Così come sei di Ethan Day (Anteprima)



Trama:
Operazione Danny: questo è tutto ciò che il barista, recentemente laureato, Julian Hallowell ha avuto in mente nell’ultimo anno. Julian potrà anche non essere certo di quel che vuole fare nella vita, ma sa con certezza di essere innamorato del ragazzo della porta accanto. Anzi, della stanza accanto, il suo coinquilino Danny Wallace.
Danny possiede una libreria di testi usati appena fuori dal campus universitario, ma anche se Julian fa del suo meglio per farlo innamorare di sé, tutti i suoi sforzi sembrano vani. Danny non sembra vedere in lui altro che un coinquilino e un amico. Perciò quando un nuovo ragazzo trasferitosi in città, Andy Baker, lo invita a uscire, Julian non riesce a pensare a un buon motivo per dirgli di no.
Julian ha già istituito un’Operazione Danny al Contrario, cosa che, ne è certo, cancellerà dalla sua mente tutte le fantasie amorose ed erotiche che nutre per il suo coinquilino. È pronto ad andare avanti e a cercare un altro Uomo Ideale, e Andy potrebbe essere quello giusto.

Link acquisto: Così come sei

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Ciao a tutti. Sono lanciatissima in questi giorni, infatti ecco a voi una nuova recensione in anteprima per la Triskell. Oggi vi parlerò di Così come sei, di Ethan Day.
La trama mi ha incuriosito tantissimo e, conoscendo l’autore, ero veramente impaziente di averlo fra le mani.
Ora, non so nemmeno come impostare questa recensione; il libro è scritto bene, Ethan Day da quel punto di vista non si smentisce mai, eppure non mi ha entusiasmato come mi sarei aspettata. Il libro è anche un bel libro, ma personalmente non mi è piaciuto.
I primi capitoli sono difficili da superare, li ho trovati lenti: per un verso descrivono il protagonista, il suo modo di vivere, ma li ho trovati decisamente troppo ripetitivi. L’unica parte che ho trovato veramente carina, che ha velocizzato la lettura inizialmente, è stato il flashback in cui ricorda la sua uscita con il coinquilino per andare a giocare a football nel parco.
La restante lettura, pur svolgendosi in un arco di tempo relativamente breve, una settimana o poco più, è stata decisamente lenta, prima di avvenimenti di rilievo. Gli incontri tra Julian e la sua migliore amica Gabby, in alcuni casi, sono decisamente irritanti; lo so, fra amici non devi per forza parlare di filosofia e fare discorsi impegnati, eppure loro in un certo modo mi sembrano superficiali; penso sia un problema mio, o forse come sono impostati i discorsi, eppure i due personaggi non mi hanno suscitato nessun tipo di simpatia.


Julian è un personaggio particolare, che può far anche sorridere, eppure a primo impatto sia lui che Gabby mi sembrano così superficiali. Per la donna è un modo di comportarsi, una sorta di autodifesa; per quanto riguarda Julian, lui è fatto così: matto, svampito e con un’idea decisamente romantica dell’amore. Ha una visuale tutta sua di come deve essere il suo compagno, la sua futura vita, la dichiarazione da ricevere, che si perde dietro a relazioni inconsistenti o rinunciando a qualcosa di bello proprio perché non è come lo ha idealizzato.
Ecco, l’idea di questo attendere il principe azzurro, il sognare una vita a occhi aperti, di tanto in tanto con scenari differenti l’ho trovata decisamente originale. Qualcosa su cui l’autore avrebbe potuto lavorare, e invece ha voluto basarsi sul desiderio di Julian di avere un ragazzo, di pensare di avere una sorta di mezza età precoce, pertanto quasi a trent’anni desidera l’amore perfetto, senza rendersi conto di averlo trovato, basta esporsi un momento.


Dall’altra parte c’è Danny, un uomo che sembra volersi divertire per il resto della vita con ragazzi che hanno dieci anni meno di lui, senza impegnarsi o desiderare una relazione seria. Lì per lì il lettore immagina un uomo che vive la vita per divertirsi, un eterno Peter Pan che non desidera impegni o una famiglia, senza immaginare che dietro potrebbe esserci dell’altro. Tutti vengono feriti una o più volte nella vita, c’è chi si rimette in carreggiata, c’è invece chi per ogni volta trova difficoltà a fidarsi nuovamente e aprirsi agli altri.
La storia è abbastanza scontata, il rapporto fra i protagonisti, l’evolversi degli eventi non è assolutamente nulla di nuovo. C’è attrazione, ma nessuno dei due lo ammette, o meglio Julian lo dice solo a se stesso o alla sua migliore amica, ma non fa nulla per farlo capire a Danny; dubito che mangiare ogni cibo di forma fallica possa essere una soluzione xD.
Durante le poco più di 150 pagine, secondo il mio e reader, non hanno nemmeno una sorta di tira e molla; per la prima metà del libro poi Danny è del tutto indifferente verso Julian, solo in seguito mostra una sorta di interesse, che però ritratta subito.
La storia prosegue con mille pare mentali di Julian e il silenzio da parte di Danny, visto che il libro è tutto in prima persona. Quindi si leggono i folli pensieri di questo personaggio a dir poco surreale e bizzarro, le sue emozioni, quello che prova, ma dall’altra parte c’è solo un muro di silenzio. Conosciamo Danny solo dagli occhi di Julian, attraverso i suoi pensieri e i dialoghi, ma quello che prova, i motivi del suo comportamento, i suoi sentimenti sono astratti.
Tutta questa prima persona in questo caso mi ha annoiato, ha reso la lettura più ostica del solito e poco interessante. Il libro per un verso è stato una vera delusione, solo gli ultimi capitoli mi hanno catturato un po’ di più, quelli dove si intravede della sana gelosia, un comportamento assurdo e un finale che mi ha stupito.
Anche i personaggi in questo caso sono rimasti in ombra; tranne Julian, gli altri sono visti tutti dal suo punto di vista, vengono descritti come lui li vede, ma non sono ben delineati.
Veramente un vero peccato, perché il rapporto, il battibeccare tra Julian e Danny è divertente, interessante e sarebbe potuto essere un libro fuori dagli schemi. Un’alternanza dei pov avrebbe aiutato.
Gli unici punti a favore sono il fatto che i due non sono finiti a fare sesso dopo tre pagine, ma soprattutto il modo di scrivere dello scrittore: anche se il libro non mi ha entusiasmato, lui rimane sempre molto bravo.
Tre piume, non di più.




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