di
famiglia allargata, sia per via degli strani sogni che Liv inizia ad avere.
La ragazza scopre questo mondo dei sogni e il
modo in cui muoversi. Scopre una gallerie dove si affacciano decine di porte,
tutte chiuse. Porte che danno sul subconscio delle persone, di quelle che
conosce, come di quelle che non conosce e solo avendo un oggetto che appartiene
ad una determinata persona le può permettere di scrutare nei suoi sogni.
Forse è per caso o forse per destino che entra
nei sogni del suo futuro fratellastro e questo le fa iniziare una strana
avventura, fra sogni, desideri e demoni. Peccato che non è tutto così semplici,
c’è ancora molto altro da scoprire.
Come ho detto, tranne le piccole cose che piacciono in particolar modo all’autrice, il libro è scorrevole, si legge bene ed è anche molto ironico, adoro la giovane Liv e la sua intelligenza, ma sono molto curiosa di leggere il seguito. Ci sono un sacco di domande a cui bisogna dare una risposta, tanti personaggi da scoprire e da conoscere meglio.
Ma anche se semplice è un libro che consiglio
molto, soprattutto per leggere qualcosa di carino, differente e leggero, anche
se non ho più l’età per gli young adult, è una buona lettura.
***
Kerstin Gier: (Bergisch Gladbach, 1966) è una scrittrice tedesca che scrive romanzi per lo più
destinati ad un pubblico femminile, anche sotto gli pseudonimi di Jule Brand e Sophie
Bérard.
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