Tela di Tenebre – Resurrezione di Antonietta Filaci



Marcus è un Cacciatore di vampiri. Nient’altro ha mai avuto importanza per lui, eccetto eliminarli dalla faccia della terra. Eppure, negli occhi verdi di Eva ha potuto mettere in discussione se stesso, nel momento in cui le ha salvato la vita, sebbene sia una vampira. Con lei, si ritrova ad affrontare il peggiore dei tradimenti, che invece rimette in discussione tutto il suo mondo, tutte le sue sicurezze. E nel momento in cui si ritroverà solo a prendere la decisione, la sua determinazione sarà l’unica a guidarlo. Furioso, umiliato, tradito, sconvolto, dove può trovare la forza di sradicare tradizioni fossilizzate nel passato, che rischiano di seppellire lui e tutto ciò che ama? Come può, da solo, vincere pregiudizi vecchi di secoli? Neppure Eva potrà aiutarlo, perché dovrà affrontare la sfida più grande di tutte: vincere se stessa.


Buongiorno, cari lettori.
Eccomi qui di nuovo a parlare di vampiri. Il romanzo di cui vi parlo oggi è Tela di Tenebre – Resurrezione, prima opera di Antonietta Filaci.
Il romanzo uscirà il 13 Dicembre, se raggiungerà un certo numero copie di preordine. E proprio per questo ci tengo particolarmente a fare questa recensione.
Perché il romanzo mi è piaciuto tantissimo.
Innanzitutto, mi sono piaciuti molto i personaggi: a prima vista, possono sembrare un po’ stereotipati, ma in realtà, man mano che il romanzo avanza, diventano sempre più particolari, emerge la loro personalità più profonda che me li ha fatti apprezzare parecchio.
La storia è ben costruita e mi ha fatto venire voglia di continuare a leggerlo fino ad arrivare alla fine, di desiderare un sequel, di averne ancora.
Ma più di tutto ho adorato ambientazione e atmosfera; per certi versi mi ha ricordato un po’ Castlevania, che io amo molto.
Le storie hanno poco in comune, ma richiamano la stessa ambientazione un po’ gotica e dark che amo tanto.
I vampiri in questo romanzo sono i vampiri che adoro: letali, pericolosi ma terribilmente affascinanti. Macchine di morte che non puoi fare a meno di ammirare, in qualche modo.
Solitamente fatico a legare con le protagoniste femminili, ma Eva mi ha colpita: è coraggiosa, forte, ma allo stesso tempo anche fragile e bisognosa.
È umana in tutte le sue emozioni, in tutte le sue sfaccettature, e per questo è molto facile immedesimarsi in lei, avvertire empatia nei suoi confronti.
Ha paura, certo, ma è anche capace di rialzarsi e combattere per la sua vita. Non è una che si arrende, ma affronta a testa alta ciò che la spaventa.
Il romanzo mi ha dato molti spunti di riflessione, ma di alcuni preferisco non parlare perché non voglio fare spoiler; vi invito invece a preordinare il romanzo, per avere la possibilità di leggerlo e parlare insieme a me (smanio per discuterne, ma appunto non farò spoiler, dovete leggerlo!).
In alto, trovare il link al preorder: di solito non faccio appelli così accorati, ma il romanzo mi è piaciuto davvero tanto e sarebbe un peccato non dargli una possibilità, perché sono sicura che piacerà a moltissimi.
Spero di avervi convinto un po’.

Alla prossima recensione.


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