L'universo di Tolkien: La reincarnazione degli elfi ed altri scritti

L'universo di Tolkien:

La reincarnazione degli elfi ed altri scritti


Il volume presenta alcuni preziosi scritti di J.R.R. Tolkien tradotti per la prima volta in italiano che rivelano ancora una volta l'eccezionale ampiezza e complessità del mondo mitologico creato dall'autore del "Signore degli Anelli: La conversazione fra Manwë ed Eru" (1959); "La Reincarnazione degli Elfi" (1959-1966); "Alcune note sulla "rinascita" fra gli Elfi" (1972). La raccolta è dedicata al tema della reincarnazione degli Elfi, il popolo immortale della Terra di Mezzo, e più precisamente a come rendere credibile il meccanismo dell'eterno ritorno post mortem degli Elfi. In chiusura, un saggio a firma di Michaël Devaux, che ha curato la prima edizione francese di questi scritti, pubblicati nel 2014 dalla rivista "La Feuille de la Compagnie".

Torno a parlare di Tolkien, ed in particolare di un libro che avevo acquistato al Salone del Libro nel 2017 e che ha davvero aspettato troppo tempo per essere letto.
Nel mio percorso di lettura e rilettura delle opere di Tolkien, finalmente è giunto il suo turno.
Ci ho messo un po' a decidermi di parlarvi di questo libro, perché non è facile trovare un argomento di discussione che vi invogli a leggerlo senza rivelarvi troppo di ciò che contiene.
Tutti i brani presenti in questo volume esplorano la filosofia tolkeniana in merito all'immortalità degli elfi e alla loro reincarnazione. È un lungo ragionamento circa le modalità in cui gli elfi avrebbero riacquisito un corpo fisico dopo la loro morte - che, ricordiamo, è una morte molto diversa da quella che spetta agli uomini, che è definitiva. 
Tolkien prende in considerazione diverse strade, diverse idee e riflette quali siano più plausibili o meno.
Non starò qui ad elencarvele, perché si perderebbe anche il fascino del suo modo di discutere, di argomentare, di esporre.
Ciò che posso farvi presente è la profondità con cui è stato costruito tutto l'universo di Tolkien, come non solo ha creato personaggi e avvenimenti, ma abbia cercato di renderli il più veri possibile, riflettendo su questioni come vita, morte e reincarnazione, temi che molto spesso sono di difficile comprensione.
Qui si va al di là della scrittura: quel che Tolkien ha fatto non è stato solo scrivere un romanzo fantasy. Tolkien ha in qualche modo "creato la vita"; certo, stiamo sempre parlando metaforicamente, ma è quello che ha fatto.
Perché dico questo? Perché proprio questo libro e i brani al suo interno contenuti ci mostrano quanto Tolkien abbia costruito nella sua testa l'universo di Arda.
Dietro le sue opere più popolari - Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit in primis, ma anche Il Silmarillion - vi è tanto lavoro mentale, diversi gradi di costruzione del suo universo.
Sicuramente, questo libro non è una lettura facile: in alcuni punti ho dovuto rileggere più volte per non perdermi nemmeno un passaggio, per essere sicura di aver seguito fino in fondo il suo ragionamento.
Tuttavia, la difficoltà di lettura non pregiudica una certa soddisfazione intellettuale, una volta terminato il libro.
Questo volume sicuramente è un ottimo aiuto per comprendere ancora di più alcuni personaggi presenti nelle opere sopra citate, aiuta a caratterizzarli ad un livello ancora maggiore di quanto già non lo siano.
Se, come me, siete appassionati di questo autore e di fantasy in generale, questa è una lettura che non può e non deve mancare.
Spero di avervi messo un po' di curiosità e voglia di scoprire: se conoscevate questo libro, se lo avete letto e avete voglia di parlarne, di discuterne, lasciate un commento qui sotto.

Alla prossima recensione.

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