Un mystery, una storia d'amore, una grande rievocazione storica: nella sua opera più ambiziosa e acclamata, Ken Follett tocca una dimensione epica, trasportandoci nell'Inghilterra medievale al tempo della costruzione di una cattedrale gotica. Intreccio, azione e passioni si sviluppano così sullo sfondo di un'era ricca di intrighi e cospirazioni, pericoli e minacce, guerre civili, carestie, conflitti religiosi e lotte per la successione al trono. Con la stessa suspense che caratterizza tutti i suoi thriller, Follett ricrea un'epoca scomparsa e affascinante. Foreste, castelli e monasteri sono l'avvolgente paesaggio, mosso dai ritmi della vita quotidiana e dalla pressione di eventi storici e naturali entro il quale per circa quarant'anni si confrontano e si scontrano le segrete aspirazioni e i sentimenti dei protagonisti - monaci, mercanti, artigiani, nobili, fanciulle misteriose -, vittime o pedine di avvenimenti che ne segnano i destini e rimettono continuamente in discussione la costruzione della cattedrale.
Torniamo a parlare di romanzi storici, e lo facciamo con Ken Follett e quello che è forse uno dei suoi libri più famosi.
I Pilastri della Terra è un romanzo medievale, ambientato in Inghilterra tra il 1120 e il 1174.
Il romanzo è un romanzo corale, pieno di personaggi, storie che si intrecciano, trame e sottotrame. Tutto però ruota intorno alla costruzione di una cattedrale, quella di Kingsbridge.
Follett è molto portato per i romanzi corali: ha l'ottima capacità di portare avanti più storie diverse senza perdere troppo il filo del discorso e senza provocare troppa confusione nel lettore.
Nonostante la miriade di personaggi primari e secondari, seguire la storia non è affatto difficile.
Ciò che ho ammirato tantissimo è l'assoluta verosimiglianza delle storie raccontate: Follett non fa sconti ai suoi personaggi, non risparmia nessuno. Sembra che il destino di tutti coloro che sono presenti in questo libro sia stato deciso dal caso, e forse è proprio così: questo però non fa che avvicinare i fatti raccontati a fatti reali.
Gli eventi narrati, insomma, potrebbero essere eventi realmente accaduti quasi mille anni fa.
Una sola piccola critica: ho letto questo romanzo dopo aver letto la trilogia del Secolo, nonostante sia stato scritto molto prima. Ciò che mi ha lasciato perplessa è aver ritrovato molte situazioni e personaggi davvero troppo simili.
Sembra quasi che l'autore abbia usato gli stessi elementi per costruire entrambe le storie.
Forse è stata una cosa inconscia, e alla fine non mi ha veramente disturbato la lettura, però era abbastanza evidente. C'è proprio un evento tra tre dei personaggi de I Pilastri della Terra che è molto simile a ciò che accade ad altri tre ne La Trilogia del Secolo.
In ogni caso, I Pilastri della Terra è veramente un capolavoro, un romanzo che riesce ad essere avvincente e appassionante anche con più di mille pagine di lunghezza.
Voi cosa ne pensate? Fatemi sapere la vostra opinione con un commentino qui sotto, in attesa dell'uscita della recensione dedicata al seguito, Mondo Senza Fine.
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