Pompei, 79 d.C., Milo è un giovane gladiatore celta che ha visto morire da bambino il suo popolo e i suoi genitori nella feroce rappresaglia di Quinto Attilio Corvo. Senatore di Roma in visita a Pompei, Corvo pretende la mano di Cassia, la bella figlia di Marco Cassio Severo, signore della città che sogna di risanare e di fare più bella. Un incidente lungo la strada che porta a Pompei incontra e innamora Cassia e Milo, intralciando i piani esecrabili di Corvo, che accortosi del loro sentimento, condanna Milo a morire nell'arena. Ma niente andrà come previsto perché gli dei risveglieranno la montagna, affondando ricchi e poveri, buoni e malvagi, barbari e romani sotto un fiume di lava e una pioggia di cenere.
Quando ho iniziato questo film, già sfiduciata da molti pareri negativi, ero quasi pronta a rivedere le mie opinioni.
Dall'incipit, pensavo che in realtà sarebbe potuto essere un gran film, che magari non era stato capito.
Poi, mi sono accorta che no, non ci siamo.
Partiamo dal presupposto che ho deciso, prima di iniziare la visione, di far tacere la storica che è in me. Sono consapevole che determinati film non debbano essere visti con quest'ottica, perché non sono documentari, ma opere di intrattenimento.
Quindi l'ho visto cercando di rilassarmi e di non pensare troppo, ma non sono riuscita a farmelo piacere più di tanto.
Il vero problema, tra l'altro, non è che il film sia brutto o realizzato male, ma che sembra un'occasione mancata.
È tutto troppo superficiale: i personaggi e le situazioni sono appena accennate, i sentimenti di quella che dovrebbe essere la coppia di protagonisti non vengono approfonditi per nulla.
La loro storia ricorda per certi versi quella di Jack e Rose in Titanic, ma senza lo spessore emotivo che contraddistingueva quella sfortunata coppia.
Nonostante la presenza di attori ottimi, Jared Harris in primis, il film non riesce ad andare al di là dell'apparenza.
Io avrei osato, facendolo durare magari mezz'ora in più, ma avrei approfondito di più i rapporti tra i due protagonisti.
Per il resto, è un discreto disaster movie, che comunque svolge almeno in parte il suo lavoro di film di intrattenimento.
Non me la sento di condannarlo troppo, perché comunque le intenzioni erano buone e bastava veramente poco per renderlo perfetto per il suo target.
Se dovessi fare un esempio, direi che è come quei bambini a cui la maestra dice sempre "è bravo, ma non si applica".
Cerco, mentre sto ancora scrivendo questa recensione, di capire come mai alla fine questo film non sia riuscito a fare lo scatto successivo. Mi rendo conto che avere un ottimo cast a volte non basta.
Non dico che fossero tutti attori da Oscar, ma sono nomi di ottimi attori: Kiefer Sutherland, il già citato Jared Harris, Carrie Ann Moss e i protagonisti Kit Harington ed Emily Browning.
Tuttavia, nemmeno loro riescono a conferire quel qualcosa che al film manca.
Un po' mi dispiace che non sia riuscito a piacermi, speravo davvero di cambiare opinione vedendolo, anche perché ci sono film "storici" decisamente peggiori.
Come votazione, ho pensato a un tre, soltanto perché dare due e mezzo per un film che comunque non era realizzato male sarebbe stato troppo basso.
Voi cosa ne pensate?
Vi è piaciuto? Non vi è piaciuto? Fatemi sapere la vostra con un commento qui sotto e suggeritemi altri film storici da vedere, sono curiosa di sapere quali sono i vostri preferiti.
Alla prossima recensione.
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