Le ossa sotto la pelle di TJ Klune (Anteprima)


Trama
È la primavera del 1995 e Nate Cartwright ha perso tutto: i suoi genitori sono morti, suo fratello non vuole più avere niente a che fare con lui e, ciliegina sulla torta, è stato licenziato dal suo lavoro di giornalista a Washington DC. Senza più prospettive, decide di trasferirsi nella baita vicino a Roseland, il paesino di montagna dove la sua famiglia era solita trascorrere l’estate quando era piccolo, per provare a dare una nuova direzione alla sua vita.
La piccola costruzione tra i boschi dovrebbe essere vuota.
Così non è.
Dentro ci sono un uomo di nome Alex e un’incredibile ragazzina che si fa chiamare Artemis Darth Vader e che non è esattamente ciò che appare.
Presto diventa chiaro che Nate deve compiere una scelta: annegare nei ricordi del passato o combattere per un futuro che non avrebbe mai creduto possibile.
Perché quella ragazzina è speciale e su di loro stanno calando forze il cui unico scopo è controllarla.


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Credo di essere una brutta persona; TJ Klune è uno degli autori più amati nel mondo degli MM, un autore seguitissimo e credo che questo sia il suo primo romanzo che leggo. Forse è il caldo, forse è l’ora tarda, ma più mi sforzo di pensare a un suo titolo, più ho l’elettroencefalogramma piatto.
Mi vengono in mente tanti commenti entusiasti delle lettrici, alcuni che aspettano con impazienza i suoi lavori, altri invece che affermano che oltre a scrivere dei libri dolcissimi, ha anche una sottile ironia, un qualcosa che rende ancora più piacevole la lettura delle sue opere.
Io non posso dire come sono le sue altre opere, i suoi libri prettamente MM, però posso dire che con il suo stile e con Le ossa sotto la pelle mi ha letteralmente conquistata. Il libro che mi appresto a recensire, di cui voglio parlarvi, è stata una vera rivelazione, un romanzo che non si accosta agli MM, ecco anche il motivo per cui esce nella collana Reserve della Triskell Edizioni.
Andando a leggere negli avvertimenti vedrete sci-fi, e se ci si vuole fermare solo a quello, va benissimo, perché di base la storia è veramente una storia di fantascienza, un mix tra la fantascienza e il mistery, lo spionaggio, eppure dal mio punto di vista è un libro molto più complesso.
A livello di trama non è la storia più originale che io abbia incontrato, sia in film che in altri romanzi, soprattutto quelli che caratterizzano alla perfezione il genere umano; ho già incontrato strutture che, trovando qualcosa di differente, che possa essere una persona con poteri particolari, o un alieno, invece di capirlo, di aiutarlo di instaurare un primo contatto, preferisce rinchiuderlo e studiarlo, come se fossero delle cavie da laboratorio. Come se ogni creatura nell'universo, se dovesse mai esserci qualcosa oltre a noi, volesse invaderci. Non lo so mica quanto gli andrebbe bene: siamo stupidi, bigotti e arretrati sia tecnologicamente che mentalmente, prima di riuscire a parlare e a instaurare un contatto con noi dovrebbero sterminare mezza popolazione del pianeta terra. E così abbiamo una storia che a livello di trama di base è abbastanza scontata, delle persone che scappano per salvare una bambina dagli strani poteri e inseguiti da quella che è una sorta di agenzia segreta i cui componenti hanno una mentalità tanto ristretta da pensare che qualunque cosa di differente, di diverso dagli esseri umani possa essere un pericolo per la terra.


Ma il punto forte del libro, quello che lascia incantato il lettore, tenendolo incollato a ogni pagina fino ad arrivare alla fine, oltre allo stile dell’autore, che veramente in alcuni casi è divertente e ironico, ma in questo caso riesce a inserire anche momenti di azione e drammatici, malinconici, è la caratterizzazione dei personaggi.
L’intero romanzo si basa sui suoi personaggi, sul come sono stati costruiti, ma anche sul rapporto che man mano li lega in questa strana corsa contro il tempo, nella speranza di salvare la giovane Art dai suoi inseguitori.
Partiamo proprio da Art, che sta per Artemis, un personaggio decisamente affascinante. Un personaggio che ha il corpo di una bambina, la sua stessa curiosità e sta conoscendo il mondo proprio come un bambino, eppure la sua mente, il suo modo di comprendere le cose, di fissare e scrutare gli altri, i suoi commenti non sono propriamente quelli di una bambina. Sin da subito il primo pensiero che ha il lettore, o che almeno ho avuto io, è che è strutturata come una donna adulta con degli sprazzi infantili.
Il modo in cui si rapporta con Nate, a tu per tu, è fantastico, in alcune circostanze anche divertente. Con Alex, l’altro protagonista di Le ossa sotto la pelle, è differente ulteriormente: hanno un rapporto di completa fiducia l’una nell’altro. Si vogliono bene, in alcuni momenti sembrano padre e figlia, in altri veramente una giovane principessa con il suo cavaliere dall’armatura scintillante che farebbe qualsiasi cosa per proteggerla; quando c’è bisogno di mettere un freno ad Alex, è proprio Artemis che sembra l’adulta, quella che lo fa ragionare, che gli dice come comportarsi, che comprende anche prima di lui i suoi sentimenti, l'attrazione che probabilmente prova sin dal primo sguardo verso Nate.
Il loro rapporto è decisamente particolare, affascinante e dolce. Cambia a seconda delle situazioni e fa rimanere senza fiato, ma rimane dolcissimo e veramente Alex sembra un cavaliere pronto a difendere la sua regina da tutti coloro vogliono farle del male.



Quello che ho adorato però è l’introspezione dei due personaggi maschili, il loro background costruito alla perfezione, raccontando un passato, ma anche un presente, doloroso, angosciante, pieno di solitudine.
In un modo o nell’altro, sia Alex che Nate sono due uomini soli, due uomini in balia del destino, alla disperata ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi per uscire da quel limbo di solitudine e disperazione in cui sono caduti.
Entrambi hanno perso qualcuno, chi in maniera tragica, chi invece è stato allontanato da una famiglia che non lo comprendeva, e forse è stato il caso, forse il destino, alla fine si sono incontrati in una baita isolata tra le montagne. Uniti da questa solitudine e da una ragazzina che ama i romanzi western.



Sì, Le ossa sotto la pelle è un romanzo di fantascienza, ma il suo fulcro dal mio punto di vista è come viene descritto l’animo umano con tutte le sue sfaccettature; non parlo solo dei protagonisti di questa storia, ma anche di tutti coloro che ruotano loro intorno.
Il dolore, la paura e il risentimento sono parte di ogni persona, e in qualche modo TJ Klune in questo romanzo riesce a farli emergere dai suoi personaggi; ogni comportamento è dettato da queste emozioni, ma anche dall’amore, quello incondizionato verso chi si ama e non è strettamente necessario che sia un partner.
Un libro meraviglioso, che fa provare decine di emozioni differenti, tanto amore ma anche tanta malinconia, ma soprattutto un libro che descrive alla perfezione l’animo umano e le sue mille sfaccettature: ci sono persone pronte a fidarsi, ad amare e proteggere incondizionatamente, ci sono coloro che hanno paura di tutto quello che è fuori da quegli schemi che loro ritengono normali.
Il diverso fa paura, che questo sia una persona omosessuale o una creatura di un altro pianeta.

Libro consigliatissimo, cinque piume per lui.


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