Una serie di sfortunati eventi (Serie tv)


La serie segue le sfortunate vicende degli orfani Violet, Klaus e Sunny Baudelaire, perseguitati dal loro malvagio tutore, il conte Olaf, disposto a tutto pur di mettere le mani sulla loro eredità. I fratelli Baudelaire dovranno cercare in tutti i modi di sfuggire alle grinfie di Olaf e al tempo stesso scoprire di più sulla misteriosa morte dei loro genitori.


Dalla penna di Lemony Snicket (pseudonimo di Daniel Handler) nascono i libri per ragazzi che si possono raggruppare sotto al titolo "Una serie di sfortunati eventi".
Dopo un adattamento cinematografico che purtroppo non ho mai visto del tutto, i libri sono stati adattati in una serie tv prodotta da Netflix.
Ero molto curiosa di vederla, soprattutto per la presenza di Neil Patrick Harris, attore che apprezzo molto (soprattutto dopo aver visto l'edizione degli Oscar da lui condotta, che mi ha divertito tantissimo).

Ma torniamo a noi.
La prima stagione di questa serie è composta da otto episodi, andati in onda il 13 gennaio 2017. Sono un po' in ritardo con la visione, ma c'è un motivo specifico. Se so che qualcosa (film o serie tv che sia) è tratta da un libro o una serie di libri, non riesco a guardarla se prima non ho letto l'opera principale.
Per questo, ho iniziato i romanzi e, quando sono arrivata abbastanza avanti, ho recuperato la serie.
Non ho ancora letto tutti i libri, ma conto di farlo prima dell'uscita della seconda stagione.
Questa prima è la trasposizione dei primi quattro libri.

Un infausto inizio


La stanza delle serpi


La funesta finestra


La sinistra segheria


Ogni romanzo viene narrato in due episodi e, per quanto ho potuto notare, sono abbastanza fedeli all'opera originale.
La serie tv è ben fatta, gli attori sono molto bravi, specialmente i tre protagonisti. Il mio unico problema con questa storia è il fatto che sia fin troppo surreale. Forse sono troppo grande, dall'alto dei miei quasi trent'anni, per questi libri. Il target è chiaramente più giovane, e li avessi letti quando ero una ragazzina penso mi sarebbero piaciuti di più. Mentre ora trovo l'elemento surreale troppo eccessivo. So che in opere del genere non esiste veridicità, e bisogna fare affidamento alla sospensione dell'incredulità fin da subito, ma a volte alcuni elementi sono eccessivi.
La stessa cosa avviene nella serie tv, in quanto segue fedelmente la storia dei romanzi.
Nonostante il mio problema con la trama, che riguarda la serie tanto quanto riguarda i libri, ho potuto apprezzare tutti gli altri aspetti di questa serie tv.
Non si può non notare con quanta cura siano stati realizzati i dettagli di tutti i vari set, che aiutano lo spettatore a immergersi completamente nel mondo che abbiamo davanti. È un elemento importante, perché il mondo di "Una serie di sfortunati eventi" è decisamente diverso dal nostro.
Sono molto curiosa della seconda stagione; la prima non ha per niente deluso le aspettative, quindi ora la mia curiosità è di vedere trasposte alcune delle scene che nei libri mi sono davvero piaciute.
Forse "Una serie di sfortunati eventi" non sarà mai tra le mie trame preferite, ma non posso negare che la serie tv è stata una bella pausa dallo studio, che ha saputo intrattenermi e divertirmi al punto giusto, facendomi dimenticare tutto il resto per un po'.
La consiglio a tutti, ma più precisamente ai ragazzi più giovani, che forse, avendo un'età più simile a quella dei ragazzi Baudelaire (Violet ha all'incirca 13/14 anni e il fratello Klaus è di poco più giovane, mentre la piccola Sunny è ancora una bebè), riescono meglio ad immedesimarsi.

Buona visione!



Commenti

  1. Sono totalmente d'accordo con te. L'unico elemento totalmente negativo a mio giudizio è la versione italiana della sigla d'apertura.

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    1. Mi ha lasciata perplessa quella sigla. Non sono ancora andata a cercarla in lingua originale, spero che sia meglio della versione italiana :D.

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