Q*pid di Xavier Mayne (Anteprima)


Salve.

Spero che le vostre vacanze siano andate bene, e se ancora dovete partire vi auguro un buon viaggio e una buona vacanza.

Oggi sono qui per parlarvi di Q*pid, un romanzo con un tema un po' strano, ma che rispecchia la società di oggi.






Il programma di un computer può comprendere l’amore meglio del cuore umano?

Archer, l’intelligenza artificiale del servizio di incontri online Q*pid, è consapevole che gli esseri umani non prendono sempre le decisioni migliori, e per questo motivo comincia a prenderne di bizzarre al posto loro. 

Fox Kincade è l’ultimo scapolo superstite nel suo gruppo di amici ed è al settimo cielo quando scopre di avere un nuovo match sulla sua app di incontri Q*pid: quel match, secondo l’avanzata stregoneria di Archer, dovrebbe essere l’amore della sua vita. Si aspettava una donna, ma si ritrova abbinato a Drew Larsen, un timido dottorando dall’aria un po’ nerd, che come lui ha cominciato a perdere le speranze in amore. 

Drew e Fox hanno poco in comune, a parte il fatto di essere entrambi etero. O così hanno sempre creduto. Tuttavia, mentre imparano a conoscersi, si rendono conto che Archer potrebbe aver avuto l’idea giusta. Il loro percorso non è facile: hanno bisogno di lasciarsi alle spalle l’immagine che hanno sempre avuto di loro stessi e del vero amore, ma con l’aiuto di Archer – e di alcuni amici che sono rimasti loro fedeli durante gli alti e bassi di quella nuova relazione – forse troveranno il modo di intrufolarsi l’uno nel cuore dell’altro. 



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Si può trovare l’amore attraverso le applicazioni?

Voi le avete mai provate?

Io sì, ma non sono durata neanche un giorno su questi cupido digitali: mi saltavano i nervi e si trovava gente che voleva solo una cosa (e vi lascio immaginare cosa)...

Certo, non generalizzo e non giudico, ci saranno tante brave persone, ma trovare qualcuno disposto davvero a conoscersi per instaurare un legame d’amicizia e poi d’amore è davvero difficile. Conosco però chi ce l’ha fatta, ha superato tanti rischi ed ora vive felice nel suo eterno e vero amore.

Per questo motivo, quando ho letto la trama del libro, mi sono subito incuriosita; è una storia figlia del nostro tempo, con risvolti sociologici e psicologici.

L’intelligenza artificiale poi risulta un aspetto molto interessante, supera quelle barriere che l’uomo si pone, provando, attraverso la raccolta di dati, a trovare il match perfetto tra due persone.

La storia viene sviluppata in modo interessante, anche se la lettura risulta un po' lenta. La storia è corale perché ci viene presentato non solo il POV di Drew e Fox, ma anche quello della creatrice di Archer l’IA e le loro conversazioni attraverso un’interfaccia vocale, rispondendo alle domande che essa gli pone e l’interazione dei vari team con lei.

Ho difficoltà però a capire il messaggio di questo libro, perché se da un lato come ho detto mostra la nostra società attuale dove per conoscere gente ci si affida a un'app, dall’altra il pensiero che c’è dietro ad essa non mi è molto piaciuto: lo trovo un po' retrogrado e non lo condivido. Viene usata un'IA (che immagazzina ed elabora i dati personali degli utenti) per sostituire un genitore che sa quello che è meglio per voi e organizza un matrimonio combinato (cosa che viene anche detta all’interno del libro e ripetuta un paio di volte).

Il libro ci mostra cosa accade togliendo quelle etichette e quei freni che ci siamo posti e che ci sono stati imposti, rivelandoci una libertà che non pensavamo di avere. Questo è quello che ci vuole dimostrare l’autore attraverso Drew e Fox, con le loro riflessioni interiori e facendoci rimuginare portandoci a porci delle domande: “È giusto porsi limiti? Darsi etichette? Questi condizionamenti sono un bene o un male?".
L’intento dell’autore è molto buono, peccato che l’IA ci etichetti in maniera parzialmente errata.

La storia si può considerare come una relazione di un esperimento sociologico che risulta interessante su molti livelli; l’evoluzione dei protagonisti incuriosisce, anche se viene un po' appesantita dallo scervellarsi dei due uomini su tutto quello che gli sta succedendo, e dalle reazioni di chi, ad esempio, li accoglie in un ristorante, in albergo e così via. In più sembra che l’autore cerchi di rendere i due più machi, “uomini”, facendoli sempre ingozzare e bere per dimostrare che sono etero, però questa è stata una mia impressione (anche se ammetto, nonostante tutto, che non mi sono dispiaciute quelle parti, è il senso che ci ho visto a non gradire).

Sono presenti anche parti molto divertenti nonché adorabili con la vecchia vicina di Drew e Fox, con il suo migliore amico e sua moglie Mia (tutti personaggi cliché, ma in questo caso ben vengano), che cercano di smorzare le tensioni e aiutare i due a capire cosa vogliono.

Per concludere, nonostante le mie parole, non stronco del tutto questo libro; ho capito l’intento che l’autore voleva dargli, anche se i risultati sono stati per metà raggiunti quindi il mio voto è di 3,5 piume.

Con questo è tutto spero di non avervi annoiato. Alla prossima recensione.



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