Ambientato tra le campagne degli Stati Uniti meridionali durante la Seconda Guerra Mondiale, Mudbound è la storia epica di due famiglie, messe l'una contro l'altra da una gerarchia sociale spietata, eppure legate dalla terra che lavorano: il Delta del Mississippi.
Mudbound è un film del 2017 diretto da Dee Rees e interpretato da Carey Mulligan, Jason Clarke, Jason Mitchell, Mary J. Blige, Rob Morgand, Jonathan Banks e Garreth Edlung. Il film ha ricevuto quattro candidature ai premi Oscar 2018: miglior attrice non protagonista (Mary J. Blige), miglior sceneggiatura non originale, Miglior fotografia e miglior canzone (Mighty River). Il film è l'adattamento cinematografico di Fiori nel fango di Hillary Jordan.
Il film è disponibile su Netflix.
Per me non è stato facile vedere questo film. Certo, il tema del razzismo non dovrebbe mai essere un tema facile né da trattare né da vedere, ma in alcuni tipi di film (come questo) per me diventa doppiamente difficile riuscire ad arrivare alla fine, anche per colpa di un magone che mi si forma nel petto e che proprio non se ne vuole andare via.
Mudbound è un film che mi ha scavato dentro e che difficilmente se ne andrà via, ma rimarrà impresso nella mia memoria per molto tempo.
Forse è giusto che sia così: lo scopo di questo film è proprio quello di risultare indimenticabile, non solo in senso positivo. In un momento storico in cui sembrano quasi tornare in auge vecchi "valori" ormai superati, film del genere servono a far riflettere, a riportare all'attenzione dello spettatore eventi (qui puramente inventati tuttavia verosimili) che forse sono stati dimenticati troppo in fretta.
Gli attori di questo film sono stati fantastici, soprattutto Jonathan Banks: l'ho apprezzato tantissimo nel ruolo di Mike in Breaking Bad e Better Call Saul, per cui osservarlo nei panni di un razzista è stato davvero strano, all'inizio. Man mano che andava avanti il film, però, mi sono accorta che la bravura elevata di questo attore ha contribuito a rendere credibilissima la parte in cui recitava, nonostante nella mia testa non potessi fare a meno di fare paragoni.
Ho trovato anche Carey Mulligan ben immedesimata nella parte, tanto che l'attrice mi sembrava un po' imbruttita, come se avessero cercato di rimarcare anche sul suo aspetto il lato tragico della vicenda che stavano narrando. Carey è un'attrice molto bella, per cui è stato facile notare durante i primi piani un viso meno disteso, meno sereno, segnato dal tempo e dalla fatica.
Era come se attraverso il suo volto potessimo davvero comprendere tutte le sofferenze e le preoccupazioni che il suo personaggio stava vivendo in quell'istante.
Il film è stato una vera rivelazione; nonostante avessi letto prima il libro, è stato comunque una sorpresa sia dal punto di vista emotivo sia dalla cura con cui è stato realizzato. Devo dire che conoscere in anticipo gli eventi che sarebbero accaduti non mi ha per niente rovinato la visione del film. Anzi, mi ha permesso di riflettere ancora più a fondo sulle tematiche che libro e film propongono. Il che è un po' lo scopo di questa storia, secondo me.
Purtroppo, Mudbound non ha vinto alcun premio Oscar, nonostante le quattro candidature. Tuttavia, vi consiglio di recuperarlo al più presto: so che vi farà piangere e disperare, ma ne vale la pena. E alla fine vi sentirete meglio, dopo tutta la sofferenza, soprattutto se questo film riuscirà a darvi qualcosa, come ha fatto con me.
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