Trama:
Sarah Jenkins ha appena compiuto trent’anni e invece di un weekend per sole donne in un’isola tropicale o la borsa firmata che voleva da mesi, la sua migliore amica Amy le ha regalato un’iscrizione di sei mesi a un servizio di incontri online, SoulMates4Everafter. Tramite la brochure patinata con coppie perfette che cavalcano al tramonto e le centinaia di testimonianze sulla loro pagina web, il sito promette di trovare a Sarah la sua anima gemella all’interno del proprio database paradisiaco. Nonostante lo scetticismo, Sarah decide di provare. Dopotutto, chi non risica non rosica. Ma quando ha problemi a creare il suo profilo online e sta per rinunciare alla sua ricerca ancora prima di cominciare, trova l’aiuto divino di Gabriel, un improbabile angelo custode del supporto tecnico dell’azienda. Con il suo aiuto, Sarah si ritrova a farsi strada nell’imprevedibile mondo degli appuntamenti al buio. Incontrerà l’uomo dei suoi sogni o cadrà dal settimo cielo?
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Buona giornata, piume; non allarmatevi, non sono passata al lato oscuro del romance, ovvero quello etero. Ma allora vi starete chiedendo come mai nell’arco di poco tempo io ne stia recensendo ben due, o probabilmente non interessa a nessuno, ma io ve lo dico ugualmente. Il primo mi interessava per trama e contenuti, di questo ne ho avuto veramente bisogno, una lettura leggera, allegra, dopo aver letto un thriller di cui vi parlerò più avanti, ma che devo decisamente metabolizzare.
Eh sì, adoro i thriller, ma alcuni devono essere veramente metabolizzati, superati per poi poterne parlare a mente lucida e con tranquillità, senza versare mari di lacrime.
Letto quello, avevo veramente bisogno di una storia allegra, a tratti frivola e decisamente ironica.
Un ultimo appuntamento al buio è tutto questo, ma anche di più, perché tratta tematiche reali, il mondo dei siti di incontro, sia nel momento della preparazione del proprio profilo, ma anche tutta l’ansia che porta doversi incontrare con uno sconosciuto, un qualcuno, in questo caso un uomo, di cui hai letto solo una scheda.
C’è ansia, c’è paura, ci sono aspettative e tanti altri sentimenti che possono turbare l’animo di qualcuno. Una cosa è parlare con uno sconosciuto attraverso un sito, una chat protetta, ben altro è passare al conoscerlo di persona, incontrarlo. Quello che dice potrebbe essere vero, come non potrebbe, e non parlo sono a livello di lavoro e aspetto, ma proprio di comportamento.
Incontrare qualcuno che non si conosce è sempre un rischio, eppure questi siti d’incontri sembrano avere un certo fascino verso molte persone. In molti credono che trovare la propria anima gemella su un elenco sia più facile che incontrandola per strada.
Ho trovato la lettura del libro di Erin Brady decisamente scorrevole, una storia divertente, ironica, con dei personaggi ben strutturati. Sia la protagonista femminile, Sarah, che il suo angelo li ho adorati. Dalle loro prime battute il finale era decisamente un po’ scontato, ma ho adorato la loro caratterizzazione, il loro background e anche i personaggi che gli ruotano attorno, dalla migliore amica di Sarah, alla serie di uomini che ha incontrato durante i suoi appuntamenti al buio.
Ho adorato le descrizioni di questi appuntamenti, il mix che c’è tra realtà e l’averli portati all’esasperazione, facendo comprendere al lettore quanto le persone possano essere particolari e come i siti di incontri non siano sempre rose e fiori, portando alla loro iscrizione persone di ogni genere, ma soprattutto persone che mentono su chi sono in realtà, cercando di attirare l’attenzione. Sembra che però queste non si rendano conto che poi, nel momento in cui si incontrano a tu per tu, con qualcuno ogni segreto, ogni bugia viene svelato.
Il rapporto tra Sarah e Gabriel è molto dolce, ma anche ironico sin dalle prime battute. Solitamente detesto i personaggi femminili nei libri, in alcuni li fanno troppo perfetti, in altri troppo stupidi. Sarah invece sembra una donna normale, una donna bella e intelligente, che si sente nella norma, ma soprattutto troppo ansiosa e completamente incapace di descrivere se stessa.
Il loro rapporto nasce per caso, tramite messaggi e conversazioni telefoniche; Sarah è alla ricerca d’aiuto per trovare l’uomo perfetto, anche se non lo cerca veramente, o meglio sembra che sia la sua migliore amica a volerla far sposare a tutti i costi. Ecco, forse questa cosa non l’ho apprezzata molto, non credo che il matrimonio sia il punto di arrivo di ogni donna, quello che devono desiderare e volere. Pertanto non è detto che a trent’anni una donna si debba trovare un uomo a ogni costo e sposarlo; non è più amore quello, ma sembra un obbligo, come se procreare e fare da moglie sia il nostro unico scopo.
Ecco, questo è un punto che non ho apprezzato, perché anche se nel libro non lo dice apertamente, ci sono tanti sottintesi del genere, chiunque lo legga può pensare questo, quando invece, proprio come dice la stessa protagonista, lei ha raggiunto altre mete, ha un buon lavoro, degli obiettivi, è una donna in carriera, trovare qualcuno le farebbe piacere, anche sposarsi, ma non è la priorità.
Quella che ho avuto tra le mani in questi giorni è stata una lettura interessante, non propriamente il mio genere, ma con uno stile fresco, allegro e dei personaggi ben costruiti. Una lettura leggera che mi ha tenuto compagnia in questa calde giornate estive e che potrà tenere compagnia a voi durante i pomeriggi in spiaggia.
Quattro piume Erin Brady e al suo Ultimo appuntamento al buio.
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