Tornare a vivere di L.A. Witt



Il mazziere di blackjack Adrian West ha vissuto a Las Vegas abbastanza a lungo da essere abituato a vedere i mendicanti sulla Strip. La loro povertà è una parte triste e brutta della realtà in una città dove la gente vince o perde tutto ai tavoli da gioco ogni giorno.
Quindi, non sa spiegare perché quel senzatetto in completo elegante abbia attirato la sua attenzione. Perché non riesca a tirare dritto come fa sempre.
L’ex pubblicitario Max Reynolds è un cliché di Las Vegas. Dopo che una serie di colpi di sfortuna gli è costata il ragazzo, il lavoro e la casa, ha deciso di andarsene con il botto... una settimana a giocarsi cifre astronomiche coronata da una pacifica overdose nella camera di un albergo di lusso.
Quando un’improvvisa rivelazione gli impedisce di portare a termine i suoi piani, è pronto a tornare a vivere... ma non ha più un centesimo. Non ha niente.
Almeno, finché uno sconosciuto non lo toglie dalla strada. Max avrà anche toccato il fondo, ma adesso ha una scintilla di speranza e un’inaspettata amicizia.
Un’amicizia che potrebbe diventare qualcosa di cui nessuno dei due sapeva di avere bisogno.


Ritorna l’appuntamento con Kindle Unlimited, dove vi consiglio le letture che ho fatto gratuitamente grazie a questo abbonamento mensile, anche per aiutarvi a trovare qualcosa di carino tra i tanti libri che sono disponibili.
Oggi vi parlo di Tornare a vivere di L. A. Witt, autrice di cui avevamo già parlato (qui trovate il link).
Tornare a vivere è un romanzo molto veloce da leggere, ma non per questo meno bello. La storia mi è piaciuta parecchio, perché, al di là della trama che vediamo, c’è un sottotesto che secondo me fornisce un messaggio molto positivo.
Spesso, nel romanzo, i personaggi si chiudono a riccio per evitare di essere giudicati sulle loro scelte di vita. In particolare Adrian, rimasto scottato nel corso degli anni dai giudizi altrui.
Invece, questo romanzo insegna che non bisogna mai giudicare, che qualsiasi decisione presa con consapevolezza non sia da criticare soltanto perché non è socialmente accettata.
Altro punto che mi è piaciuto tantissimo è il messaggio di Max: pronto a farla finita, si accorge che non vuole andarsene così, che non è giusto. Anche a costo di diventare un senzatetto, ha deciso che non può lasciarsi andare, deve continuare a lottare.
Non è una cosa da poco, e sicuramente ci vuole tanta forza di volontà per arrivare a questo punto.
Penso che sia davvero un bel messaggio.
Il resto della trama mi è piaciuto tantissimo, ma devo dire che passa in secondo piano rispetto ai due elementi sopra citati.
Sicuramente è un romanzo che consiglio vivamente a tutti di leggere e di rileggere, non solo per questi messaggi ma perché è scritto bene, è anche divertente e sicuramente ha due ottimi protagonisti.
Voi l’avete già letto? Avete altri romanzi da consigliarmi, simili a questo? Sono tutta orecchie… lasciatemi un commentino qui sotto.
Alla prossima recensione.



Commenti