Trama:
Anna vive nella campagna salentina, circondata dagli ulivi e dall’aria
frizzantina che risale dal mare. Una vita tranquilla, ma solo al di fuori,
perché Anna si sente diversa, danneggiata, imprigionata da qualcosa che non
comprende.
Solo dopo un lungo percorso scoprirà che la sua condizione la rende
speciale.
La vita può
segnarti con sofferenze, ferite, mancanze. Io a lungo mi sono sentita proprio
come un vaso rotto, con un pezzo in meno, danneggiato. Ma poi qualcuno mi ha
riparato con del filo d’oro.
«Prima non sapevo
chi ero, ma dopo sì. Sono una ragazza roki. Sono speciale.»
Prima di iniziare a scrivere questa recensione, vorrei dire
alcune cose.
Innanzitutto, vorrei spiegare che questa recensione non è
uscita in anteprima perché la casa editrice ha deciso di non inviare la copia
gratuita ai blog, in quanto il ricavato delle vendite di questo racconto va
interamente in beneficenza, per finanziare la ricerca sulla Sindrome di
Rokitansky.
Quando ho saputo di questa iniziativa, nonostante non
sapessi nemmeno, fino a qualche attimo prima, che esistesse una malattia del
genere né cosa fosse, ho deciso di appoggiare pienamente Triskell e di
acquistare questo racconto, così da fare la mia parte, anche se minima, in
questa raccolta fondi.
Altra cosa che volevo dire è che probabilmente non mi
lamenterò più troppo del ciclo mestruale, non dirò più “ma perché devo soffrire
così tutti i mesi?”, perché ora che so dell’esistenza di questa Sindrome e di
tutti i problemi che può causare, posso dire di essere fortunata ad avere le
mestruazioni.
Per chi non lo sapesse, la Sindrome di Rokitansky (o Roki) è
una malformazione congenita femminile causata da un alterato sviluppo dei dotti
di Müller, cui consegue l’assenza di utero e tube e variabili malformazioni
della vagina. Solitamente si scopre di essere affette da questa sindrome
durante la pubertà, quando non si presenta il ciclo mestruale (per avere più
informazioni, potete leggere qui).
Ho adorato come l’autrice sia riuscita, in questo racconto,
a far capire tutta la sofferenza che può avere una ragazza colpita da questa
sindrome, una ragazza Roki: tutti i suoi dubbi, incertezze, paure quando viene
a sapere, finalmente, perché è diversa dalle altre, lo spiraglio di luce che
vede quando scopre di non essere da sola, quando conosce un’altra ragazza come
lei, che diventerà la sua sorella Roki.
Anna ha dovuto vivere tutti i suoi problemi da sola fino ai
ventun anni, finché non ha trovato una ginecologa che ha saputo dirle qual era
il suo problema, spiegandole anche quali fossero le possibili soluzioni (anche
se non l’avrebbero mai resa completa, ma almeno poteva avere finalmente un
rapporto sessuale completo, cosa non possibile prima).
Mi è piaciuto come l’autrice ha descritto la vita di Anna,
ma anche quella di Mariangela, delle idee diverse che avevano le due sorelle
Roki, di quanto abbiano lottato per ottenere la felicità, nonostante la vita le
avesse messe di fronte a una difficoltà insormontabile.
Vi consiglio vivamente di acquistare questo raccontino e
leggerlo, sia per il significato che può avere il vostro acquisto (appena €0.99
che possono fare veramente tanto per la ricerca), sia per quello che può
insegnarvi questo racconto.
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