Sice - le bambole non hanno diritti di Fernando Santini


Trama:
Il Vice Questore Marco Gottardi ha avuto un passato importante nei reparti operativi della Polizia di Stato. Dopo aver vissuto sulla sua pelle la violenza della lotta alla criminalità si è ritirato a gestire un tranquillo commissariato romano. La sua esperienza e la sua capacità di gestione dei propri uomini, non possono, però essere sprecate. È a lui che i vertici del ministero degli Interni affidano il comando di una nuova unità: la Squadra Investigativa Crimini Efferati. La prima indagine in cui la Squadra sarà coinvolta riguarderà la morte di un regista cinematografico forse collegata all’uccisione di un adolescente il cui corpo, orrendamente torturato è stato ritrovato alla foce del Tevere. Nel corso della propria azione investigativa, la S.I.C.E. troverà un alleato, anche se non particolarmente gradito al Vice Questore Gottardi: un’organizzazione segreta denominata ARCO, i cui membri hanno deciso che il fine giustifica i mezzi e che quindi si può usare la violenza per far trionfare la giustizia. 


Quando ho letto la trama di questa richiesta, sapevo che non sarebbe stata una lettura "facile". Non sono più facilmente impressionabile come una volta: ho allenato me stessa leggendo libri sempre più inquietanti ed angoscianti, tenendo ben presente che sono comunque opere di fantasia.
Tuttavia, Sice - Le bambole non hanno diritti, è riuscito ad impressionarmi e a sconvolgermi.
Questi non sono fattori negativi, per un libro del genere: credo che lo scopo dell'autore sia stato pienamente raggiunto.
Per riuscirci, l'autore ha usato uno stile semplice, lineare, che non appesantisce ulteriormente una trama già difficile da digerire. Gli eventi raccontati sono terribili, ma l'autore ha saputo gestire benissimo ciò che ha raccontato.
Questo libro racconta la storia di due indagini che finiscono per diventare una sola: mi è molto piaciuto come sono state gestite parallelamente fin quando non si sono unite. 
Ho letto parecchi Thriller e Gialli per riconoscerne uno di valore, quando lo vedo. E sicuramente questo volume lo è. Le indagini sono interessanti, intriganti: il tema così difficile coinvolge il lettore, lo lega emotivamente alle parole scritte.
Una volta iniziato è impossibile fermarsi. Leggendo a ritmo forsennato cercavo tra le righe una sorta di giustizia per i colpevoli.
Una volta terminato mi sono resa conto che mi aveva presa, mi aveva catturata. Ero totalmente coinvolta da questa storia al punto che non avrei avuto pace finché non sarei riuscita a finirlo.
Ve lo consiglio? Sicuramente; per tutti gli amanti del genere è davvero un libro ben scritto, con personaggi molto interessanti e uno sviluppo di trama davvero ben gestito.
L'unica pecca che ho trovato, e che mi sento di commentare, è qualche refuso sparso qua e là e, nella quasi totalità delle occasioni, il mancato uso della virgola con il Vocativo.
Non è un errore che pregiudica una piacevole lettura, ma è una cosa che personalmente fatico a non notare.
Tuttavia, come vi dicevo, questo non pregiudica assolutamente la soddisfazione della lettura, non con una trama così ben articolata e costruita.
Il mio voto per questo romanzo è sicuramente alto, quattro piume e mezzo. 
Potete trovarlo al link qui in alto.
Se anche voi lo avete letto, fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino.

Alla prossima recensione!


Commenti