Titolo: Le regole di Hibiki
Autore: Cristiano Pedrini
Editore: FdBooks
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Trama:
Hibiki vive a Londra, ha diciotto anni, una vita difficile alle spalle e Owen, il suo fratellino dodicenne e malato di cui prendersi cura.
Da quando è morta la loro madre e sono rimasti soli il compito del fratello maggiore è di occuparsi della casa e delle loro vite e per questo si prostituisce, almeno fino a quando Owen non lo prega di smettere. È così che troverà lavoro come fattorino per un grande studio dove conoscerà Chris, uno dei più grandi avvocati di Londra, ricco e importante uomo d’affari che sembra irraggiungibile, ma che al tempo stesso pare subito interessato a quello sfacciato, ragazzino che tiene sempre la testa alta e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
L'autore:
Cristiano Pedrini lavora in una biblioteca in provincia di Bergamo. Dal 2014 per ritrovare se stesso ha intrapreso la carriera letteraria pubblicando romanzi e storie brevi. Il suo sito è www.cristianopedrini.it.
Recensione:
La prima osservazione che posso fare è che l’originalità non è il punto forte di
questo libro. La storia, fondamentalmente, è ricca di cliché e cose già dette,
ma questo non deve essere per forza un punto a suo sfavore, dopotutto da uno o
più cliché si può creare un racconto interessante, che può appassionare il
lettore, anche se non innovativo. Di questi tempi ci sono talmente tanti
scritti che, per quanto una trama possa considerarsi, o sembrare, originale, ci
sarà sempre un libro molto simile o che tratta gli stessi argomenti. Detto
questo, il problema de “Le regole di Hibiki” non è la trama in generale, ma piuttosto
come è stata sviluppata. A mio parere, i fatti si susseguono troppo
velocemente. L’autore racchiude in un libro di meno di duecento pagine una
trama che, per farla rendere al massimo, avrebbe avuto bisogno almeno del
doppio dello spazio. E questo non riguarda solo il numero di parole utilizzate,
ma anche il tempo trascorso effettivamente all’interno della storia. Hibiki e
Chris si baciano dopo soli due giorni, e subito dopo Chris gli dichiara amore
eterno, quasi fosse una proposta di matrimonio. Io capisco il colpo di fulmine,
posso accettare che dopo un paio di giorni già si lascino andare a un bacio come
quello, ma ciò che avviene dopo è troppo veloce, affrettato.
Lo stesso discorso va fatto anche parlando di Timothy, Bethany e Gregory. Loro
dovrebbero essere i “cattivi” della storia, anche se poi alla fine Gregory
ritorna sui suoi passi, però io avrei dato loro più spazio. Non ho ben capito
perché Bethany ce l’ha con Hibiki: sicuramente
non si può parlare di gelosia nei confronti di Chris ed Hibiki, dato che
conosceva benissimo i gusti sessuali del socio. E non credo che possa essere
solo dovuto al fatto che Hibiki potrebbe manipolare Chris, proprietario dello
studio legale, per fargli fare ciò che vuole. Da quanto posso vedere, Chris è
perfettamente in grado di pensare con la sua testa. Se Hibiki ha qualche
influenza su di lui, è solo perché in certe cose ha ragione.
Timothy vuole mandare via Hibiki solo perché gli ha risposto a tono, senza rispettare
la sua posizione. Sembra una vendetta di un bambino di dieci anni, che se la
lega al dito e fa di tutto per vendicarsi, non il comportamento consono a un
avvocato in carriera quale è lui. Poi, per mascherare un po’ la sua vendetta,
trova la scusa di proteggere Gregory, convincendolo del fatto che Hibiki
avrebbe potuto utilizzare la loro relazione clandestina a pagamento per
ricattarlo, rovinando così la sua carriera. Parliamo anche della relazione tra
Timothy e Gregory. A parere mio, non è sviluppata bene, in quanto all’interno
della storia non si vede molto che stanno insieme, né si percepiscono i
sentimenti che provano l’un l’altro. Inoltre, non capisco come Timothy possa
prendere così bene la notizia del tradimento. Come minimo, se avesse veramente
provato qualcosa per l’altro, si sarebbe dovuto infuriare con lui, non
lasciando cadere tutto subito per studiare una vendetta nei confronti del
povero Hibiki.
Riguardo Gregory, non può pagare di sua
spontanea volontà Hibiki e poi fare tutto questo casino. Capisco volergli dire
di non farlo sapere in giro, ma non ha pensato che pure per Hibiki sarebbe
stato un problema farlo sapere, perché rischiava di perdere il lavoro. Per
fortuna che alla fine ha dimostrato che lui, in fondo, non voleva fare del male
ad Hibiki, anzi lo avrebbe amato volentieri, se solo Hibiki avesse ricambiato.
