È l’1:23:45 del 26 Aprile 1986, quando si verifica quello che è considerato il più grande incidente nucleare mai avvenuto.
In questa miniserie di cinque episodi, si raccontano le vite di coloro che ne sono stati coinvolti: da coloro che lavoravano alla centrale ai soccorritori, da politici e scienziati alla gente comune.
Mentre mi accingevo a scrivere la trama, mi sono resa conto che riassumerla in poche righe non era possibile. Primo, perché sono sicura che tutti, bene o male, sappiano cosa è successo a Chernobyl. Ovviamente non nel dettaglio, ma a grandi linee sicuramente.
Secondo, perché la serie, nonostante sia composta da sole cinque puntate, è articolata, raccontata su più livelli narrativi, densa di informazioni.
Ci sono moltissime storyline ben amalgamate tra loro, che insieme creano un perfetto mix di contenuti. Riassumerle in poche righe non rende loro minimamente giustizia.
Quello che potremo definire uno dei due protagonisti è Valerij Legasov, che viene interpellato per partecipare alla squadra che fronteggerà la situazione. L’altro è Boris Shcherbina, Vicepresidente del consiglio dei ministri e capo dell’ufficio per il combustibile e l’energia.
Il primo è interpretato da Jared Harris, mentre il secondo da Stellan Skarsgard, due attori che adoro. Ed è forse grazie a loro, e al resto del cast, che questa serie è stata così grandiosa.
Oppure grazie alla ricostruzione fedelissima di tutti i luoghi, della fotografia magnifica, della trama ben costruita.
E parlando proprio della trama: non essendo un documentario, ovviamente alcune cose sono romanzate, eppure leggendo in lungo e in largo le ricostruzioni di quella notte e delle settimane a venire, ho notato una certa ricerca di accuratezza nel raccontare le vicende, tentando di rimare il più fedeli possibile a ciò che è successo davvero.
Ed è proprio per questo, forse, che sono rimasta così colpita. La serie non ha bisogno di strafare, per impressionare il suo spettatore, si limita ad esporre i fatti, a mostrare ciò che è successo.
Chernobyl è una serie grandiosa, che va oltre qualsiasi scala di valutazione, per quanto mi riguarda. Ma, soprattutto, è servita a farmi conoscere un qualcosa che credevo di sapere, ma che in realtà non conoscevo così bene.
Certo, come dicevo prima, nonostante l’accuratezza che cercano di mantenere, è comunque una versione romanzata. Ma è servito a farmi interessare all’argomento e a spingermi a cercare informazioni, articoli, tracce del passato.
Mi ha spinta a documentarmi su ciò che successe veramente e non solo a Chernobyl, ma anche ad altri disastri come Fukushima nel 2011.
Ve la consiglio?
Assolutamente sì; forse non sono stata in grado, con questa recensione, di esprimere quanto questa serie sia grandiosa.
E voi, l’avete vista? Vi è piaciuta? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento qui sotto, sono curiosa di sapere se la pensate come me oppure se a voi la serie non è piaciuta affatto.
Alla prossima recensione.
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