Il vigile del fuoco Jason “Jase” Weller e il paramedico Scott Bronson hanno una vita perfetta. Fanno il lavoro che amano insieme, vivono insieme e nel tempo libero non riescono ancora ad averne abbastanza l’uno dell’altro. La loro relazione dura da sei incredibili anni. Poi, alla vigilia di Natale, si presenta l’ex fidanzata di Jase, Elsa, accompagnata da una bambina di sei anni. Prima di sparire di nuovo, l’irrequieta tossicodipendente sostiene che Kerry sia la figlia di Jase e che è giunto il momento che lui se ne occupi.
Scioccato di scoprire dei problemi di droga di Elsa e di avere una figlia di cui non aveva mai saputo l’esistenza, Jase non si tira indietro e assume il ruolo di padre, con Scott che gli offre il suo completo appoggio. Diventare genitori comporta non poche sfide e i due uomini affrontano gli improvvisi cambiamenti nelle loro vite per migliorare quella di Kerry.
Non sarà facile e le nuove circostanze metteranno loro e la loro relazione alla prova come mai prima d’ora. Avranno bisogno di tutto l’amore che provano l’uno per l’altro e dell’affetto per la bambina perché la loro relazione non si sgretoli.
Su questo romanzo sono stata subito indecisa sulle parole da usare in questa recensione. Ho fatto fatica perché non sapevo esattamente se mi fosse o meno piaciuto.
Ho deciso che, per farvi meglio capire cosa intendo, parlerò prima degli elementi positivi che ho trovato e poi dei negativi. Vediamo se alla fine della recensione avrò le idee più chiare.
Ciò che mi è piaciuto di questo romanzo è che racconta la storia di una coppia già formata. Non vediamo la parte dell’innamoramento, delle prime uscite, delle prime volte. La reputo un fattore positivo perché ogni tanto è bello variare tema.
I due protagonisti, Jase e Scott, sono compagni già da diverso tempo: entrambe le famiglie sono a conoscenza della loro storia e sembra essere davvero una cosa seria. Hanno un legame solido, ma non per questo meno soggetto a tutti gli scossoni che la vita può dare.
Il rapporto tra i due è un’altra delle cose che mi sono piaciute del romanzo: è molto vero, realistico. Sono innamoratissimi e si vede, ma non sono irreali. Non sono una di quelle coppie da sogno, quelli che non litigano mai, che si dicono sempre tutto e sono perfetti in ogni cosa.
Loro sono esseri umani e questo è evidente in tutto il libro. Sbagliano, litigano, hanno paura ad ammettere quando non stanno bene. Ciò li rende veri e permette al lettore di identificarsi con loro.
Le cose che mi sono piaciute di meno invece riguardano principalmente l’inizio, quando Elsa consegna la bambina a Jase.
Il modo in cui lo fa, i dialoghi di quel capitolo, sembrano assurdamente esagerati. Sembra quasi che sia stato fatto apposta per suscitare una sensazione di forte sdegno nei confronti di questa donna.
È indubbio che un comportamento del genere provochi rancore nel lettore, ma l’esagerazione dei dialoghi rende il tutto troppo irrealistico. Il modo di esprimersi, il modo in cui chiama la figlia “stronzetta” e quando accenna al fatto che ha cercato persino di venderla mi sono sembrati un modo troppo esagerato di raccontare l’accaduto. Forse questo è un problema solo mio, ma è una cosa che mi ha infastidita parecchio.
Ora che ho scritto questa recensione mi rendo conto che l’unica cosa davvero negativa è quella che ho appena citato, ma che mi ha lasciato una sensazione fastidiosa per tutta la lettura.
Tirando le somme, a mente fredda, direi che questo romanzo mi è piaciuto, che ha certamente dei difetti, ma i pregi superano di gran lunga le cose che non funzionano.
Come votazione mi sento di dargli comunque almeno quattro piume, soprattutto per il fatto che parliamo di un romanzo diverso dal solito, che si distingue dagli altri e che sicuramente non annoia.
Il romanzo, edito da Dreamspinner Press, sarà disponibile all’acquisto il 30 gennaio 2018.
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