Spero per lui che trovi qualcuno meglio di Timothy in futuro, perché se lo
merita.
Passando a Chris, credo che dovrebbe imparare
a usare i suoi soldi con discrezione XD Va bene che ama Hibiki, ma da lì ad
iniziare a comprargli di tutto mi sembra un po’ eccessivo, senza considerare
che sembra quasi che voglia comprare Hibiki in quel modo, così da averlo per
sé. Sono perfettamente d’accordo con Hibiki quando voleva rifiutare tutte
quelle cose, e se fossi stato in lui mi sarei impuntata ancora di più, non che
alla fine cede e sceglie un maglione lui e permette di fare dei regali anche a
suo fratello. Regali costosi, tra l’altro, non da poco. Come personaggio,
comunque, lo vedo poco definito. Sappiamo che è un avvocato, uno dei soci, e ha
i soldi. Si innamora di Hibiki, ma è come se non avesse un background. Chi è la
sua famiglia? Qual è il suo passato? Non sembra nemmeno uno dei protagonisti,
ma solo una comparsa, come anche gli altri dello studio. Secondo me andava
approfondito molto di più, per permettere al lettore di capirlo fino in fondo.
Sicuro i personaggi meglio riusciti sono Hibiki
e Owen. Se volevi far capire che
Hibiki dice tutto ciò che pensa e non accetta di farsi mettere i piedi in testa
da nessuno, ci sei riuscito perfettamente, anche se forse con Timothy ha un po’
esagerato (lavoro nuovo, l’ideale non è subito discutere con uno che dovrebbe
darti ordini… perfetto, direi). Owen è fantastico, anche se un po’ troppo
sgamato per l’età che ha. Va bene che a dodici anni si inizia ad entrare nel
mondo del sesso e simili, anche a scuola (forse più a quattordici che a dodici
però), ma è un po’ troppo informato su certe cose, specialmente quando spinge
Hibiki tra le braccia di Chris e si ritrova a commentare le nottate che passano
insieme. L’ho trovato un po’ contrastante solo in una scena particolare, ovvero
quando vede per la prima volta Chris. Prima gli dice “Che cosa stai facendo a mio
fratello?” e poi lo invita in casa come se fosse uno di famiglia, addirittura
offrendogli una torta. Ci stava se Hibiki gli avesse detto qualcosa, tipo che
non era uno dei suoi “clienti”, ma così non si è capita la reazione che ha
avuto, ha cambiato idea su Chris troppo rapidamente.
Ho lasciato per ultime Gwen e Janice, ma solo perché c’è poco da dire
su di loro. Non avendo ruoli fondamentali, appaiono il giusto. C’è stato un
momento, quando è apparsa Bethany, che pensavo che fosse lesbica e stesse con
Janice, perché era come se si stessero evitando. Ma è stata solo una
sensazione, a quanto pare, perché poi non c’era nulla di quanto mi ero
immaginata.
Mi è rimasto un ulteriore dubbio, leggendo la storia: ma il fatto che in quello
studio gli uomini siano tutti gay è voluto da qualche contratto? Capisco che è
una storia M/M, ma cos’è, hanno fatto gruppo quei tre proprio perché gay?
Altrimenti la probabilità di trovarsi uno studio di avvocati tutti gay penso
sia bassissima XD
Grammatica:
La grammatica è molto buona. A parte alcuni refusi sparsi per tutto il romanzo, ho
notato solo un errore grave che si ripeteva per tutto il romanzo, facendomi
capire che l’autore forse non conosce tale regola (io stessa l’ho imparato
quando me l’hanno spiegato). Sto parlando del complemento di vocazione, ovvero
quando si nomina un nome o un pronome che si riferisce alla persona con cui sto
parlando. Quando succede questo, tale nome o pronome va diviso dal resto della
frase da delle virgole, cosa che praticamente non è mai stata fatta all’interno
del testo che mi sono trovata a leggere. Non sto qui a fare degli esempi, non
mi pare il caso in una recensione, però è giusto conoscere anche questa regola.
Gli altri, come detto, erano tutti refusi (o almeno lo spero, dato che non ho visto
ripetere lo stesso errore due volte).
Giudizio personale:
Da come si evince dalle critiche che ho fatto nella parte relativa a trama e
personaggi, non posso dire di aver apprezzato appieno questa storia. Come ho
già detto, l’idea di base non è malvagia, però andava sviluppata meglio. Anche
nel finale, quando dovevano presentarsi davanti al consiglio per il
licenziamento di Hibiki, mi aspettavo che quella scena ci fosse, magari con un
Chris che, davanti a tutti, annunciava di voler dividere la società e mettersi
in proprio. Sarebbe stata una scena eclatante, che avrebbe disintegrato
completamente l’orgoglio di Bethany, e secondo me andava inserita.
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