Fuori di casa di Manuela Chiarottino



Essere buttati fuori di casa non per una colpa ma per come si è. Essere derisi, ignorati, dimenticati, anche da chi dovrebbe solo amarti e proteggerti. Cristian ha dovuto abituarsi a una vita di solitudine e miseria, ma il destino gli farà incontrare qualcuno. Qualcuno rifiutato come lui, con due occhi curiosi e pronto a scodinzolare entusiasta anche solo per una carezza.


Manuela ormai è sinonimo di garanzia. Ne ho letti parecchi di suoi romanzi, a questo punto, e ogni volta rimango stupita di quanto sia brava.
Non c'è niente da fare: quando un'autrice ha del talento, qualsiasi storia racconta sa trasformarla in emozione.
Anche in questo caso, l'autrice ha saputo raccontare temi non sempre facili con una delicatezza disarmante. Ciò che mi piace è la continua ricerca, la cura con cui storia e personaggi vengono sviluppati.
Cristian, il protagonista, non sembra mai un personaggio banale o piatto: anzi, avvertiamo la sua personalità a tutto tondo fin dalle prime pagine. E, parola dopo parola, il suo personaggio cresce, evolve e si scopre al lettore completamente.
È chiaro che il romanzo giri intorno a lui: nonostante la componente romance, questo romanzo si focalizza su un tema molto specifico e delicato.
L'autrice, infatti, parla di situazioni che purtroppo accadono anche nella realtà, nonostante siamo nel 2018. Un figlio sbattuto fuori casa perché è omosessuale, costretto a vivere come può perché la famiglia, quella che dovrebbe amarti, proteggerti e sostenerti, gli ha voltato le spalle.
Mi sono sinceramente commossa nel leggere la sua storia, nel sapere ciò che stava passando, ciò che la disperazione può portare a fare.
Ma mi ha anche particolarmente colpita la voglia di Cristian di rimanere ancorato a dei principi. Mentre sta perdendo se stesso, mentre è costretto a fare cose che non vorrebbe, si ferma però prima che sia troppo tardi. Non passa mai del tutto il limite, per rimanere ancorato ad una vita, ad una dignità che lo contraddistingue.
Questo mi ha fatto pensare tantissimo, soprattutto a cosa farei io se dovessi trovarmi in una situazione simile. È spaventoso e terrificante anche il solo pensiero: cosa faremmo domani se non avessimo più un tetto sopra la testa? Se la nostra famiglia non volesse più vederci, fregandosene del fatto che non possiamo nemmeno mantenerci da soli?
L'autrice affronta tutto questo ma non solo, va oltre e porta Cristian a crescere tantissimo durante il suo percorso di risalita.
Complice anche un cucciolo perduto, proprio come Cristian, e un veterinario dal cuore d'oro, il ragazzo finalmente torna a respirare.
Devo ammetterlo, ho versato qualche lacrimuccia e mi sono intenerita davvero tantissimo.
Ve lo consiglio? Assolutamente sì! Come vi dicevo, non è solo un romance, ma è tanto di più, affronta temi serissimi in maniera delicata e consona, portando il lettore a porsi delle domande e a riflettere, cosa che reputo importantissima.

Ovviamente, non posso che dare il voto massimo!


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