Prima Stagione (Harrisburg Railers) di RJ Scott & V. L. Locey


Trama:
Layton vuole il successo, Adler desidera una famiglia. Come può l’amore rendere possibili entrambe le cose?
Layton Foxx lavora sodo per ciò che ha realizzato. L’appartamento, la carriera, la possibilità di farsi un nome e lasciare il segno… deve tutto ai sacrifici che ha fatto. Con una tragedia alle spalle, non desidera e non ha bisogno dell’amore. Poi conosce Adler Lockhart, estroversa e sexy ala degli Harrisburg Railers, e di colpo non può sfuggire all’amore nemmeno volendo.
A Adler Lockhart ogni cosa è sempre stata servita su un piatto d’argento. Macchine, ville, soldi, la retta nelle migliori università private della Ivy League. L’unica cosa che gli manca sono dei genitori che si prendano cura di lui, o l’amore di un brav’uomo. Poi Layton entra nella sua vita privilegiata e gli mostra come può essere il vero amore.


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Sono di nuovo qui e mi sto mettendo in pari con tutti gli arretrati. Sono veramente una brutta persona, lo so, mi dispiace, ma tra il poco tempo e la salute altalenante sono veramente indietro. Ora non preoccupatevi, non sto così male, ma con il mal di testa dovuto alla cervicale che sono mesi che non mi dà tregua, ho difficoltà a fare tante cose, compreso mettermi a leggere o a scrivere. Ora sono sotto punture di antinfiammatorio, speriamo che passi presto.
Ora che mi sono disperata con voi, passiamo a questo nuovo romanzo edito Triskell edizioni e scritto a quattro mani da RJ Scott e V.L. Locey.
Della stessa serie, ovvero quella degli Harrisburg Railers, ho già letto il primo romanzo: Cambio di linea, qui potete trovare la mia recensione.
Ora, prima di entrare nel vivo della recensione, voglio solo pormi e porvi una domanda: in una squadra di Hockey quanti giocatori gay possono esserci? Perché veramente qui ne spuntano un paio a libro a momenti. Comunque, sorvolando questa mia domanda e sul quasi surreale di questa cosa, torniamo a parlare del libro.
RJ Scott mi piace come autrice e, in questo caso, visto che il romanzo è scritto a quattro mani, anche V.L. Locey; ho apprezzato il primo libro della serie perché, anche se ha trattato degli argomenti importanti, allo stesso tempo mi ha fatto sorridere: è stata una lettura piacevole e scritta bene che mi ha tenuto compagnia.
Sulla stessa linea di leggerezza e argomenti importanti è impostato questo secondo romanzo, ovvero il coming out, l’omofobia nello sport ripreso anche dal primo, il bullismo. Tutti argomenti importanti, delicati da trattare, anche difficili.

RJ Scott e V.L. Locey non hanno fatto un saggio o un libro drammatico, ne hanno parlato, affrontando bene gli argomenti, facendo capire quanto alcune cose siano importanti da affrontare, che in alcuni ambienti è molto complicato ancora dichiarasi omosessuali, come se essere gay possa rendere un giocatore meno bravo o che possa saltare addosso a tutti i compagni. Anche a livello di tifoseria qualcuno non potrebbe comprendere.
Dicevo, hanno affrontato molto bene ogni argomento importante del romanzo, ma al tempo stesso sono riusciti a mantenere un tono di leggerezza che contraddistingue la serie. Non è una serie drammatica, ma dei libri romance con degli sportivi, in questo caso dei giocatori di hockey.
La leggerezza nel primo romanzo era portata avanti da Ten, dal suo giocare con i pokemon e nel trascinarsi dietro tutti i suoi compagni di squadra più giovani. In questo romanzo è Adler e il suo non avere filtri a portarla, anche se in alcuni casi i commenti e i pensieri del giocatore sono dolceamari; il suo rapporto con la famiglia è complicato, lui è un personaggio solare, allegro, pronto a combattere per quello che vuole. Un personaggio divertente, che fa ridere più per le sue pessime battute, piuttosto che per la loro riuscita.
Credo che lo schema di questi libri sia molto simile per tutti; cambiano le storie, il background dei protagonisti, ma la loro caratterizzazione è molto simile, o meglio le differenze che ci sono tra i due: uno solare, allegro, pronto ad affrontare il mondo, l’altro cupo, con mille dubbi e paura e qualcosa di tragico ad averlo segnato. Ma anche se lo schema e il modo in cui i libri sono costruiti è simile, allo stesso tempo ho trovato molte differenze proprio nei personaggi. Come posso spiegarmi, se il cercare di metterne uno allegro, quasi spensierato e uno più cupo possa sembrare uno schema, allo stesso tempo la loro caratterizzazione, la loro storia, il modo in cui vengono descritti è completamente differente.
Anche se hanno avuto un percorso differente, una vita differente e sono cresciuti in due ambienti differenti, sia Layton che Adler si portano dietro i segni di un’adolescenza dolorosa, che questa sia dovuta ai coetanei che lo bullizzavano e in seguito gli hanno fatto del male lasciando segni non solo sul corpo, ma anche nella mente del primo, o il cercare di essere un figlio perfetto, sperando di ricevere quelle attenzioni quell’affetto che di solito i genitori dovrebbero dare, ma che lo stesso Adler non ha mai ricevuto. Entrambi adulti, realizzati, due uomini che affrontano il mondo e le loro carriere, ancora si portano dietro quei segni, quel dolore che difficilmente svanirà. Eppure insieme, sembra che il passato, quel dolore impresso come un marchio a fuoco sulla pelle e nella mente, pian piano sbiadirà.
Mi piace questa serie scritta a quattro mani da RJ Scott e da V.L. Locey proprio per questo alternarsi di momenti che rasentano la follia, il divertimento e invece momenti più cupi, tristi, non drammatici, ma che un tempo lo sono stati. Mi piace il modo in cui, pagina dopo pagina, i personaggi raccontano la loro storia, riescono ad affrontarla e a superare il dolore, anche grazie all’altro.
Quella che abbiamo tra le mani è un mix tra storie che trattano argomenti complessi e una semplice storia d’amore, dove i due si incontrano e man mano si innamorano, ma nulla è mai così semplice come delle volte appare ed ecco che nascono i libri della serie Harrisburg Railers.


Una lettura decisamente piacevole, che mi ha fatto divertire, passare due splendide serate e ridere come una matta sul finale, perché Adler è veramente un personaggio decisamente interessante. Non vedo l’ora di leggere gli altri e di scoprire man mano tutti i giocatori di questa squadra.

Quattro piume per Prima stagione. 



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