L’angelo custode di Sara Neptune (Anteprima)

Oggi vi presento un racconto che uscirà a fine mese: L'angelo custode di Sara Neptune.



TRAMA
Da piccolo mi hanno insegnato che ogni persona ha accanto a sé un angelo custode, che la tutela, la protegge e la guida sulla retta via, allontanandola dai peccati.
Crescendo ho iniziato a credere che quelle parole fossero una bella favola per bambini, però mi sono dovuto ricredere, perché ora sono io stesso un angelo custode.
Ancora mi chiedo come sia possibile che io, l’essere più peccaminoso che possa esistere – almeno per quanto dicono i miei genitori – sia diventato un angelo. Ho sempre pensato che, dopo la mia morte, sarei andato a marcire per sempre all’inferno, ho sempre creduto che l’omosessualità fosse uno dei peccati più gravi del mondo, che la punizione divina si sarebbe abbattuta su di me nel momento stesso in cui avessi lasciato la vita terrena. Invece, non so perché, Lui ha voluto darmi una seconda possibilità, mi ha dato il permesso di purificare il mio spirito, diventando l’angelo custode di una persona.
Di quella persona.

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Disponibile dal 30 Giugno 2017


Se dovessi spiegare con poche parole cos'è per me "L'angelo custode", direi sicuramente che è una bellissima fiaba contemporanea. 

Devo essere sincera, sono sempre prevenuta riguardo alla religione, essendo io non credente, ma trovo che il modo in cui viene affrontata in questo breve racconto sia molto positivo e illuminante. O almeno, per me è stato così. Mi ha fatto vedere le cose diversamente rispetto al mio pensiero solito.
Mi spiego meglio: viviamo in un'epoca dove troppo spesso ci facciamo prendere dai pregiudizi. Uno di questi è pensare che religione e omosessualità siano due cose distinte e separate e che non possano convivere insieme. Può sembrare assurdo che nel 2017 ci siano ancora queste idee, eppure nella mia personale esperienza ho spesso sentito pareri di questo genere. Come spiegavo più su, io stessa, per altri motivi, sono sempre un po' prevenuta, perché sono molto distante da quel mondo e non lo conosco così bene.
In realtà, come ci mostra anche l'autrice di questa bella storia, non è sempre così. Questa storia infatti mostra un lato puro, che esalta l'amore al dì là del sesso dei personaggi, e che condanna il comportamento dei genitori di Joshua, il protagonista, che hanno un comportamento retrogrado e un po' bigotto. Mostra la religione per quello che dovrebbe essere, ossia amore incondizionato. Joshua, in quanto omosessuale, si era sempre aspettato una punizione divina per i suoi peccati, per l'amore che provava per il suo compagno. Eppure, non è stato proprio così (non vi rivelo troppi dettagli, perché secondo me DOVETE leggere questa storia). 
Dovremmo avere più storie di questo tipo.

Il racconto mi ha intenerita e mi ha anche fatta riflettere tanto. Nonostante non sia un romanzo di centinaia di pagine, riesce a catturare l'attenzione del lettore e a tenerlo col fiato sospeso fino alla fine, lasciando un senso di soddisfazione una volta completata la lettura.
E non contenta, l'ho riletto anche più volte.
Il tema dell'amore che rimane dopo la morte mi è molto caro: sono una sognatrice e ho sempre creduto nel per sempre, quindi tendo ad amare le storie in cui un amore dura oltre la morte fisica. La trovo una cosa bellissima e profonda.

Ho usato il termine religione in senso generico, anche se nello specifico il racconto si riferisce chiaramente alla religione cristiana.
Però, ribadisco che in generale storie come questa, indipendentemente dal tipo di religione a cui fanno riferimento, sono un bell'esempio per abbattere alcune barriere che ancora ci legano a vecchi pregiudizi.
Pertanto, il mio voto è il massimo che potessi dare. Questo non è però dettato solo dalle motivazioni di cui ho parlato finora. Infatti, l'autrice ha scritto con uno stile chiaro e semplice, scorrevole che ha reso la lettura ancora più piacevole. E se c'è una cosa che adoro di più delle belle storie sono le belle storie scritte bene.
L'angelo custode è una di queste.

Serelily

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