Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay di Michael Chabon



Josef (Joe) Kavalier è un giovane artista ebreo in fuga dalla Praga nazista. Dopo aver superato il confine, approda a New York, la città in cui «gli emigranti diventano americani e gli orfani supereroi». A Brooklyn incontra sui cugino Samuel Klayman (Sammy Clay): i due diventano inseparabili e danno vita a un nuovo eroe a fumetti, l'Escapista, maestro della fuga in lotta contro i nazisti del terribile Attila Haxoff. Il successo per Kavalier e Clay sarà grande. Gli orrori della guerra, il sogno americano e la cultura pop, gli eroi dei fumetti e i loro creatori, le celebrità del cinema, dell'arte, della musica. "Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay" è tutto questo, raccontato con grazia e con uno stile esilarante che intreccia storia e finzione narrativa.


Buongiorno, Piume. Oggi vi parlo di un romanzo che era nella mia lista da una vita e che finalmente sono riuscita a leggere.
Mi è stato consigliato tantissime volte e devo ammettere che, una volta iniziato, ne ho capito subito il motivo.
Nonostante la sua lunghezza (l’edizione che ho letto io aveva all’incirca ottocento pagine) è stato un libro molto veloce da leggere.
Da un lato perché era veramente interessante e non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine, dall’altro perché ha uno stile incalzante, un ritmo molto veloce che ti porta a macinare parole su parole senza nemmeno rendertene conto.
Mi è piaciuto particolarmente perché mischia un tema come quello degli ebrei in fuga a quello nell’epoca d’oro dei fumetti, creando un mix perfetto, ironico e serio al tempo stesso, ma senza risultare particolarmente pesante.
E durante la lettura, altri temi vengono fuori, come la ricerca dell’identità sessuale, l’amore, la ricerca di se stessi, la realizzazione personale.
Insomma, seguendo Joe Kavalier e Sam Clay, entriamo in quello che è un romanzo che racconta due vite, ma lo fa con uno stile unico, un po’ fumettistico appunto, che porta quindi il lettore ad andare avanti con una leggerezza sorprendente.
Insomma, è un romanzo davvero geniale, ed ho l’impressione che qualunque cosa io dica in questa recensione non renda nemmeno giustizia.
La vastità dei temi trattati e anche dell’arco temporale della narrazione lo rende ricco di particolari, di storie, di avvenimenti. Così tanto che riassumerlo sembra quasi impossibile.
E infatti credo che leggere un riassunto non serva a capire quanto grande sia questo romanzo, ma solo nella lettura della sua interezza si può ammirare quanto geniale sia e quanto magistralmente sia stato scritto.
Voi lo avete mai letto? Vi è piaciuto quanto è piaciuto a me oppure no? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento qui sotto, sono tanto curiosa!

Alla prossima recensione.


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