Pierrot di Yuko Ichihara



Salve,
oggi vi parlo della nuova opera di Yuko Ichihara: un raccontino, Pierrot, in uscita il 3 agosto.





Trama:
Un'antica leggenda racconta che il Pierrot dallo sguardo triste è la bambola degli innamorati. Se davanti ai suoi occhi nasce un amore puro le lacrime d'inchiostro che ne ornano il volto svaniranno per lasciare posto a uno splendido sorriso. Da quel momento veglierà sul nuovo amore appena nato.

Gli occhi di Emil si soffermarono per alcuni istanti su quelli del pierrot, si sentiva affine a quella bambola con quello sguardo triste, quasi sul punto di piangere. Poi gli piaceva, gli ricordava una favola che gli raccontava sempre sua madre: diceva che i pierrot portavano fortuna agli innamorati, quando sbocciava un amore puro, duraturo davanti a loro, sul volto scomparivano le lacrime per lasciare posto a un sorriso luminoso e per il resto della vita avrebbero vegliato sulla coppia appena nata.
«Portano fortuna agli innamorati» sussurra a fior di labbra Emil, incurante se il ragazzo più grande lo abbia sentito o meno. «Si dice che se l’amore fra due persone è puro, sul loro volto compare un sorriso, vorrei tanto che comparisse.»

Link acquisto: Pierrot


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La prima opera che ho letto e recensito di Yuko, Vento del nord e Fior di Ciliegio, mi aveva colpita molto e con questa sua seconda opera ha superato se stessa.
La storia è molto breve, ma nonostante questo è completa e ricca di elementi, di emozioni. Ne resterete stupiti.
La novella, che si può inserire nel genere romance, ma non uno di quelli insulsi o troppo smielati, è una favola, un racconto d’amore profondo che ti entra letteralmente nel cuore. Vi innamorerete della sua storia e dei personaggi e soffrirete con loro, sperando che quell'amore che farà sorridere il Pierrot si avveri.
La storia viene introdotta con un accenno al mito dell'androgino di Aristofane, poi da un antica favola popolare francese inventata dall'autrice, che narra di un artigiano intento a realizzare un Pierrot con l’aspetto e i lineamenti della sua amata: occhi di smeraldo e un caldo sorriso, che le sarebbe andato in dono come pegno d’amore e promessa di matrimonio.
Le altre bambole del costruttore, gelose delle attenzioni che il loro compagno aveva e della donna a cui sarebbe stato donato, pronunciarono parole cattive, potenti, come una maledizione, portando così alla tragica morte di lei e alla disperazione del loro costruttore.
Dopo la tragedia, il povero Pierrot viene abbandonato su una mensola; il suo creatore non riusciva a guardarlo perché gli ricordava così tanto la donna che aveva perso. La bambola, da parte sua, vedeva la tristezza e la disperazione dell’uomo che pian piano si stava lasciando andare.
Un giorno l’uomo riprese in mano la sua opera per completarla, dipingendogli una bocca malinconica e uno sguardo triste; in quei momenti in preda alla disperazione, lo supplicava di farlo ricongiungere alla sua amata. Se lui esaudiva il suo desiderio un giorno l'avrebbe potuta incontrare di nuovo, in un tempo futuro, in un'altra vita. 
Il creatore di bambole concluse il suo discorso dicendogli che avrebbe capito quando avrebbe assolto al suo compito, perché sul suo volto sarebbe comparso un sorriso nel momento in cui davanti a lui sarebbe nato un amore puro: quando lui e lei si sarebbero ritrovati. 
L’uomo morì e la bambola acquisì consapevolezza e comprese le parole di suo padre.

Dopo questa prima parte e questo triste evento le vicende si dividono in altre tre parti ambientate in diversi luoghi e periodi storici differenti, ognuna narrata dal punto di vista del Pierrot.  
Quello della bambola è un viaggio lungo più di una vita e colmo di tanta tristezza e sofferenza, che ogni tanto rischiano di farlo cedere e fargli desiderare di cadere nell'oblio e spegnere la propria coscienza, ma il Pierrot non demorde, aggrappandosi alla speranza, sicuro che un giorno verrà ricompensato.
In questo racconto, come nel precedente, i temi principali sono l’attesa e l’amore ai quali si aggiunge il viaggio sia fisico della bambola che dei sentimenti che si trasforma nello studio dell’animo umano e nella ricerca di quella piccola scintilla che accende l’amore, un amore che supera il genere, perché l’anima gemella, di qualunque sesso sia, è destinata a riunirsi alla sua metà.
È incredibile che l’autrice abbia inventato una storia così bella, inoltre è scritta con un linguaggio fluido e pulito, con personaggi ben costruiti, luoghi e vicende ben caratterizzati e dialoghi ridotti allo stretto necessario. Vi troviamo tanta narrazione dal punto di vista del Pierrot che, nonostante sia una bambola, prova sentimenti, guarda l’umanità cambiare da una vetrina e spera che un giorno il sogno di suo padre possa realizzarsi.
Come ho detto all’inizio è un libro completo, è perfetto così com'è e lo adorerete dalla prima all'ultima pagina. Vi farà piangere, ma anche sorridere, almeno è stato così per me e sono sicura lo farete anche voi.



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