Prima della notte di Ken Bruen

Trama:
Jack Taylor è il primo nemico di se stesso. Espulso dal corpo di polizia di Galway, la sua città, per abuso di alcol e per la cronica incapacità di tenere la bocca chiusa, è diventato una sorta di detective privato: il suo ufficio è un pub, i suoi collaboratori sono personaggi fuori dagli schemi come lui. Un giorno, una madre disperata gli chiede aiuto per far luce sulla morte della figlia sedicenne, caso archiviato come suicidio ma smentito da una telefonata anonima... Nella città irlandese, flagellata dalla pioggia e da stridenti contrasti, l'indagine di Jack tra vicoli oscuri e locali fumosi va di pari passo con il suo accidentato percorso interiore: la difficile ricerca di un equilibrio per un uomo sempre sull'orlo del baratro.


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Ultimamente vado molto a caso sulle mie letture. Di una cosa sono sicura: avevo bisogno di spaziare dal romance; non che sia una mia lettura abituale, ma negli ultimi tempi ne ho letti diversi, soprattutto per il blog. Alcuni sono state letture piacevoli, altre interessanti, alcuni mi hanno lasciato l’amaro in bocca, ma arrivati a un certo punto mi sono detta: ho bisogno di cambiare, di tornare alle mie letture a caso. Ho bisogno di spaziare tra un genere e l’altro. Per puro caso, in un gruppo ho letto che consigliavano un titolo e io incuriosita ho deciso di prenderlo a scatola chiusa. È stata una lettura forte, scioccante, cruda, che mi ha fatto pensare. Probabilmente, se avessi saputo di cosa parlava sin da subito, non lo avrei letto: ci sono argomenti che non riesco ad affrontare; comunque alla fine l'ho letto e, anche se mi ha fatto male, l'ho trovata una bellissima lettura.
Terminato quello, non sapevo cosa leggere. In una domenica di noia mi ero ordinata un romanzo su Amazon, c’è un telefilm su Netflix che mi incuriosiva, peccato che sia in inglese e io non ho un buon rapporto con i sottotitoli né con la tv in genere. Ho fatto delle ricerche e ho scoperto che questa serie era presa da una serie di libri, quindi ho ordinato il primo. Ne hanno tradotti solo due in italiano, il primo e uno molto più avanti, mi pare il quinto. Io sono curiosa di natura, mi chiedevo come mai e alla fine ho iniziato a leggere Prima della notte.


Partiamo con il dire, sempre mio modesto parere, che questo primo romanzo è un prologo. Un’introduzione alla serie, all'ambientazione e al personaggio. Forse è anche stato un esperimento dell’autore, non so. Potrebbe essere il suo esordio con questo protagonista per vedere come muoverlo, come caratterizzarlo, come fargli affrontare il mondo. Non so, le ipotesi sono tante, ma il romanzo è uscito in maniera spettacolare. Credo di non aver mai letto nulla di tanto cupo, irriverente, ma anche ironico e divertente. (Che poi sono aggettivi che cozzano un pochino tutti assieme, soprattutto a livello della trama del romanzo, ma è così, non posso farci nulla.)
Jack Taylor è un personaggio complesso, in perenne lotta con l’alcolismo e con i suoi demoni, che essi arrivino dal passato, o siano del presente. È un uomo in lotta contro il senso di colpa. Più che a un thriller, il romanzo mi ha fatto pensare a un noir, trascinandomi su quella linea sottile tra bene e male che percorre il protagonista. Linea che supera diverse volte, volendolo o meno. Jack è un antieroe, un uomo tormentato e affascinante.
L’alcolismo offusca la mente e soprattutto gli occhi di Jack, come se gli mettesse un velo davanti impedendogli di valutare le persone, impedendogli di vedere i loro pregi, ma soprattutto i loro difetti, ma cosa più importante non gli fa valutare le loro parole, per rendersi conto se sono serie o meno.
Prima della notte è un romanzo complesso, un percorso del protagonista verso la sobrietà, una lotta costante contro i propri demoni. È un viaggio nel lato oscuro dell’animo umano.


L’indagine che viene affidata a Jack è solo l’inizio di un percorso, la sua presentazione e gli avvenimenti sono solo prove da affrontare, attimi di cadute dove il protagonista può combattere e rialzarsi o soccombere. Jack molte volte vorrebbe lasciarsi andare, eppure c’è sempre qualcosa a spingerlo a rialzarsi, ad andare avanti. Un tempo era un poliziotto, ha un senso di giustizia, un animo compassionevole. Tutto questo assieme all’alcol lo spingono verso le persone sbagliate, tanto da perdere persone importanti per lui, vedendole scivolare via, morire senza che possa fare nulla.
Il libro si sviluppa su diversi filoni narrativi: le indagini che una donna affida a Jack perché non crede al suicidio della figlia sedicenne e le varie scoperte che le indagini dell’uomo fanno venire a galla.
C’è la lotta del protagonista all'alcolismo, il cadere e rialzarsi. Perché Jack si rifugia nel bere, dietro ai pensieri appannati quando non vuole vedere la verità, quando desidera ignorarla.
Infine c’è il passato, i ricordi del protagonista, gli avvenimenti che si intrecciano nella sua vita, alcune parti offuscate dall’alcol, dal suo non voler vedere, di ignorare quanto accade e poi il presente, quando invece la lucidità torna, quando cerca di non bere e la sua mente lavora, facendogli venire in mente cose a cui non aveva dato importanza.
Questo romanzo è un lungo viaggio nella mente del protagonista, affrontando i suoi demoni, il passato, ma anche il presente. Mette le basi per i libri a venire, su come combatterà Jack e si rialzerà, oppure soccomberà all’alcol e al senso di colpa.



Il romanzo è una lettura interessante, sia per stile che per argomenti; ho apprezzato l’alternarsi di momenti drammatici a una sorta di satira macabra o forse humor nero, che dà quel giusto tocco di decadimento, di malinconia, di angoscia perfetti per questo genere di letture.
Anche la descrizioni di Galway, dei suoi dintorni, dell’Irlanda in generale mi hanno affascinata, conquistata. La stessa città, pur essendo meravigliosa, ha quel tocco malinconico: forse è il vento proveniente dal mare, forse l'isolamento, il carattere della gente che ci vive, eppure mi ha fatto pensare ha un luogo chiuso, anche se le persone a modo loro sono socievoli.
L’autore sa di cosa parla: la storia del suo paese, il passato e anche il carattere delle persone, tutto trapela attraverso le sue parole, ma anche attraverso il punto di vista del protagonista.
Il libro poi è impostato in maniera curiosa e interessante; ci sono citazioni e frasi prese dalle letture del protagonista, dai libri che hanno significato qualcosa per lui in gioventù, ma non solo. Ci sono frasi che riportano agli avvenimenti del capitolo, a quanto gli accade o a quello che accadrà, come ci sono citazioni ricorrenti che hanno un senso completo solo a fine romanzo, quando si chiude l’ultima pagina.



Io lo consiglio, è stata una lettura travolgente, appassionante, devastante. Una lettura che mi ha lasciato senza fiato e non comprendo come mai dello stesso autore non siano stati pubblicati gli altri romanzi. Penso sia veramente un peccato, soprattutto per chi come me fa tantissima fatica a leggere in lingua inglese.

Questo merita cinque piume, perché non ne diamo di più.



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