Lion - la strada verso casa di Garth Davis





Trama:

Saroo, il protagonista, è un bambino indiano che a cinque anni finisce sul treno sbagliato e si perde a Calcutta. Viene ritrovato dalle autorità, ma non riesce a spiegare il suo luogo di provenienza, ha soltanto in mente l’immagine della stazione dalla quale era partito. Viene quindi adottato da una coppia australiana. Molti anni dopo, ormai adulto, decide, utilizzando Google Earth, di analizzare una per una tutte le stazioni ferroviarie dell’India finché non riesce a trovare quella giusta.


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Dal primo momento in cui avevo visto il trailer di questo film ne ero rimasta incuriosita. E le mie aspettative non sono state deluse.
Lion è un film molto tenero, che nella drammaticità degli eventi lascia sempre trasparire una luce di speranza.
Sin dall’inizio non si può fare a meno di empatizzare con Saroo, questo bimbo indiano dolcissimo.
Quando si perde e non riesce più ad indicare da dove viene, mi è pianto il cuore, nonostante dal trailer questi eventi fossero già noti.
Saroo viene adottato da una famiglia australiana e inizia la sua nuova vita, con i suoi nuovi genitori.
Vent’anni dopo, però, ancora lo tormenta il ricordo della sua famiglia perduta. Tutto ciò che gli è rimasto è l’immagine della stazione da cui è partito, non ricorda altro.
Utilizzando Google Earth cerca disperatamente quella stazione, tormentato dal senso di colpa per aver abbandonato la sua famiglia.




Quel che più mi è piaciuto di questo film è stato il fatto che sia una storia vera. Mi ha emozionato tantissimo sapere che quel che stavo guardando non era solamente frutto della fantasia di qualcuno, ma che questi fatti fossero veramente accaduti.
Da un lato, è spaventoso pensare a come possa essersi sentito il piccolo Saroo, un bambino di cinque anni, solo e sperduto, senza possibilità di tornare a casa.
Dall’altro scalda il cuore vedere come i suoi genitori adottivi lo amino incondizionatamente, come una famiglia non sia solo una questione di sangue o dna, ma anche di vicinanza.
Saroo vuole sì sapere cosa è successo alla sua vera famiglia, ma non disconosce quella nuova, non vuole meno bene ai suoi genitori adottivi.
Il suo bisogno di sentirsi completo non intacca ciò che prova verso queste persone.
È una storia bellissima, piena di amore.
Quando ho terminato la visione mi sentivo soddisfatta e felice.
Se dovessi classificare questo film, direi che è tra quelli che ti insegnano qualcosa sulla vita e sul cinismo. Quando infatti penso che il mondo giri in un certo modo, spuntano storie del genere che mi ricordano la bellezza di sperare: sperare nella bontà delle persone, sperare che le cose belle accadano. È proprio per questo che è importante che sia una storia vera: ci aiuta a sperare.




‘‘Lion - la strada verso casa’’ ha ricevuto ben sei nomination agli Oscar 2017: Miglior Film, Miglior Attore non protagonista a Dev Patel, Miglior attrice non protagonista a Nicole Kidman, Miglior sceneggiatura non originale a Luke Davies, Miglior Fotografia a Greig Fraser, Miglior Colonna sonora a Dustin O’Halloran e Hauschka. 
Purtroppo, non è riuscito ad accaparrarsi nessun premio, ma ciò non diminuisce il valore e la bellezza di questo film, che consiglio vivamente a tutti quanti.

Per chi fosse interessato ad approfondire, il film è stato tratto da un libro scritto dallo stesso Saroo, intitolato:

«La lunga strada per tornare a casa».
Potete acquistarlo a questo link qui 

Questo libro entrerà sicuramente nella mia lista dei libri da leggere, perché questa storia mi ha colpita veramente, e leggere dell’esperienza dal diretto interessato sarà sicuramente emozionante.

Chiudo questa recensione dicendo che se proprio devo quantificare numericamente il mio gradimento, sarà sicuramente il numero più alto. Io non sono un’esperta di cinema, quindi magari non posso giudicare appieno elementi come regia e recitazione, ma posso valutare ciò che il film mi ha trasmesso e mi ha fatto sentire. E Lion - la strada verso casa è certamente un film che mi ha emozionata dall’inizio alla fine, sapendo creare un’atmosfera unica e riuscendo ad arrivare dritto al cuore.






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