Solstizio d’Inverno di Rosamunde Pilcher



Elfrida Phipps, ex attrice di musical, ha sessant'anni. Affranta dal dolore per la morte dell'uomo che ha sempre amato, lascia Londra e si trasferisce in un piccolo villaggio dell'Hampshire. Dolce ed eccentrica, Elfrida fatica a inserirsi nella piccola comunità, finché non incontra la famiglia di Oscar Blundell, musicista in pensione. Poco tempo dopo Oscar perde moglie e figlia in un tragico incidente stradale, e rimane solo, assillato da problemi economici, in preda alla disperazione. Uniti dalle avversità, Oscar ed Elfrida decidono di lasciarsi alle spalle il passato e di trasferirsi in Scozia per ricucire le trame delle loro esistenze. Sarà il primo Natale trascorso insieme a ridare a entrambi la forza di ricominciare...


Sembra un po’ strano che io vi parli di questo libro in piena estate, eppure per me rappresenta un ricordo estivo, perché ho scoperto il libro e l’autrice durante una notte insonne in pieno luglio tanti anni fa.
E visto che in questi giorni il tempo si è preso una pausa dalla calura estiva, ho deciso che era il momento giusto per scrivere questa recensione.
Questo perché i romanzi di Rosamunde Pilcher sono perfetti da leggere sotto l’ombrellone, in vacanza, e Solstizio d’Inverno non è da meno.
Ma se vi aspettate un classico romance, rimarrete delusi.
Certo, l’amore non manca, ma la Pilcher esplora qui non solo il lato romantico, ma anche altri punti di vista.
Crea personaggi, e ne descrive parte della loro vita. I protagonisti compiono una sorta di percorso di crescita interiore, ma che non appare mai forzato ai fini della trama.
Potrebbe essere uno scorcio della vita di una persona qualunque, ed è proprio qui che secondo me sta il bello.
Chiunque potrebbe immedesimarsi, chiunque potrebbe trovare tratti in comune con la propria vita.
Tra l’altro, Solstizio d’Inverno è ambientato quasi del tutto in Scozia, e lo scenario che viene descritto nel romanzo è mozzafiato.
Già solo per quello vale la pena come lettura.
I personaggi non brillano per originalità, però devo dire di aver trovato uno sforzo per renderli molto realistici: essi infatti si muovono e reagiscono in modo del tutto veritiero, ed è un fattore che non fa altro che aggiungere realismo al tutto.
Anche le situazioni, come dicevo prima, sono molto realistiche, o almeno vengono descritte con una tale naturalezza dall’autrice che il lettore potrebbe pensare siano accadute sul serio.
Solstizio d’Inverno saprà emozionarvi, saprà intrattenervi e farvi ridere con una semplicità disarmante, e questo lo rende adatto ad essere letto in un clima di totale relax.
Voi conoscete l’autrice e i suoi lavori? Sarei curiosa di sapere la vostra con un commentino qui sotto.
Presto, arriveranno altre recensioni dedicate a Rosamunde Pilcher, visto che ne ho letto la gran parte dei romanzi. Se siete curiosi di un titolo in particolare, fatemelo sapere e provvederò a recensirlo.
Alla prossima.


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