La studentessa d’arte Karou ha trovato le risposte che ha sempre cercato. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra verità viene in superficie: ha amato qualcuno che le è nemico, che l’ha tradita. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche e scenografie impossibili, La città di sabbia porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore. In una dimensione fantastica descritta nei minimi particolari, Laini Taylor dà vita a un mondo intero dove la combattuta storia d’amore tra Karou e Akiva diventa il simbolo della lotta per la pace universale.
Ma la speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?
Oggi torniamo a parlare di Laini Taylor, con il sequel de La Chimera di Praga.
Come saprete dalle precedenti recensioni che riguardano questa autrice, io la adoro davvero moltissimo.
Rispetto a Il Sognatore e La Musa degli Incubi, La Chimera di Praga mi aveva colpito un po’ meno.
Devo dire che ho notato un netto miglioramento per quanto riguarda la seconda parte di questa trilogia: La Città di Sabbia è solido, ben costruito e la trama scorre molto bene.
Non era una cosa scontata, visto il suo essere un libro di mezzo, il ponte tra l’inizio e la fine.
In questo romanzo non ci sono particolari colpi di scena, ma ho apprezzato la cosa, perché altrimenti la trama sarebbe sembrata una copia del primo romanzo e avrebbe dato quella sgradevole sensazione di già visto, già letto.
Laini Taylor dimostra ancora una volta la sua grande fantasia e, soprattutto, la sua grandissima capacità di portare su carta la sua fantasia.
È una vera maestra nell’arte di descrivere mondi che ha immaginato lei, che sono ben lontani dall’esistere realmente.
Eppure, grazie al suo modo di scrivere, sembrano incredibilmente reali, incredibilmente veri.
C’è da sottolineare che la Taylor usa il fantastico per parlare del reale: infatti, nonostante scriva fantasy, tratta tematiche molto reali e molto profonde come il libero arbitrio, la guerra, il sacrificio, l’amore.
Per questo, i suoi libri non solo funzionano, ma sono tremendamente illuminanti.
Dopo La città di Sabbia, il terzo volume della Trilogia è Sogni di mostri e divinità. Sono molto curiosa di leggere come sarà e come andrà a finire questa saga.
E voi? Cosa ne pensate? Conoscevate già la Taylor? Fatemi sapere la vostra con un commentino.
Per altre recensioni ad opere di Laini Taylor, potete cliccare questo link: Laini Taylor.
Alla prossima recensione.
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